L’unità mondiale è finalmente possibile?
NAZIONALISMO
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UN MONDO unito! Che benedizione sarebbe per l’umanità! Ma c’è nulla a indicare che sia qualcosa di più di un semplice sogno, di un’utopia? O sta finalmente per diventare realtà?
Se avete viaggiato molto, forse vi siete trovati in difficoltà col denaro. Probabilmente avete dovuto convertire gli yen giapponesi in marchi tedeschi, poi in lire italiane, quindi in sterline inglesi o forse in dollari americani, mentre cercavate di calcolare quanto costava “veramente” questo o quello. Quindi capite senz’altro il vantaggio che avrebbe l’unità mondiale anche solo in una cosa così piccola come la moneta corrente.
E che dire di quegli interminabili controlli del passaporto e della dogana? Che noia e che perdita di tempo! Se il mondo fosse unito anche queste cose cesserebbero. Non vi si chiederebbe più: “Vuol aprire la valigia, per favore? Quanto intende trattenersi? Dove?” e a volte anche “Perché?” come se non foste veramente desiderati.
Naturalmente, questi sono piccoli fastidi in paragone ai problemi veramente GROSSI che con l’unità mondiale sarebbero risolti. Non esisterebbero più quelle divergenze politiche, critiche e insulti che il più delle volte sfociano in embargo sulle merci, restrizioni monetarie, interruzione delle relazioni diplomatiche e che talora culminano nella guerra, con tutte le inutili miserie e sofferenze che ne conseguono.
Se si potessero risolvere le divergenze politiche, pensate all’enorme quantità di denaro, attualmente riservato alla difesa nazionale, che sarebbe immediatamente disponibile da spendere per altre cose! Con questo denaro si potrebbero provvedere a tutti un alloggio decente e un’occupazione e condizioni di lavoro dignitose. Si potrebbero rendere abitabili zone desolate, costruire strade e ospedali e migliorare il sistema educativo. La lista delle possibilità è quasi infinita!
Se si considerano i benefici che l’unità recherebbe, si può capire perché sono stati fatti ripetuti tentativi per conseguirla. Alcuni di questi tentativi hanno dato frutto in piccole proporzioni. Gruppi di persone sono state unite in nazioni forti. Considerate ad esempio il Sacro Romano Impero, l’Impero Britannico, o, più recentemente, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
Altri tentativi, pur non avendo necessariamente come obiettivo l’integrazione politica, hanno ciò nondimeno accresciuto l’unità di pensiero e d’azione fra gruppi di nazioni. La Lega degli Stati Arabi ne è un esempio, come pure l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Alcuni però considerano un mondo unito una semplice utopia. Fanno notare che anche il Sacro Romano Impero e l’Impero Britannico si disgregarono col tempo. Perfino governi federali stabili hanno i loro problemi, come il governo del Canada, il quale si preoccupa che il Quebec possa staccarsi dal resto del paese.
Benché l’unità mondiale sia una cosa buona, pare ci siano forti tendenze occulte ad essa contrarie. Abba Eban, ex ministro degli esteri israeliano, disse una volta: “Un paradosso dei nostri tempi è che la proliferazione di piccole nazioni-stato procede di pari passo con la ricerca di forme più ampie di integrazione, ad esempio le Nazioni Unite, la Comunità Economica Europea, l’Organizzazione degli Stati Americani e l’Organizzazione dell’Unità Africana”. I 14 anni trascorsi da che furono pronunciate queste parole servono solo a confermarle, perché in questo periodo sono venute all’esistenza molte nuove nazioni: Angola, Bangladesh e Botswana, per menzionarne solo tre. Ora 150 nazioni fanno parte delle Nazioni Unite, il numero più alto finora.
Data questa forte tendenza verso il nazionalismo, è realistico parlare di unità mondiale? Sì, pensiamo che l’unità mondiale sia non solo utile e realizzabile, ma inevitabile! E pensiamo che recherà benefici che oggi l’uomo non si sogna neppure.
Ma resta sempre la domanda: In che modo diverrà realtà? Gli abitanti dell’Europa occidentale possono considerare il progresso verso i proposti “Stati Uniti d’Europa” come un passo nella giusta direzione. Se questi divenissero realtà, sarebbero il grande passo avanti? L’unità mondiale sarebbe allora finalmente possibile? Esaminiamo i fatti.