Rallegratevi! L’unità mondiale è possibile!
PACE e unità vanno a braccetto. Se c’è l’una, c’è l’altra. Se il mondo fosse unito ci sarebbe pace universale, una pace così grande e duratura come l’unità su cui sarebbe basata.
Ma dipendono entrambe da qualche altra cosa. Da che cosa? Il Salmo 119:165 risponde: “Abbondante pace appartiene a quelli che amano la . . . legge [di Dio], e per loro non vi è pietra d’inciampo”.
Per sormontare gli ostacoli che si incontrano sulla strada della pace e dell’unità mondiale è necessario amare la legge di Dio, non semplicemente conoscerla. Questo amore è la chiave che apre la porta dell’unità mondiale.
Questo fatto è additato dalle parole del cardinale cattolico romano Franz König dell’Austria. Parlando delle possibilità di unire l’Europa, disse: “I sintomi di malattia spirituale nell’uomo occidentale d’oggi si possono riassumere in breve: l’incapacità d’amare. . . . Sappiamo tutti che noi europei siamo in un momento di crisi. Abbiamo la sensazione che questa crisi del mondo occidentale abbia radici spirituali. . . . Nella folle scalata alla prosperità materiale l’uomo si rovina sia fisicamente che spiritualmente. . . . Se l’uomo è spiritualmente malato, i problemi della futura Europa saranno insolubili”. [Il corsivo è nostro].
Non amano Dio
Un mondo unito non dipende solo dalla politica. Implica la spiritualità; implica la religione, la religione basata sulla Bibbia. Per conoscere la legge di Dio bisogna studiare attentamente la Bibbia. Per imparare ad amare la legge di Dio ci vuole di più: si deve meditare sulla sua sapienza e sui benefici personali dell’ubbidienza. Chi impara così ad amare la legge di Dio lo esprimerà amando il prossimo, ma prima di tutto amando Dio.
I governi, nonché gli organismi umanitari dell’O.N.U., possono esprimere un certo amore per il prossimo, ma dov’è il loro amore verso Dio quando si oppongono al suo regno? Vi si sono opposti? Sì.
La cronologia biblica e l’adempimento della profezia biblica indicano che nel 1914 si adempirono le parole di Rivelazione 11:15: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo”.
Cosa significa? Che dopo aver concesso all’uomo migliaia d’anni per governare il mondo senza interruzione, Dio per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo è ora intervenuto per recare quel mondo unito che l’uomo non è riuscito a creare. Ma invece di confidare nel regno di Dio, le nazioni si sono alleate — unite, per così dire, nell’O.N.U. o in altre organizzazioni — in opposizione a questo regno.
Il Salmo 2:2-6 prediceva: “I re della terra si presentano e gli stessi alti funzionari si sono ammassati insieme come un sol uomo contro Geova e contro il suo unto . . . Geova stesso . . . parlerà loro . . . dicendo: ‘Io, sì, io ho insediato il mio re sopra Sion, mio santo monte’”.
‘Frantumate’
Gesù predisse che dopo l’istituzione del regno di Dio sarebbe stata compiuta un’opera di predicazione mondiale. (Matt. 24:14) In tal modo ciascun abitante della terra avrebbe avuto personalmente l’opportunità di decidere se sostenere la sovranità di Geova o quella delle nazioni.
Una volta che questa opportunità fosse stata presentata nella misura desiderata da Dio, Cristo avrebbe rivolto l’attenzione alle nazioni, compiendo nei loro riguardi l’azione descritta nel Salmo 2:9: “Tu le spezzerai con uno scettro di ferro, le frantumerai come un vaso di vasaio”. — Vedi anche Daniele 2:44.
Dovremmo pensare che questa sia una cosa strana o crudele da parte di Dio? I governi umani ricorrono spesso alle misure forti quando ritengono che l’esistenza o il benessere dei cittadini siano minacciati. Il Creatore dell’universo ha forse meno diritto di intervenire quando vede che l’esistenza stessa dell’umanità è minacciata con la guerra nucleare dalle nazioni disunite?
Unità religiosa sotto un solo governo
La Nouvelle Gazette, giornale belga, ha pubblicato un articolo intitolato: “Per evitare la guerra nucleare entro 25 anni, gli esperti americani hanno trovato solo una soluzione: quella dei testimoni di Geova!” L’articolo spiegava: “Il solo rimedio sarebbe una sostanziale rinuncia alla sovranità da parte di ciascun paese . . . in favore di un governo mondiale”. Diceva che questa è esattamente “la proposta dei testimoni di Geova”.
Ma cos’è questa “proposta” che ha spinto perfino un giornale australiano a dire che “i testimoni di Geova sono l’unico movimento mondiale per la pace che avrà successo”? Hanno essi veramente trovato il segreto della pace, dell’unità mondiale?
I testimoni di Geova hanno scelto di unirsi sotto un solo governo, il governo di Dio. A tal fine mantengono un atteggiamento di stretta neutralità verso gli affari delle oltre 200 nazioni in cui abitano attualmente, e la loro neutralità è generalmente così ben nota che non ha bisogno di essere qui documentata.
Sebbene il regno di Dio sia un governo celeste, è una realtà. Ha strumenti od organi terreni che favoriscono la pace e l’unità: programmi di addestramento, scuole, sistemi giudiziari e organi di consulenza. Migliaia di persone sono state aiutate a togliersi il vizio della droga, del fumo, del bere, dell’immoralità, e hanno imparato a fare un lavoro onesto e scrupoloso. Ha questo migliorato la loro salute, il loro benessere in generale, la loro pace mentale e felicità? Giudicatelo voi stessi.
Con questi mezzi migliaia di persone hanno anche imparato a leggere e scrivere. Mentre il tasso di alfabetismo fra i testimoni di Geova in Nigeria è del 77 per cento circa, recentemente un giornale nigeriano, The Times, ha parlato “di un tasso di alfabetismo [nel paese] del 20 per cento soltanto”. Nel corso di un colloquio con i testimoni di Geova, un ex segretario dell’istruzione di Santo André (SP, Brasile) ha dichiarato: “È raro trovare persone o gruppi come i testimoni di Geova che mostrano tale interesse nell’istruire i propri simili allo scopo di far entrare migliaia di persone in una società da cui prima erano escluse per via dell’analfabetismo. Potete contare sul nostro appoggio e sulla nostra gratitudine. Se altri gruppi compissero tali sforzi ci sarebbe meno analfabetismo in Brasile”.
Il governo di Dio desidera educare i suoi sudditi affinché ottengano accurata conoscenza delle sue leggi. Provvede pure sistemi giudiziari affinché queste leggi siano applicate. Ma dato che i suoi sudditi sono convinti che queste leggi sono giuste e rette e fatte per renderli felici, sono disposti ad accettare la giurisdizione obbligatoria del governo celeste. Persone abitanti in oltre 200 paesi, che sono riuscite tuttavia a unirsi sotto una legge comune basata su un’unica norma di condotta e sulle stesse convinzioni etiche, e che sostengono attivamente lo stesso e unico governo, hanno fatto molta strada per conseguire l’unità mondiale nelle loro file.
Il Sentinel di Milwaukee (U.S.A.) ribadì questo punto dicendo dei testimoni di Geova: “Sono d’accordo non soltanto sulle piccole cose della vita, ma sulle cose importanti: norme di condotta, attaccamento ai princìpi, adorazione di Dio”. Il giornale brasiliano O Tempo fu d’accordo: “Sebbene ci siano molte religioni importanti che svolgono la loro propaganda in ogni parte del globo, non ce n’è una sulla faccia della terra che mostri amore e unità come l’organizzazione teocratica dei testimoni di Geova”.
Questo perché i testimoni di Geova sono sudditi leali del governo che hanno scelto. Quale nazione oggi sulla terra potrebbe asserire d’avere SOLO sudditi leali, quando in molte di esse vi sono gruppi estremisti decisi a rovesciare il governo, cittadini che pur dichiarandosi leali frodano slealmente il fisco, eludono le leggi scomode per tornaconto personale, non rispettano le ‘decisioni dei principali organi’ del governo e si fanno beffe dei loro leaders?
D’altra parte, i sudditi del regno di Dio, che ha assunto il potere, ubbidiscono nonostante l’imperfezione alle sue leggi come meglio possono, anche quando è scomodo, perché amano la legge di Dio. Rispettano le “decisioni dei suoi principali organi” e sono disposti a rendere al loro governo quello che gli spetta giustamente.
Infatti sono disposti anche a morire in difesa del loro governo celeste, disposti per così dire a morire per la patria. Il loro modello, Gesù Cristo, depose la vita non in difesa dell’Impero Romano, non per salvare il sistema di cose giudaico, ma per promuovere gli interessi del regno di Dio. Questa incrollabile lealtà al governo di Dio basata sull’amore verso Dio assicura loro l’unità.
Questa unità, comunque, non soffoca l’individualità o la varietà. L’ex ministro degli esteri israeliano Abba Eban disse una volta che “la diversità nazionale può essere fonte di intensa e positiva vitalità, purché sia compatibile con le limitazioni e le solidarietà di un ordine internazionale”. I testimoni di Geova abitanti in oltre 200 nazioni conservano la loro “diversità nazionale” — modo di vestire, consuetudini locali, modo di vivere, tutta la diversità che Dio si propose fra il genere umano — ed essa è “fonte di intensa e positiva vitalità” perché permette loro di imparare l’uno dall’altro. I gruppi nazionali caratteristici per il loro spirito di ospitalità insegnano ai popoli più riservati ad essere più aperti e generosi; quelli che hanno doti organizzative aiutano altri a divenire più pratici ed efficienti; le buone qualità degli altri sono assimilate mentre quelle negative sono eliminate. Hanno imparato a pensare in termini internazionali; in tal modo la loro “diversità nazionale” è “compatibile con le limitazioni e le solidarietà di un ordine internazionale”, in questo caso il regno di Dio.
I testimoni di Geova non si attribuiscono il merito di tutto questo. Non affermano d’essere gli artefici dell’unità mondiale. È Dio che ha provveduto la chiave dell’unità mondiale e questa chiave è accessibile a tutti. L’unità conseguita dai testimoni di Geova può essere attribuita solo alla loro prontezza a conformarsi alle vie di Dio. Questa è la cosa saggia da fare e il solo modo per esser certi di vivere nel nuovo sistema di cose di Dio descritto in Rivelazione 21:3, 4: “E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. Questo farà il regno di Dio!
I proposti “Stati Uniti d’Europa”, o anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite, sono un mediocre sostituto, anzi, non sostituiscono affatto il regno di Dio, nonostante che papa Paolo VI, parlando all’O.N.U. nel 1965, abbia detto di rivolgersi “alle Nazioni Unite come ultima speranza di armonia e pace”. Il fatto è che sempre più persone si volgono al regno di Dio quale ultima speranza, attratte dall’unità mondiale che esso ha già permesso di ottenere in piccole proporzioni e in attesa dell’unità mondiale che fra breve porterà in proporzioni globali.
Gli editori di Svegliatevi! sperano sinceramente che molti altri ancora vengano a conoscenza del meraviglioso provvedimento di Dio e se ne valgano. La chiave dell’unità mondiale è stata trovata e la porta è stata aperta. Rallegratevi! L’unità mondiale è possibile! Farete i passi necessari per accettarla?
“Il frutto della giustizia si semina in condizioni pacifiche per quelli che fanno la pace”. — Giac. 3:18.