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Svegliatevi! 1979
g79 8/10 pp. 16-19

“Bioritmi”: un mezzo per regolare la vita?

NEL giugno del 1977 una nota campionessa di tennis subì una “schiacciante sconfitta”. Alcuni sono del parere che quel particolare giorno avrebbe perso in ogni modo. La ragione, dicono, è che al tempo della sua sconfitta due dei suoi cicli “bioritmici” erano a un basso livello.

Forse avete già sentito il termine “bioritmi”. Cosa sono? La conoscenza dei bioritmi può aiutarvi ad avere più successo nella vita?

In questo articolo non parleremo di ciò che gli scienziati chiamano “ritmi biologici”, cioè quelle fluttuazioni in fenomeni come battito cardiaco, produzione ormonale, capacità intellettive e umori. Tutti gli uomini registrano variazioni periodiche in queste e in molte altre funzioni organiche. Di conseguenza, tutti noi abbiamo ogni tanto una giornata nera in cui siamo maldestri, irritabili, inefficienti e ottusi.

La teoria dei bioritmi, però, arriva al punto di affermare che tutti gli uomini passano attraverso tre cicli di durata fissa che sono uguali per tutti. Si suppone ci sia un ciclo fisico di 23 giorni (che riguarda il benessere e la stanchezza), un ciclo emotivo di 28 giorni in cui si passa dal giubilo alla depressione e un ciclo intellettuale o mentale di 33 giorni che varia da periodi di alta creatività a tempi in cui non si riesce quasi a pensare. Si afferma che tutt’e tre questi cicli comincino al momento della nascita e continuino ininterrotti per tutto il tempo della vita.

È stato escogitato un sistema per tracciare i tre bioritmi su un prospetto, contenente nel mezzo una linea orizzontale che va da sinistra a destra. Il punto più estremo del prospetto a sinistra indica la propria data di nascita. I tre cicli sono rappresentati a partire da quella data sulla linea orizzontale; dopo di che si alzano al di sopra e si abbassano al di sotto della linea. Quando il ciclo passa sopra la linea, si suppone che la facoltà rappresentata funzioni bene. Quando è al di sotto della linea, si crede che funzioni male.

I “giorni critici” sarebbero quelli in cui un ciclo interseca la linea (il punto dove cambia da più a meno o da meno a più). Se due o tre cicli attraversano la linea contemporaneamente, quel giorno può accadere un disastro. I fautori della teoria dei bioritmi credono che calcolando matematicamente i tre cicli si possano predire i giorni favorevoli o sfavorevoli per fare le cose.

Una teoria priva di fondamento

Alcuni, però, muovono serie obiezioni a questa credenza. “Non c’è nessuna base scientifica per supporre che i nostri orologi biologici siano messi in moto alla nascita”, dichiara un tecnico biomedico del Massachusetts General Hospital. “Si è invece riscontrato che alcuni cicli che influiscono sulle donne incinte sono senz’altro in sincronia con quelli del feto”. Il tecnico fa pure notare che tutte le informazioni sui cicli biologici sono state prese da soggetti adulti. “Ma molti cicli misurabili nei bambini, come quello cardiaco e metabolico, hanno una frequenza maggiore rispetto a quelli degli adulti. Ammesso che il “giorno” del bambino sia solo una questione di minuti alla nascita e raggiunga 24 ore complete dopo vari anni, è ragionevole credere che l’intero bioritmo del bambino sia più veloce”.

Si è parlato molto di incidenti (come sciagure automobilistiche o aeree) accaduti durante i “giorni critici” nei cicli bioritmici delle persone coinvolte. Tuttavia gli incidenti accadono spesso per cause multiple. Di rado si possono attribuire solo agli individui i cui bioritmi, stando ai calcoli, erano bassi. Inoltre, quando accade qualcosa di buono a una persona i cui bioritmi sono a un alto livello, spesso le circostanze favorevoli sono attribuibili in effetti ad altre persone. Per esempio, se un atleta offre una prestazione eccezionale, la ragione può essere lo straordinario appoggio datogli dai compagni di squadra.

Fatti poco convincenti

Stando ai fatti, accade qualcosa di buono quando i bioritmi di una persona sono a un alto livello e avvengono cose disastrose quando quei livelli sono bassi? Sotto questo aspetto sono interessanti i risultati delle ricerche effettuate da un gruppo della Laurentian University dell’Ontario (Canada). I ricercatori hanno studiato 400 incidenti di miniera. Newsday del 25 settembre 1978 riferiva sui risultati di questa indagine: “Scrivendo sul periodico Perceptual and Motor Skills, i ricercatori affermano che i dati ‘non sostengono alcuna delle fondamentali predizioni basate sui bioritmi . . . Gli incidenti di miniera (sia in superficie che nel sottosuolo) non avevano maggiori probabilità di verificarsi nei giorni critici, vicino ai giorni critici o durante la parte dei vari cicli in cui il livello era basso’”.

Un articolo di Psychology Today (aprile 1978) ha pubblicato i risultati di un esperimento condotto su lanciatori di baseball (che ovviamente devono essere in buone condizioni fisiche e mentali per effettuare buoni lanci). Lo scrittore spiega:

“Esaminai esattamente 100 partite giocate dalle maggiori squadre dal 1934 al 1975. Erano tutte partite vinte grazie alla prestazione del lanciatore . . . Volevo scoprire se i 100 lanciatori, presi in gruppo, avevano valori bioritmici insolitamente buoni. C’era un numero insolitamente elevato di valori ‘positivi’ nei loro cicli fisici, o nei loro cicli emotivi e intellettuali? La risposta, in ogni caso, fu no. Dal profilo bioritmico, non avreste mai supposto che questi uomini stessero offrendo la migliore prestazione della loro carriera. Avrebbero potuto essere benissimo i valori di 100 individui scelti a caso”.

Una forma di divinazione

Chi desidera avere l’approvazione di Dio come deve considerare la teoria dei bioritmi? La Bibbia non menziona in modo specifico i bioritmi. Ma la Parola di Dio parla del tentativo fatto da una persona per determinare in anticipo il giorno giusto per fare una certa azione. Essa dice:

“Allora Aman costatò che Mardocheo non piegava il ginocchio nè s’inchinava dinanzi a lui, e fu preso dall’ira. E poiché gli avevano riferito a quale popolo apparteneva Mardocheo, gli sembrò troppo poco mettere le mani sul solo Mardocheo; pensò di sterminare insieme con Mardocheo anche tutti i Giudei che vivevano in tutto il regno di Serse. Nel primo mese, cioè nel mese di Nisan, al dodicesimo anno del re Serse, fu gettato il pur, cioè la sorte, davanti ad Aman, per stabilire il mese e il giorno in cui sterminare la stirpe di Mardocheo, e la sorte cadde sul giorno tredicesimo del dodicesimo mese, cioè del mese di Adar”. — Est. 3:5-7, versione a cura di B. Mariani.

Il gettare la sorte in questo modo era una forma di divinazione. Secondo la Bibbia, ogni tentativo di determinare il futuro mediante la divinazione è vietato a chi desidera l’approvazione di Dio. Leggiamo: “Non si dovrebbe trovare in te nessuno che faccia passare suo figlio o sua figlia attraverso il fuoco, nessuno che usi la divinazione, né praticante di magia né alcuno che cerchi presagi né stregone, né chi leghi altri con una malìa, né alcuno che consulti un medium spiritico né chi predìca gli avvenimenti per mestiere né alcuno che interroghi i morti. Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova, e a motivo di queste cose detestabili Geova tuo Dio li caccia d’innanzi a te. Tu ti dovresti mostrare senza difetto verso Geova tuo Dio”. — Deut. 18:10-13.

Naturalmente, la teoria dei bioritmi non ha niente a che fare con il gettare la sorte. Ma è in effetti un tentativo di conoscere il futuro con la divinazione, impiegando la numerologia. Un articolo pubblicato dalla rivista Time faceva questi commenti:

“La mania dei bioritmi nacque dalle congetture mistiche di Wilhlem Fliess, un brillante medico berlinese che per oltre un decennio fu il più intimo amico di Sigmund Freud. . . . Fliess pubblicò libri e saggi di matematica incomprensibile, tutti basati sui suoi numeri mistici: il 23 (che rappresenta il principio maschile o fisico) e il 28 (che rappresenta il principio femminile ed emotivo e presumibilmente basato sul ciclo mestruale di 28 giorni). Per qualche tempo, Freud fu così colpito che si convinse che sarebbe morto a 51 anni, la somma dei due numeri. Un giovane paziente di Freud, Hermann Swoboda, preparò il primo prontuario per i calcoli bioritmici, in base ai cicli di 23 e 28 giorni proposti da Fliess. In seguito i seguaci di Fliess aggiunsero un ciclo di 33 giorni che rappresenta la vita mentale dell’uomo”.

“Il tempo e l’avvenimento imprevisto”

L’interesse per i bioritmi nasce dal desiderio di molti di poter predire la propria vita. Tuttavia, le Scritture (specialmente il libro di Ecclesiaste) fanno capire chiaramente che la vita umana non può essere tracciata in anticipo in questo modo. Leggiamo: “Tornai a vedere sotto il sole che i veloci non hanno la corsa, né i potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro”. — Eccl. 9:11.

Molti avvenimenti si verificano inaspettatamente. Tali eventi fortuiti rendono impossibile predire i momenti più o meno propizi per fare le cose. A questo riguardo è interessante l’ulteriore consiglio di Ecclesiaste: “Manda il tuo pane sulla superficie delle acque, poiché nel corso di molti giorni lo ritroverai. Dà una porzione a sette, o perfino a otto, poiché non sai quale calamità accadrà sulla terra”. — Eccl. 11:1, 2.

Salvo poche eccezioni le “calamità” che si abbattono sulle persone sono qualcosa che ‘non sanno’, anzi, che non possono sapere in anticipo. Anche le circostanze fortunate spesso si verificano all’improvviso, in modo imprevisto. Quindi il modo più saggio di impiegare il proprio tempo è di dare generosamente a una gran varietà di persone, ‘dando una porzione a sette, o perfino a otto’. Ogni volta che si abbatte un’improvvisa calamità, il donatore generoso riscontra che la gente contraccambia largamente. — Luca 6:38.

Le formule basate su “numeri mistici” come quelli impiegati nel calcolo dei bioritmi, sono prive di base scientifica e non reggono se messe a confronto coi fatti conosciuti. Soprattutto, essendo una forma di divinazione tali calcoli vanno contro l’insegnamento biblico. In considerazione di quanto esposto sopra, i bioritmi non potrebbero mai essere un utile mezzo per regolare la propria vita.

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