Come si tornerà giovani
IL FATTO che non vogliamo invecchiare e morire è significativo. Finché è possibile, vogliamo conservare la vitalità che si ha da giovani.
Questo fondamentale desiderio è in armonia con un altro fatto basilare: Non fummo fatti per invecchiare e morire. La vecchiaia e la morte sono non soltanto spiacevoli, ma anche innaturali.
Ma non è così che Dio ci creò, cioè per vivere breve tempo, quindi invecchiare e morire? Non dispose egli che il processo d’invecchiamento, e la morte che ne segue, siano una cosa normale per gli uomini?
La risposta che dà l’ispirata Parola di Dio è NO! Gli uomini non furono creati per morire. Non furono creati neppure per invecchiare nel senso che conosciamo oggi. Vecchiaia e morte erano completamente sconosciute alla famiglia umana ai suoi inizi.
Leggete il racconto di come Dio creò l’uomo e la donna, nei primi tre capitoli della Bibbia, in Genesi. In nessun punto dice che gli uomini siano stati creati per invecchiare e morire come se fosse una cosa naturale.
Invece la Bibbia rivela chiaramente che la vecchiaia e la morte furono la conseguenza dell’avere trasgredito la legge di Dio, della ribellione a Dio. (Gen. 2:15-17; 3:1-5, 17-19) Se i nostri primogenitori fossero stati ubbidienti alle leggi di Dio, se fossero rimasti sottomessi a Lui, oggi sarebbero ancora vivi. Sarebbero uomini perfetti che non invecchierebbero e non morirebbero, pur vivendo da migliaia d’anni.
Prossimo un cambiamento
Lo scopo per cui Dio creò l’uomo sulla terra fu che la terra fosse abitata da persone perfette, che vivessero in condizioni paradisiache, e per sempre. Questo è ancora il suo proposito, ragion per cui Gesù promise a un moribondo che aveva espresso la sua fede: “Tu sarai con me in Paradiso”. (Luca 23:43) Gesù pensava al tempo futuro in cui la vecchiaia e la morte sarebbero state nuovamente sconosciute all’umanità. Sapeva che alla fine ogni persona vivente sulla terra avrebbe avuto una salute perfetta e vigorosa e non sarebbe mai più stata tormentata dai problemi della vecchiaia e della morte.
Felicemente, ci avviciniamo in fretta al tempo in cui avrà luogo un drammatico cambiamento a partire dal quale cominceranno ad aver fine la vecchiaia e la morte. Quel cambiamento preparerà il terreno affinché questi flagelli siano annientati una volta per sempre. Allora, anche senza la “fonte dell’eterna giovinezza” di Ponce de Léon, tutti i viventi potranno avere la buona salute e la vitalità che accompagneranno un corpo perfetto, unite all’esperienza e alla sapienza che si otterranno vivendo molti anni, anzi, un infinito numero d’anni.
Tutto questo avverrà in un mondo dove non esisteranno più le sgradevoli condizioni d’oggi. Esse saranno state eliminate. Ci saranno invece una pace e una sicurezza tali che “non ci sarà nessuno che li faccia tremare”. (Mic. 4:4) “In realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. (Sal. 37:11) Per quanto tempo? “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. — Sal. 37:29.
Stiamo parlando di qualche straordinaria scoperta che la scienza sta per fare? No, è qualcosa di molto più profondo e duraturo. Le scoperte scientifiche possono essere utili in molti modi, ma causano parecchi problemi in altri modi. E nessuno scienziato troverà mai la formula per porre fine alla vecchiaia e alla morte. Né può alcuno scienziato unire persone d’ogni nazionalità in un vincolo di pace, felicità e vero amore.
Per mano di chi?
Le attuali pietose condizioni dell’umanità cambieranno non per mano di semplici mortali. (Dan. 2:44) Gli uomini hanno avuto abbastanza tempo per dimostrare quello che sono in grado di fare da soli. Esaminando la storia passata dell’uomo, gli odii, le guerre, l’egoismo, la delinquenza, l’ipocrisia e i pregiudizi, dobbiamo ammettere che non è una storia che ispiri fiducia. Anzi, è una storia vergognosa. No, non possiamo sperare che gli uomini portino un cambiamento significativo per quanto riguarda la vecchiaia e la morte.
C’è solo Uno in grado di portare tale cambiamento. È Colui che conosce il meccanismo dell’uomo, il corpo e la mente, più a fondo di chiunque altro. È il Creatore dell’uomo, l’Onnipotente, Geova. Egli è in grado di fare i cambiamenti necessari. Ha la sapienza, la potenza, l’amore e la volontà di far cessare la vecchiaia e la morte.
Il tempo fissato da Dio per farlo è vicino? Sì! Coloro che si tengono aggiornati sulle profezie bibliche e sul loro adempimento nei tempi moderni sanno che viviamo nell’ultima generazione della storia umana che vedrà la vecchiaia e la morte. Tra breve il limite di tempo e di tolleranza che Dio ha stabilito per l’attuale mondo insoddisfacente scadrà ed egli lo annienterà. Ciò sarebbe accaduto in “questa generazione”, durante la nostra vita, come indicò Gesù nella sua profezia sul “termine del sistema di cose”. Pertanto, quando l’attuale sistema di cose mondiale finirà, cominceranno a finire anche la vecchiaia e la morte. — Matt. 24:3, 34.
La fine di questo sistema aprirà la via a una “nuova terra”. La cosa fu predetta negli scritti ispirati dell’apostolo Pietro. (2 Piet. 3:13) La “nuova terra” sarà una nuova società umana sotto il dominio di Dio. I benefici che riceveranno allora quelli che vivranno sulla terra saranno simili a quelli che avevano il primo uomo e la prima donna nel paradiso d’Eden. — Gen. 2:8
Benedizioni terrene
Molte profezie bibliche rivelano, direttamente o indirettamente, l’elettrizzante miglioramento che è in serbo per l’umanità nella “nuova terra” di Dio. Notatene alcune:
“In quel tempo gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati. In quel tempo lo zoppo salterà proprio come fa il cervo, e la lingua di chi è senza parola griderà di gioia”. — Isa. 35:5, 6.
“E nessun residente dirà: ‘Sono malato’. Il popolo che dimora nel paese sarà quello perdonato del suo errore”. — Isa. 33:24.
“La sua carne divenga più fresca che nella giovinezza; torni ai giorni del suo vigore giovanile”. — Giob. 33:25.
La prospettiva di tornare giovani e di godere buona salute è troppo bella per esser vera? Niente affatto. Non dimenticate ciò che avvenne nel primo secolo dell’era volgare. Allora Gesù, con il potere di Dio, dimostrò che tale guarigione e restaurazione fanno parte di ciò che Dio si propone per l’uomo.
Di ciò che Gesù fece la Bibbia dice: “Quindi grandi folle . . . si avvicinarono [a Gesù], conducendo con sé zoppi, storpi, ciechi, muti, e molti altri, e li gettarono praticamente ai suoi piedi, ed egli li guarì; così che la folla provò meraviglia vedendo parlare i muti, camminare gli zoppi e vedere i ciechi”. — Matt. 15:30, 31.
Gesù fece dell’altro. Non solo guarì in modo miracoloso i malati e gli infermi, ma mostrò pure che nella “nuova terra” di Dio si penserà anche ai morti. La Bibbia narra diversi casi in cui Gesù riportò in vita sulla terra i morti. Lazzaro fu uno di loro. Era morto da quattro giorni, ma Gesù lo risuscitò. — Giov. 11:38-44.
In un’altra occasione, Gesù disse: “Tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone alla risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili alla risurrezione di giudizio”. (Giov. 5:28, 29) In seguito, l’apostolo Paolo similmente dichiarò: “Vi sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. — Atti 24:15.
Per il Creatore non è un problema riportare in vita i morti, dato che fu lui in primo luogo a creare l’uomo e la donna. A Dio sarà facile ricreare le persone servendosi della sua divina memoria. Se semplici uomini possono anche ora ricreare fino a un certo punto l’aspetto, le azioni, la voce e la personalità di qualcuno per mezzo di pellicole cinematografiche e registrazioni della voce, non può il Creatore dell’uomo, con potenza e sapienza infinitamente superiori, fare anche di meglio?
La Parola di Dio descrive mirabilmente la vittoria sulla morte e sulla vecchiaia. Notate alcuni versetti sull’argomento:
“Egli effettivamente inghiottirà la morte per sempre, e il Signore Geova per certo asciugherà le lagrime da ogni faccia”. — Isa. 25:8.
“Ed egli [Dio] asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Riv. 21:4.
“Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte”. — 1 Cor. 15:26.
“‘La morte è inghiottita per sempre’. ‘Morte, dov’è la tua vittoria? Morte, dov’è il tuo pungiglione?’” — 1 Cor. 15:54, 55.
Che giorno meraviglioso sarà quello in cui i cari defunti saranno riportati in vita affinché anch’essi traggano beneficio dal grande programma di guarigione e restaurazione che Dio attuerà!
Questa meravigliosa speranza di liberazione dalla stretta della vecchiaia e della morte è di grande incoraggiamento per le persone anziane in questi tempi difficili. Per esempio, una donna della Florida che dopo la morte del marito cominciò a studiare le promesse della Bibbia disse che si era interessata del nuovo ordine di Dio soprattutto a motivo della speranza della risurrezione. Quella confortante speranza l’aiutò a superare il suo dolore e le diede la migliore ragione di vita.
Pensate! Si avvicina il giorno in cui le persone anziane vedranno invertirsi il processo di invecchiamento, e col passar del tempo le rughe saranno sempre meno. La vista aumenterà e si potranno gettar via gli occhiali. Migliorerà anche l’udito, per cui ci si potrà sbarazzare dell’apparecchio acustico. Le infermità saranno eliminate e si potrà camminare senza bastone. E oltre a tutto ciò, gli anziani potranno accogliere i loro cari morti che torneranno in vita.
Quel tempo sarà così emozionante e bello che la Parola di Dio dice: “Le cose precedenti non saranno richiamate alla mente, né saliranno in cuore”. (Isa. 65:17) Nel nuovo ordine di Dio accadrà una tale quantità di cose buone che la vita triste, dolorosa e deludente di adesso sarà solo un vago ricordo, che non offuscherà in alcun modo le delizie di ciascun nuovo giorno di vita.
Fiducia in Dio
Si può aver fiducia in tali promesse? In chi preferireste confidare: negli uomini che hanno già dimostrato di non essere fidati o in Dio, che, come dice la Bibbia, “non può mentire”? — Tito 1:2.
La risposta data dal capo israelita Giosuè, che vide alcune delle meravigliose opere di Dio, fu: “Voi sapete bene con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che nessuna parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferite è venuta meno. Vi si son tutte avverate. Nessuna parola è venuta meno”. — Gios. 23:14.
Se conosceste un medico in grado di guarire malattie di cuore, cancro e ogni altra infermità, andreste a farvi curare da lui? Se potesse invertire il processo d’invecchiamento ed eliminare la morte, vi rivolgereste a lui? E se nello stesso tempo avesse il potere di creare un paradiso di delizie per farvici vivere, quanto gli dareste per i suoi servizi? Direste: “Non ho tempo, sono troppo occupato”? Od obiettereste: “Non mi interessa”?
Geova Dio ha poteri di guarigione e di riabilitazione molto più grandi di quelli di qualsiasi medico. E ci si può fidare che farà bene il lavoro. Cosa chiede in cambio? Che ci rivolgiamo a lui con fede e operiamo per i suoi interessi, poiché “chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giov. 2:17.
Una vita migliore anche ora
Questa speranza sicura è stata come un’imprendibile fortezza nella vita di molte persone anziane d’oggi. Offre un incentivo, un incoraggiamento e uno scopo al presente, oltre a una speranza per il futuro, e, inoltre, le mette a contatto con molti altri che hanno speranze simili, e questo è di conforto.
La speranza del nuovo ordine di Dio “non conduce alla delusione”. (Rom. 5:5) È di grande aiuto per eliminare depressione e insicurezza. E stando insieme ad altri che hanno la stessa speranza, nasce un vincolo d’amore che fa sparire il senso di solitudine e di inutilità. Dà anche la possibilità di svolgere un’attività utile, poiché si può parlare ad altri della speranza di un nuovo ordine.
Un’anziana signora di un paese dei Caraibi smise di fare l’insegnante soprattutto per l’età, ma anche perché aveva difficoltà con la voce. Venuta a conoscenza delle verità bibliche relative al nuovo ordine, e del grande programma di riabilitazione che Dio attuerà, cominciò ad ammaestrare altri. Continuò per molti anni ‘senza mettersi a riposo’, dedicando ogni giorno tanto tempo all’opera di insegnare ad altri le verità di Dio quanto ne dedicava prima come insegnante di scuola, e spesso anche di più.
In Spagna, un uomo di 74 anni voleva dedicare tutto il proprio tempo a parlare ad altri del nuovo ordine di Dio. In principio, disse che desiderava compiere quell’opera edificante finché le facoltà fisiche glielo permettevano. Sette anni dopo, a 81 anni, era ancora arzillo. Scoprì che non c’era opera più edificante e soddisfacente di quella di parlare ad altri della buona notizia della futura “nuova terra” di Dio. No, la sua vecchiaia non fu rovinata da noiosa inattività, solitudine, o da un senso di inutilità.
Nella Repubblica Sudafricana, alla domanda se desiderava smettere di insegnare la Bibbia, una donna di 96 anni rispose che non avrebbe mai potuto farlo. Disse: “Finché sarò in grado di parlare e avrò la mano ferma, continuerò a predicare la ‘buona notizia’. Con l’aiuto di Geova continuerò a parlare delle meravigliose benedizioni che si avranno sotto il suo regno”. Sebbene soffrisse continuamente a causa dell’artrite, e non potesse uscire molto spesso, scriveva molte lettere per consolare altri, trattando un edificante soggetto biblico e accludendo uno stampato. Impiegava proficuamente molto tempo per preparare interessanti soggetti da trattare nelle sue lettere, ciò che l’aiutava a fortificarsi contro la depressione. Assisteva anche regolarmente alle adunanze insieme a coloro che avevano la stessa speranza. Lì traeva molto incoraggiamento dall’udire le espressioni di fede di altri, e stando insieme a tanti “fratelli” e “sorelle” della sua stessa fede. A sua volta, la sua semplice presenza a quelle adunanze era un esempio incoraggiante per tutti.
Pure incoraggiante per gli anziani è la cooperazione che ricevono dai giovani che sono stati educati in armonia con le leggi e i principi di Dio. Dopo un congresso dei testimoni di Geova a Fresno, in California, una donna anziana scrisse:
“Penso che siano i giovani e la cooperazione dell’organizzazione in cui tutti lavorano insieme ad aiutarmi a continuare a servire e perseverare.
“A quest’assemblea ho avuto un’esperienza con un paio di giovani Testimoni. Mi è difficile salire e scendere le scale, e stavo cercando di scendere quando due ragazzini, in due diverse occasioni, sono venuti da me. Non sapevo chi fossero, ma mi hanno detto: ‘Sorella, possiamo aiutarti a scendere?’ È una cosa meravigliosa che i giovani badino a noi vecchi”.
La speranza viva del nuovo ordine di Dio, la compagnia di altri che hanno la stessa speranza, l’amore e l’unità che regnano fra parecchi milioni di “fratelli” e “sorelle” in tutto il mondo sono una testimonianza del fatto che per chi sta invecchiando la vita può essere ed è degna di essere vissuta.
Sì, per chi conosce i propositi di Dio gli anni della vecchiaia possono veramente essere “d’oro”. E anche se per il momento la morte dovesse sembrare vittoriosa, la vita nel nuovo ordine di Dio è sempre assicurata mediante la risurrezione. In quel nuovo sistema tutti saranno completamente e permanentemente liberi dalle calamità d’oggi, incluse la vecchiaia e la morte.
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“La sua carne divenga più fresca che nella giovinezza; torni ai giorni del suo vigore giovanile”. — Giobbe 33:25.