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  • g80 22/2 pp. 27-28
  • Gli omosessuali e la congregazione cristiana

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  • Gli omosessuali e la congregazione cristiana
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Svegliatevi! 1980
g80 22/2 pp. 27-28

Ciò che dice la Bibbia

Gli omosessuali e la congregazione cristiana

“GRUPPO episcopale consiglia alla chiesa di non escludere i sacerdoti omosessuali”. Questo titolo nel Times di New York del 4 giugno 1979 era seguito da un articolo scritto da una commissione nazionale della Chiesa Episcopale formata di 12 membri. Approvava l’ordinazione di omosessuali che “a causa dell’enorme pressione culturale cui sono sottoposti” non vogliono manifestarsi, e di altri “che hanno sofferto abbastanza a lungo e vogliono uscire all’aperto”. L’articolo proseguiva dicendo:

“Il problema, riguardo a qualsiasi candidato all’ordinazione, è se egli o essa può condurre e condurrà una vita che sia di salutare esempio per il gregge di Cristo. Non dovrebbe esserci nessun ostacolo all’ordinazione di quegli omosessuali che possono e vogliono conformare il proprio comportamento a ciò che la chiesa afferma esser sano. Alcuni omosessuali possono modificare il proprio comportamento e l’hanno fatto, alcuni hanno addirittura ammesso d’essere omosessuali, mentre altri non possono o non vogliono”.

Alcuni anni fa in un programma televisivo fu intervistato un uomo che aveva fondato una chiesa per omosessuali. Sia il gruppo degli ospiti del programma che gli spettatori espressero un atteggiamento molto permissivo circa il fatto che gli omosessuali siano buoni cristiani e ministri di Dio. Tuttavia, la conduttrice del programma sostenne la sua opposizione a ciò per motivi biblici. Essa ricevette la seguente lettera da qualcuno che aveva visto il programma a casa, che dava una base scritturale alla sua presa di posizione:

“Apprezzo il modo in cui si è comportata nel suo programma di venerdì sera 11 settembre. Assediata sia dagli ospiti che dagli spettatori, ha mantenuto la sua tesi riguardo all’omosessualità.

“Ciò che spaventa riguardo a Troy Perry è che abbia fondato una chiesa per omosessuali e affermi che sia approvata da Dio. Egli ha tentato di giustificare la cosa durante il suo programma citando Ebrei 10:25 che dice di non abbandonare la nostra comune adunanza. Secondo lui, questo include gli omosessuali.

“La Legge di Mosè non ammetteva omosessuali nella congregazione di Dio: ‘Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro’. — Levitico 20:13. [Nel testo inglese della lettera è citata la Revised Standard Version. Qui abbiamo citato la versione della C.E.I.].

“Il Nuovo Testamento ripeté la condanna: ‘Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento’. — Romani 1:26, 27.

“Avere una chiesa per omosessuali è come averne una per omicidi, rapinatori, adulteri, ecc. Tali persone possono ottenere il favore di Dio, ma a tal fine abbandonano la loro condotta errata: ‘Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!’ — I Corinti 6:9-11.

“Nel capitolo che precede la suddetta citazione i cristiani sono avvertiti di non stare in compagnia di coloro che sono colpevoli delle suddette immoralità, anche se si definiscono fratelli cristiani. Dovevano essere espulsi dalla congregazione. Questo è abbastanza diverso dal radunarsi insieme a loro. — I Corinti 5:9-13.

“L’omosessualità è chiamata anche sodomia, parola derivante da Sodoma, la città distrutta da Dio perché praticava l’omosessualità.

“Oggi va di moda essere di mente eccezionalmente aperta. June Lockhart l’ha accusata di fare la moralista. Al giorno d’oggi fare i moralisti non va. L’omosessualità va. Molte cose vanno. Ma fare i moralisti no. C’era da aspettarselo. In una società che è alle prese con la crisi morale, c’è da aspettarsi che moraleggiare sia una cosa molto impopolare. Dobbiamo essere permissivi su tutto, altrimenti saremo accusati d’essere duri e crudeli e senza comprensione. Ma non bisogna commettere un omicidio per capirlo. Si può essere compassionevoli verso chi ha la debolezza dell’omosessualità senza approvarla.

“Fare ciò che si preferisce? Ma che dire se ci si è dedicati a Dio e impegnati a fare ciò che Egli preferisce? Tutti abbiamo debolezze a cui resistere e che ci sforziamo di vincere. Il giusto cade sette volte e si rialza. Dobbiamo continuare a rialzarci. Dobbiamo fare la cosa più difficile che ci sia: dire di no a noi stessi.

“Ma dire di no a noi stessi è un’altra cosa che oggi non va. Evitiamo questa cosa sgradevole adottando una nuova moralità, che è solo la vecchia immoralità con l’etichetta di ‘Approvato’.

“Ma non dobbiamo coinvolgere Dio e asserire che anch’egli l’approvi. Potrebbe finire per essere stufo e arcistufo di noi, com’è accaduto con altri prima di noi. Malachia 2:17 dice al riguardo: ‘Voi avete stancato il Signore con le vostre parole; eppure chiedete: Come lo abbiamo stancato? Quando affermate: Chiunque fa il male è come se fosse buono agli occhi del Signore e in lui si compiace’.

“Una società permissiva può plaudire alla moderna Scuola del Tutto è Lecito, ma Dio la pensa diversamente, com’è scritto in Isaia 5:20: ‘Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro’.

“Virginia, il suo programma mi piace e ammiro il suo coraggio”.

La conduttrice del programma televisivo rispose a questa lettera: “Grazie della sua lettera così informativa. Sono perfettamente d’accordo con lei e le sono molto grata”.

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