E voi sopravvivrete quando questo sistema colerà a picco?
L’AFFONDAMENTO del Titanic era una cosa che non ci si sarebbe neppure immaginati. Secondo il “New York Times”, il comandante della nave, il capitano E. J. Smith, era già da parecchio tempo convinto che ai suoi giorni ‘l’ingegneria navale fosse un’arte così perfetta da rendere assolutamente impensabile che un grande transatlantico moderno con passeggeri a bordo potesse essere coinvolto in un disastro’. Ma successe. Anche mentre la grande nave affondava, i passeggeri a bordo si rifiutarono di credere che il pericolo era reale. Il New York Times del 19 aprile 1912 riportò la dichiarazione di un superstite:
“Gli uomini dell’equipaggio raccomandavano a tutti di salire a bordo [delle scialuppe] e nessuno si affrettava. Si pensava non ci fosse pericolo, ed era opinione generale che chi si era allontanato sulle scialuppe si sarebbe fatto ridere dietro e avrebbe avuto il fastidio di remare per tornare alla nave dopo qualche ora.
“In principio c’era un’atmosfera di apatia in tutta la nave. La fiducia che fosse inaffondabile era così grande che fino all’ultimo minuto la maggior parte dei passeggeri furono certi che la nave si sarebbe salvata. Uno dei camerieri di bordo ci disse poi di avere bussato ripetutamente alla porta di una donna, ma che lei si era rifiutata di uscire. Allora aveva tentato di trascinarla fuori, ma lei aveva fatto resistenza, e alla fine lui aveva desistito. Quella donna andò a fondo, si pensa, nella sua cabina di lusso”.
Le scialuppe di salvataggio del Titanic avevano posto per 1.178 persone, non abbastanza per tutti, ma certo per più dei 700 superstiti. Molti morirono inutilmente perché quelle prime scialuppe si allontanarono semivuote, a causa della malriposta fiducia che la nave fosse “inaffondabile”.
Avete notato che un cameriere di bordo bussò alla porta di una passeggera, avvertendola ripetutamente che l’“impensabile” stava accadendo, solo per essere ignorato? ‘Che insensatezza!’ potreste dire.
Tuttavia c’è qualcuno che bussa ripetutamente anche alla vostra porta, dandovi un urgente avvertimento. Si tratta dei testimoni di Geova, fedeli servitori dell’Onnipotente Dio. L’avvertimento che danno è non che questo intero mondiale sistema di cose rischi di “affondare” in un mare di guerre, delitti e brutale violenza. Ma che Dio presto lo farà ‘colare a picco’ perché sia sostituito da un giusto nuovo ordine governato dal suo regno celeste.
Come reagite a tale avvertimento? Dite, come la passeggera del Titanic: ‘Ridicolo! Assurdo!’ e chiudete la porta? Un simile modo di pensare potrebbe costarvi la vita.
Dovrebbe essere ovvio che il pericolo esiste
Fatto interessante, a bordo del Titanic c’erano alcune persone che intuivano l’imminente disastro. Perché? Perché la nave violava le più elementari norme di buona navigazione. Un superstite osservò: “Per tutto il pomeriggio ci eravamo resi conto che stavamo battendo tutti i primati di traversata dell’oceano. Solo poche ore prima che entrassimo in collisione con l’iceberg fra i passeggeri si diceva che stavamo andando a ventitré miglia all’ora. Sapevamo tutti degli avvertimenti di pericolo che la nave aveva ricevuto durante la giornata”.
Perché quella forte, pericolosa velocità? Un altro superstite ricorda: “Prima di andare a letto [la sera del disastro] feci una lunga chiacchierata con Charles H. Hays, presidente della Grand Trunk Railroad [una compagnia ferroviaria]. Una delle ultime cose che il sig. Hays disse fu: ‘Le società di navigazione White Star, Cunard e Hamburg-American stanno impegnandosi a fondo nella gara per ottenere la supremazia in fatto di navi di lusso e nel battere primati di velocità. Andrà a finire che qualche spaventoso disastro porrà un freno a tutto ciò’. Poveretto, poche ore più tardi era morto!”
L’attuale situazione mondiale non è molto simile? Incurante delle norme di sicurezza, confidando nel mito della propria invulnerabilità, il Titanic era impegnato in una corsa pericolosa. Oggi le nazioni del mondo sono impegnate in una corsa agli armamenti assai più pericolosa, fiduciose, come il capitano del Titanic, che non ci sarà nessun disastro. Ma hanno dei motivi per nutrire tale fiducia? O è essa malriposta? Attenti osservatori della scena mondiale sostengono che il disastro è sempre più probabile.
Se quando i testimoni di Geova vi avvertono del disastro che sovrasta questo sistema di cose siete tentati di dire: ‘Ridicolo! Assurdo!’ ricordate: Questo mondo viola le più elementari norme di buon governo, di buona ecologia e di buone relazioni internazionali. Perché mai il disastro dovrebbe essere improbabile?
Si deve ascoltate l’avvertimento
Naturalmente, per scampare alla fine di questo sistema mondiale non basta essere consapevoli del pericolo, proprio come non bastò nel caso del sig. Hays sul Titanic. A quel disastro sopravvissero quelli che compirono l’azione giusta dando ascolto agli avvertimenti di pericolo.
Per molti questo significò abbandonare una comoda cabina di lusso nel cuore della notte per correre su fino a un ponte freddo, con indosso solo la vestaglia da camera. Significò seguire rigorosamente e umilmente gli ordini dei camerieri di bordo e dell’equipaggio di salire su una piccola scialuppa, lasciando forse un marito o un fratello. Significò allontanarsi su una piccola barca a remi da una nave descritta a quell’epoca come “un grande palazzo galleggiante di quindici piani, splendido e gigantesco in ogni particolare . . . con . . . grandi saloni e ristoranti, un teatro in miniatura, campi da tennis . . . piscine e bagni turchi; grandi sale per fumatori, sale da gioco, belle sale da musica, verande, giardini d’inverno, sale ornate di palme, palestra, e . . . perfino un minigolf”. Significò rinunciare a tutti quei lussi e quegli agi per un duro sedile in una barca scoperta in un mare gelido. Significò, almeno per quelli che salirono sulle prime scialuppe, vincere la paura degli scherni di coloro che dicevano che ‘si facevano ridere dietro’ e che presto avrebbero dovuto tornare pieni di vergogna sul Titanic. Sì, anche se aveste sentito l’avvertimento, poteva non essere facile ubbidire! Ci volevano determinazione, umiltà, rifiuto del materialismo e uno spirito di altruistica accettazione dell’avversità. Ma ne valeva la pena! L’alternativa erano alcuni altri minuti di agi, poi la morte.
Sta già affondando
Il sistema di questo mondo sta ‘affondando’ dal 1914, quando la prima guerra mondiale cominciò ad adempiere in modo rimarchevole la profezia di Gesù contenuta nella Bibbia in Matteo capitolo 24, Luca capitolo 21 e Marco capitolo 13. Gesù si espresse così: “Sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro. Tutte queste cose sono il principio dei dolori d’afflizione”. — Matt. 24:7, 8.
Secondo le ulteriori parole di Gesù, quei “dolori d’afflizione” sarebbero stati seguiti da persecuzione dei cristiani, comparsa di falsi profeti, aumento della delinquenza e dell’illegalità e mondiale predicazione della buona notizia del regno di Dio. “E allora”, disse Gesù, “verrà la fine”. — Matt. 24:9-14.
Chi può negare che proprio queste predizioni si sono andate sempre più avverando dal 1914? Sarebbe come se i passeggeri del Titanic avessero negato che la grande nave era entrata in collisione con un iceberg!
Ciò che accadde a questo mondo nel 1914 fu qualcosa di assai più significativo di una collisione con un iceberg. La cronologia biblica indica che nel 1914 Geova Dio insediò Gesù Cristo come legittimo governante di questa terra.a Immediatamente Cristo cacciò Satana il Diavolo dal cielo, scagliandolo nelle vicinanze della terra, col risultato che è ben descritto in Rivelazione 12:12: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”.
Quel “breve periodo” di “guai” mondiali cominciò nel 1914. Quanto durerà? Gesù indicò che sarebbe finito entro la vita della generazione che ne aveva visto l’inizio. (Matt. 24:34) Come sarebbe finito questo periodo di “guai”? Non a poco a poco, ma improvvisamente, allorché questo sistema mondiale, che sta già affondando, riceverà il colpo di grazia in un drammatico scontro tra le forze politiche del mondo e gli eserciti angelici di Cristo, la finale prova di forza detta battaglia di Armaghedon. — Riv. 16:14, 16; 19:11-21.
Non fatevi ingannare dall’apparente “galleggiabilità” di questo sistema di cose! Alcuni sono come gli insensati passeggeri del Titanic che “ci scherzarono sopra”. Infatti, secondo le notizie dei giornali dell’epoca, “alcuni frammenti di ghiaccio [dell’iceberg con cui il Titanic era entrato in collisione] erano caduti sul ponte e alcuni spiritosi li avevano raccolti e passati in giro, offrendoli come oggetti ricordo dell’occasione”.
Anche oggi ci sono alcuni “spiritosi” che dicono, in effetti, che il mondo ha sempre avuto guerre, delitti e altre avversità. ‘Così’, chiedono, ‘perché eccitarsi tanto?’ (II Piet. 3:3, 4) Questo sistema può restare a galla ancora per un bel po’, affermano. Ma ricordate! Guerre, illegalità, carestia e altre difficoltà sono semplici indicazioni che la ‘nave’ sta affondando. Non saranno queste cose a farla affondare. Sarà Dio, all’improvviso e presto!
Il ponte è inclinato
Ad ogni modo, due guerre mondiali, terremoti senza precedenti, milioni di vittime della carestia mondiale ogni anno, l’accelerazione della corsa agli armamenti: per i saggi tutte queste sono chiare indicazioni che il ponte della ‘nave’ di questo mondo è inclinato. Il suo tempo sta per scadere. Come i passeggeri del Titanic non poterono trovare sufficienti scialuppe quando alla fine capirono la gravità della loro situazione, così la Bibbia indica che quando la maggioranza si renderà conto finalmente che il sistema mondiale è condannato, sarà troppo tardi. Le “scialuppe” se ne saranno andate. — Matt. 24:38-42.
Partite le scialuppe, quelli che erano rimasti a bordo della nave non avevano più nessuna speranza di salvarsi. Che John Jacob Astor IV avesse una fortuna valutata a quell’epoca in 100.000.000 di dollari ebbe poca importanza. Il denaro non poté salvargli la vita. Né poté salvarlo il denaro di suo figlio Vincent. Stando alle descrizioni, suo figlio a New York era “quasi pazzo di dolore” e assediava l’ufficio del telegrafo, dicendo a tutti “che avrebbe dato tutto il denaro che si poteva chiedere se solo il radiotelegrafista gli avesse dato la notizia che suo padre era salvo”. Inutilmente.
Il disastro del Titanic fu grande, ma il disastro che sta per abbattersi su questo sistema di cose è molto più grande. Circa un terzo dei passeggeri del Titanic riuscì a scampare. Ma non c’è nessuna indicazione nella Bibbia che una così grande proporzione della popolazione di questo mondo sopravvivrà alla distruzione che sovrasta questo sistema di cose. Al contrario, “gli uccisi da Geova per certo saranno in quel giorno da un’estremità della terra fino all’altra estremità della terra”. (Ger. 25:33) Tra gli uccisi vi saranno “re . . . comandanti militari . . . uomini forti . . . liberi e schiavi . . . piccoli e grandi”. — Riv. 19:18.
Da molti anni nelle pagine di questa rivista e della sua compagna, La Torre di Guardia, è stato dato l’avvertimento. Gli umili hanno ancora tempo per trovare posto sulle “scialuppe” seguendo le istruzioni basate sulla Bibbia e trasmesse dai testimoni di Geova che vanno ancora alla loro porta. Ma questo tempo sta per scadere! Mentre ce n’è ancora l’opportunità, perché non chiedete ai Testimoni cosa dovete fare per sopravvivere quando questo sistema di cose colerà a picco?
[Nota in calce]
a Vedi il libro La verità che conduce alla vita eterna, pagg. 82-93, edito dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.
[Testo in evidenza a pagina 10]
Dite, come la passeggera del Titanic, ‘Ridicolo! Assurdo!’ e chiudete la porta?
[Testo in evidenza a pagina 11]
C’è ancora tempo per trovare posto su una “scialuppa”. Ma questo tempo sta per scadere!
[Immagine a pagina 9]
Date ascolto all’avvertimento della fine di questo sistema?