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  • g83 8/4 pp. 24-27
  • È proprio necessario divorziare?

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  • È proprio necessario divorziare?
  • Svegliatevi! 1983
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  • Un’esperienza dolorosa
  • Solitudine
  • Bisogni sessuali
  • L’effetto sui figli
  • Il vostro matrimonio è in pericolo?
  • Coloro che pensano di sposarsi
  • Un fattore molto importante
  • Se il matrimonio è in crisi
    Il segreto della felicità familiare
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Svegliatevi! 1983
g83 8/4 pp. 24-27

È proprio necessario divorziare?

NELLA maggioranza dei paesi il tasso dei divorzi è in vertiginoso aumento. Secondo l’Americana Annual, “continuando di questo passo, quasi quattro matrimoni su dieci contratti recentemente negli U.S.A. potrebbero finire col divorzio”. Ogni anno, in tutto il mondo, moltitudini di persone si convincono di non poter più sopportare la loro condizione matrimoniale.

Perché? Cosa provoca questa tragedia? “Cento, mille cose diverse”, ha scritto Morton Hunt nel suo libro The World of the Formerly Married (Il mondo degli ex sposati). Egli include problemi finanziari, sopravvento di un coniuge sull’altro, adulterio, ubriachezza, conflitti di personalità, disinteresse per la vita familiare, diversa cultura, immaturità, influenza dei parenti e incompatibilità sessuale. Naturalmente la lista è molto più lunga, perché si tratta di un argomento molto complesso.

Quando i difetti vengono a galla, accade che romanticismo e affetto svaniscono. Frustrazione e disillusione aumentano. Al posto della felicità e dell’armonia, ci sono liti e tensione. Invece della fiducia e dell’amore, nascono sospetti e risentimenti. Diventa difficile sopportare la situazione.

Spesso coloro che cercano di uscire da una situazione coniugale insoddisfacente ragionano così: ‘Abbiamo tentato, ma non ci siamo riusciti. Non c’è proprio niente da fare. Perché dunque prolungare l’agonia? Oggi che il divorzio è accettato non è preferibile a un matrimonio infelice?’

In certi casi è vero. Per esempio, quando un coniuge ha una relazione immorale con un’altra persona, e non prova nessun rammarico, né manifesta alcun pentimento, può essere appropriato seguire le vie legali. — Matteo 19:9.

Tuttavia, innumerevoli coppie divorziate hanno imparato dall’amara esperienza che il divorzio non è sempre la soluzione.

Un’esperienza dolorosa

Il divorzio può essere in molti casi un’esperienza assai dolorosa. Può essere paragonato a un’operazione che lascia brutte cicatrici. Secondo le ricerche, il divorzio è al secondo posto tra le situazioni più stressanti della vita, dopo la morte del coniuge.

Il Telegraph di Brisbane, in Australia, citava le parole di un consulente del tribunale dei minorenni secondo cui il divorzio equivale “alla morte di uno stretto parente. I coniugi il cui matrimonio si sfascia possono attraversare un periodo di cordoglio e provare gli stessi sentimenti che se il loro caro fosse morto”.

Quando un coniuge sembra “insopportabile” e quando la situazione domestica diventa infelice, si può arrivare al punto di pensare che se si cambia si deve cambiare in meglio. Ci può essere il desiderio di libertà e della vita da non sposati. La cosa però non è così semplice. Il sociologo Robert Weiss ha detto: “Bisogna capire che il divorzio è un intervento chirurgico drastico”.

Simili espressioni indicano quanto può essere doloroso troncare i legami una volta esistenti. I legami esistenti fra un uomo e sua moglie sono di natura fisica, emotiva, mentale e, in alcuni casi, spirituale. Spezzare tutti questi legami è davvero un “intervento chirurgico drastico”. E questo non sorprende se consideriamo ciò che disse il Creatore del matrimonio, l’Onnipotente Dio, dopo avere istituito la prima unione: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e dovrà tenersi stretto alla sua moglie e dovranno divenire una sola carne”. — Genesi 2:24.

Solitudine

Separare “una sola carne” non è cosa da poco. Produce spesso profonda depressione e sentimenti negativi riguardo alla propria persona; e genera anche un sentimento di solitudine.

La compagnia è una delle gioie del matrimonio. Molto spesso vedove e vedovi anziani si sposano solo per avere compagnia. Si sentono troppo soli per rimanere senza un coniuge. Un divorziato ha detto: “La solitudine è forse la cosa peggiore”.

La Bibbia esprime il bisogno di intima, affettuosa compagnia con queste parole semplici e dirette: “Due sono meglio di uno . . . Poiché se uno di loro dovesse cadere, l’altro può rialzare il suo compagno. . . . Per di più, se due giacciono insieme, anche si riscaldano certamente; ma come può star caldo uno solo?” (Ecclesiaste 4:9-11) Prima di creare la prima donna Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”. — Genesi 2:18, CEI.

Bisogni sessuali

Quando Dio creò il maschio e la femmina pose in loro l’impulso sessuale. Questo perché ‘fossero fecondi e si moltiplicassero’ e traessero piacere dal matrimonio. — Genesi 1:28.

Negli ultimi decenni, però, le abitudini sessuali hanno superato ogni limite. Di conseguenza milioni di persone soffrono a causa di malattie veneree, gravidanze indesiderate e molti altri problemi. I coniugi possono giustamente esercitare il loro diritto alle relazioni sessuali, ma se divorziano non hanno più quello sfogo naturale e scritturalmente legittimo per il loro desiderio.

Quindi un problema dei divorziati è quello di non poter dare sfogo alla passione. La Bibbia dice: “È meglio sposarsi che ardere”. — I Corinti 7:9, CEI.

In molti casi, per chi è stato sposato, il desiderio d’amore è più grande che mai. Di conseguenza, alcuni praticano la masturbazione per soddisfare i propri impulsi sessuali. Altri cercano soddisfazione in relazioni amorose o incontri sessuali occasionali. Ma secondo una notizia pubblicata nello Star di Toronto, per molti questi incontri sono deludenti e ripugnanti. Tale condotta è accompagnata da una grave perdita di dignità e rispetto di sé. Inoltre tali rapporti sessuali illeciti non hanno l’approvazione di Dio. (Colossesi 3:5) È vero che Dio creò il sesso, ma i rapporti sessuali erano solo per coloro che sono uniti in matrimonio. — Ebrei 13:4.

L’effetto sui figli

Il divorzio può avere rovinose conseguenze per i figli, specie per quelli piccoli. Per loro la famiglia è come un nido, caldo e protettivo. Quando si sfascia, gli viene a mancare il terreno sotto i piedi.

L’effetto è illustrato da un episodio narrato dal dott. Howard Irving nel suo libro Divorce Mediation. Un venerdì sera un uomo divorziato stava portando l’attrezzatura per il campeggio nella macchina, in previsione del fine settimana che avrebbe passato fuori con i figli. La figlioletta di tre anni si svegliò, lo vide fuori che caricava la macchina e si mise a urlare istericamente. La mamma l’aveva già lasciata. Ora pensava che anche il papà se ne stesse andando.

Il dott. Irving osserva che “il divorzio introduce l’idea che l’amore può morire. Per il bambino che conta sull’amore del genitore, questo può essere un pensiero spaventoso. . . . Se i genitori che un tempo si amavano non si amano più, toccherà poi a lui perdere quell’amore?”

Per la maggioranza dei bambini, il divorzio è disastroso. Sono quasi tutti profondamente infelici. Può renderli cinici e insensibili. Molti ragazzi provenienti da famiglie separate diventano alunni difficili a scuola. La perdita della sicurezza familiare costa loro cara.

Un sondaggio condotto a San Francisco rivela una preferenza interessante. L’80 per cento dei bambini i cui genitori avevano divorziato ha detto che avrebbero preferito che i genitori rimanessero insieme pur essendo infelici piuttosto che divorziassero.

Il vostro matrimonio è in pericolo?

Se il vostro matrimonio è in pericolo, riflettete attentamente. E ripensateci. È possibile salvare il vostro matrimonio e risparmiare così a voi stessi e ai vostri cari quelle tristi conseguenze di cui ne abbiamo preso in esame solo alcune?

Rammentate la felicità che provavate all’epoca del fidanzamento. Cos’è andato storto poi? È colpa vostra o del vostro coniuge? O è colpa di tutt’e due? Sono forse venuti meno tre dei fondamentali requisiti di un buon matrimonio, vale a dire dialogo, cooperazione e rispetto? Anche se la colpa è vostra solo in parte, avete detto “scusami”? A volte basta dir questo sinceramente e umilmente per sbloccare la situazione quando si è giunti a un punto morto nella relazione coniugale.

È ovvio che i problemi matrimoniali sono spesso così complicati che marito e moglie non riescono più a risolverli senza aiuto. Ma dove si può trovare tale aiuto? Nel mondo ci sono molti consulenti matrimoniali, e spesso il loro consiglio è utile. Ma poiché non hanno un metro comune, le loro opinioni possono essere contrastanti. Un matrimonio in crisi ha bisogno dei migliori consigli provenienti dalla fonte più fidata che ci sia. Dove si possono trovare?

I migliori consigli sul matrimonio sono quelli di Colui che meglio conosce la natura umana, e che ha la massima esperienza. Il Creatore, l’Onnipotente Dio Geova, fece l’uomo e la donna. Fu lui a unirli nel primo matrimonio. Ha un’esperienza millenaria in fatto di matrimoni. Quindi, allorché ci dà consigli nella sua ispirata Parola, la Bibbia, tali consigli sono efficaci! Quando entrambi i coniugi seguono i consigli di Dio, le serie difficoltà coniugali possono essere evitate o risolte se sorgono. E spesso, anche se uno solo dei coniugi si impegna per seguire tali consigli, si possono avere ugualmente buoni risultati.

Fra i testimoni di Geova ci sono molti uomini e donne che comprendono profondamente i problemi coniugali. Possono dare consigli che molti altri non sono in grado di dare. Perché? Perché si attengono alle migliori norme, quelle che Dio ha fatto scrivere appunto nella sua Parola. Se il vostro matrimonio è in crisi, perché non ne parlate con loro? Dato che forse non sono i vostri genitori o vostri intimi amici, potranno darvi un parere imparziale.a

Coloro che pensano di sposarsi

Si possono prevenire molti problemi coniugali ancor prima che due si sposino? Sì, poiché è nel periodo del fidanzamento che si fanno seri sbagli che avranno serie ripercussioni poi.

La scelta del compagno adatto può essere la decisione più seria che si deve prendere nella vita in relazione a un’altra creatura umana. Può condurre a meravigliosa felicità, o all’infelicità. E molto spesso coloro che sono troppo giovani prendono questa decisione troppo frettolosamente. Il divorzio è oltre due volte più probabile fra coloro che si sposano da adolescenti.

Siete giovani e innamorati di qualcuno? Può essere un periodo meraviglioso della vostra vita. Ma badate che l’alone di romanticismo non nasconda gravi incompatibilità. Avete visto come il vostro probabile coniuge reagisce sotto stress? È onesto, gentile, altruista? Avete molte cose in comune? Si tratta soprattutto di attrazione fisica, o avete visto in lui o in lei qualità che vi ispirano rispetto?

Un fattore molto importante

Ma c’è un altro fattore essenziale ancora più importante perché un matrimonio riesca: Geova Dio, Colui che istituì il matrimonio, avrà un ruolo nel vostro matrimonio? Vi farete guidare dagli eccellenti consigli che solo Dio può darci, consigli contenuti nel suo libro ispirato, la Bibbia? Egli sa cosa ci vuole perché la vita coniugale sia felice. La sua Parola è una guida sicura per conseguire quella meta. — Efesini 5:22-33.

Pertanto, se i coniugi si amano veramente, non solo perché si sentono fisicamente attratti, ma anche per le qualità spirituali dell’altro, e nutrono profondo rispetto per Dio, egli diventa il terzo contraente. In tal modo i vincoli matrimoniali sono veramente rafforzati; infatti la Bibbia dice: “Una corda a tre capi non si può rompere rapidamente”. (Ecclesiaste 4:12) Chiedendo a Dio d’essere il terzo contraente quelli che intendono sposarsi possono ricevere il massimo aiuto, e molti matrimoni infelici possono diventare felici.

[Nota in calce]

a Per una considerazione particolareggiata di ciò che occorre perché un matrimonio riesca dal punto di vista del Creatore, chiedete ai testimoni di Geova il libro Come rendere felice la vita familiare, edito dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc. Oppure scrivete agli editori di Svegliatevi! per farvene mandare una copia.

[Testo in evidenza a pagina 25]

Negli ultimi decenni le abitudini sessuali hanno superato ogni limite

[Immagine a pagina 26]

Per i figli, i genitori che si vogliono bene sono come un nido caldo e protettivo

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