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  • Il progetto è ancora evidente!

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  • Il progetto è ancora evidente!
  • Svegliatevi! 1983
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Svegliatevi! 1983
g83 22/4 pp. 6-8

Il progetto è ancora evidente!

IL FATTO che nel regno animale e fra gli uomini ci sia lotta esclude proprio l’esistenza di un Progettista, di un Creatore? Un attento esame della cosa rivelerà che la risposta è no! Il concetto che se c’è un progetto dev’esserci anche un Progettista non è stato affatto confutato.

In effetti l’argomento della lotta esistente nella natura non serve a dimostrare che non esiste un Progettista. L’esistenza di un Progettista non viene confutata emettendo un giudizio morale sull’uso delle cose progettate.

Se c’è un progetto ci dev’essere un Progettista

Facciamo un esempio: quando vedete degli aviogetti, forse non vi piace l’idea che possono essere fatti per il trasporto di bombe atomiche oppure di passeggeri. Ma indipendentemente dalla loro funzione, i moderni aviogetti sono cose molto complicate. Hanno apparecchiature piuttosto sofisticate, come computer, strumenti di navigazione e potenti motori.

Oserebbe qualcuno dire che gli aviogetti non siano opera di un progettista umano intelligente solo perché si possono usare per uccidere e distruggere? Oserebbe una qualsiasi persona nel pieno possesso delle sue facoltà mentali avanzare l’ipotesi che siano invece venuti fuori da soli da un mucchio di ferro vecchio?

Un progetto è sempre un progetto, qualunque sia lo scopo per cui viene attualmente usata la cosa progettata. Più il progetto è complesso e più simultaneo deve essere il funzionamento delle sue numerose parti, più schiacciante è la prova che deve esserci stato un progettista intelligente. Non c’è nulla in tutta l’esperienza umana che contraddica questa conclusione.

Non c’è nessuna ragione per non applicare questo principio agli animali che al presente si uccidono fra loro. È ovvio che i loro denti e i loro artigli hanno avuto un progettista. Altrettanto dicasi delle mani e del cervello dell’uomo, dei quali si può fare anche un orribile uso.

Considerate come si formano questi organi. Dopo il concepimento una singola cellula sessuale comincia a moltiplicarsi riproducendo esatte copie di se stessa. Queste cominciano poi a differenziarsi e a produrre solo cellule e tessuti specializzati, che possono essere morbidi come la pelliccia di un animale o duri e affilati come i suoi denti e i suoi artigli.

In tutto questo è evidente un raffinato progetto. Anche coloro che non sono portati ad attribuire tali cose a un Progettista ne parlano con ammirazione. Per esempio, la rivista Time diceva riguardo alla differenziazione delle cellule: “A un punto critico, all’inizio della vita dell’embrione, cellule identiche assumono miracolosamente (non c’è nessun’altra parola adatta per descriverlo) ruoli specializzati: alcune formano il tessuto del cuore, per esempio, altre quello del fegato o della cute”. Tali miracoli non attestano l’esistenza di un operatore di miracoli o Progettista?

Ammettiamo subito l’esistenza di un progettista quando vediamo una macchina fotografica, una radio, la mano artificiale di un robot, una pompa per l’acqua, un computer. Questi oggetti sono ovviamente opera di uomini intelligenti. Secondo quale logica allora si può dire che cose simili, ma infinitamente più complesse — l’occhio, l’orecchio, la mano, il cuore, il cervello — non sono state progettate da qualcuno dotato di intelligenza di gran lunga superiore?

Dove sta il problema?

La questione sollevata da Bertrand Russell in merito al Ku Klux Klan o ai fascisti non ha niente a che vedere con l’argomento dell’esistenza di un Progettista; il problema ha invece a che vedere con l’uso che si fa della cosa progettata. Nel caso dell’uomo, entra in gioco il libero arbitrio, e questo libero arbitrio è di per se stesso il meraviglioso frutto di un progetto. Ma perché gli uomini hanno così spesso usato il libero arbitrio per fare il male? E gli animali, sono stati fatti forse per uccidere e sfregiare? Anche in tal caso, perché il Progettista ha permesso tutto questo?

In effetti il problema non è se esista un Progettista; si tratta invece di una questione morale. Il senso del bene e del male inculcato nell’uomo è così forte che a volte egli non si accontenta di una spiegazione che non tiene conto del perché ci sono violenza e uccisione e del perché Dio ha permesso il male.

Il prossimo articolo prenderà in esame come mai ciò che avviene ora nella natura è in contrasto con la bontà di Dio. Ma intanto l’argomento che se c’è un progetto dev’esserci un Progettista resta inconfutato. Il libro The Universe: Plan or Accident? (L’universo: progetto o caso?) infatti osserva:

“Ammettere il progetto evidente nella natura non è un’effimera conclusione scientifica basata sulle ricerche condotte nel corso di uno o due decenni, una conclusione che potrebbe essere capovolta in qualsiasi tempo qualora venissero alla luce fatti nuovi. È invece una conclusione che ha superato la prova di migliaia d’anni; una conclusione così sicura che se un giorno dovesse venir fuori che è stato un colossale sbaglio, l’uomo avrebbe ogni motivo di dubitare che col raziocinio si possa giungere a conclusioni valide di qualsiasi specie”.

No, non temete di fidarvi delle vostre facoltà di ragionare quando vi portano alla stessa conclusione a cui giunse l’apostolo Paolo: “Naturalmente, ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio”. — Ebrei 3:4.

Ma cosa si può dire delle stragi e della violenza che osserviamo nella natura? Potrebbero far parte del progetto di un Dio amorevole?

[Testo in evidenza a pagina 8]

Da migliaia d’anni l’uomo riconosce che nella natura è evidente un progetto

[Immagine a pagina 6]

Ci sono aviogetti per il trasporto di passeggeri e altri destinati a trasportare bombe nucleari, ma entrambi i tipi sono il prodotto di una mente intelligente

[Immagini a pagina 7]

Riconosciamo che questi oggetti sono opera di intelligenti progettisti umani

Per progettare cose più meravigliose c’è voluta quindi un’intelligenza superiore

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