La specie più minacciata in Africa
Quando si sente parlare di specie minacciate in Africa, probabilmente si pensa ai grossi animali come rinoceronti ed elefanti. Ma in un editoriale da Nairobi (Kenya) la rivista Executive dice che “l’uomo sta rapidamente trasformandosi nella specie più minacciata di tutte”. Quali sono i fatti? Si prendano in considerazione solo le cose indispensabili alla sopravvivenza: Cibo, acqua e alloggio.
CIBO Negli scorsi dieci anni la produzione alimentare in Africa è calata del 10 per cento, mentre la popolazione è aumentata del 20 per cento. Il risultato è che circa un terzo della popolazione, vale a dire 150 milioni di persone, è minacciato da gravi penurie di viveri. Anche se si riesce a trovare abbastanza cibo, è un’impresa colossale farlo pervenire ai bisognosi prima che sia troppo tardi. Questa triste prospettiva ha indotto Maurice Williams, direttore esecutivo del Consiglio Mondiale dell’Alimentazione, a fare questo commento: “Qualunque provvedimento prendiamo ora, ci saranno milioni di morti. Vorrei poter dire che ho una speranza per il futuro, ma temo che ci sarà un periodo di crisi alimentare permanente in Africa”.
ACQUA I dati delle Nazioni Unite mostrano che circa il 60 per cento degli abitanti dei paesi in fase di sviluppo non hanno acqua potabile, e circa il 75 per cento non ha impianti igienici. Ogni anno da 10 a 25 milioni di persone, vale a dire 30.000-70.000 al giorno, muoiono per malattie connesse con un approvvigionamento idrico insufficiente o non potabile. “Questa minaccia da sola”, dice la rivista Executive, “dovrebbe bastare per attribuire all’umanità il titolo di ‘specie più minacciata’”.
ALLOGGIO Guerre, conflitti tribali e razziali, siccità, inondazioni e carestie hanno trasformato milioni di uomini, donne e bambini in profughi senza un tetto. In tutto il mondo circa 13 milioni di persone vagano senza avere un tetto, 5 milioni solo in Africa. L’ex segretario generale dell’O.N.U., Kurt Waldheim, ha definito la situazione “la crisi più urgente per l’uomo”; inoltre, essi si troverebbero in una condizione “di estrema povertà e indigenza”. Spogliati della casa, dei campi e del bestiame, questi profughi hanno poca o nessuna speranza di tornare alla loro vita di un tempo.
Agli abitanti delle nazioni più industrializzate e più progredite forse queste cose indispensabili non mancano, ma ciò nondimeno sono minacciati. Inquinamento dell’acqua e dell’aria, erosione del terreno agricolo, alto costo dell’energia, depauperamento delle risorse naturali, ecc., sono tutte cose che pongono seri problemi. Un’altra grave minaccia che si profila all’orizzonte è quella dell’annientamento nucleare.
In realtà, i guai che l’uomo si sta procurando con le proprie mani sono la conseguenza del modo irresponsabile in cui ha ‘sporcato il suo nido’, la terra. Il Creatore del cielo e della terra e di tutto ciò che è in essi, Geova Dio, riterrà l’uomo responsabile di tutto questo. Infatti, secondo la volontà di Dio, “ancora un pochino, e il malvagio non sarà più; . . . ma i mansueti stessi possederanno la terra, . . . e risiederanno su di essa per sempre”. — Salmo 37:10, 11, 29.