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  • g83 8/8 pp. 21-23
  • Come posso andare d’accordo con gli altri?

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  • Come posso andare d’accordo con gli altri?
  • Svegliatevi! 1983
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  • Prendete atto del buono che c’è negli altri
  • Sii comprensivo
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Svegliatevi! 1983
g83 8/8 pp. 21-23

I giovani chiedono...

Come posso andare d’accordo con gli altri?

“CHI di voi pensa di non andare d’accordo con gli altri?” è la domanda posta da Robert Conklin, scrittore e ricercatore nel campo dei rapporti umani. Di rado però trova qualcuno che dice di sì. Ma su 1.000 persone a cui ha chiesto di elencare le loro ‘tre massime cause di irritazione’, 998 hanno indicato che ‘i più grandi dispiaceri della loro vita erano causati da altri’.

Conklin ha concluso che costoro dicono in effetti: “Ritengo di andare benissimo d’accordo con te finché non fai qualcosa che non mi va. Allora non vado più d’accordo con te, anche se non lo do a vedere. Mi sento irritato, esasperato, frustrato”.

È così che ti senti a volte nei riguardi di qualcuno che conosci? Tali sentimenti — che siano manifestati o rimangano chiusi dentro — possono impedire pacifiche relazioni con altri. Eppure una vita piena di significato e di contenuto dipende in larga misura dalla capacità di andare bene d’accordo con il prossimo.

Ma quali sono alcuni passi positivi che puoi fare per migliorare i tuoi rapporti con altri?

Sforzati di comunicare

Sii disposto a conversare! Un buon dialogo rafforza le relazioni. Per andare d’accordo con gli altri dobbiamo essere disposti non solo a manifestare i nostri sentimenti ma anche ad ascoltare.

Abbiamo un rimarchevole esempio che mostra l’importanza di ascoltare. In un’occasione Gesù Cristo incontrò una samaritana presso un pozzo e si mise a conversare con lei. Egli avviò la conversazione con una richiesta: “Dammi da bere”. (Giovanni 4:5-26) Gesù ascoltò attentamente quello che la donna aveva da dire. Come risultato, questa samaritana si sentì attratta da lui. Gesù comunicò. Sapeva ascoltare e parlare. “Di tutte le azioni che possono far sentire un altro essere umano importante e degno d’attenzione”, ha scritto Robert Conklin, “non c’è nulla di meglio che saper ascoltare”.

Il dialogo ti aiuta anche ad andare d’accordo con i tuoi genitori. La casa può spesso diventare un campo di battaglia. Ma il diciassettenne Lino dice: “I miei genitori ed io siamo molto vicini perché siamo schietti e aperti l’uno con l’altro”. Ma essere “aperti” vuol forse dire che si può essere sgarbati o brutalmente crudi? “La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno”, consiglia la Bibbia. È pratico questo consiglio? — Colossesi 4:6.

Ebbene, quando le tue espressioni sono ‘condite con sale’, sono accettate più facilmente. Ad esempio, anche se sei irritato con un compagno, c’è una grande differenza fra lasciarsi scappare: “Mi fai venire la nausea!” e dire con calma: “Quello che mi hai detto ieri dopo le lezioni mi ha ferito”. Quale affermazione sarebbe “digerita” più facilmente e produrrebbe, con tutta probabilità, i risultati migliori?

Per andare d’accordo con gli altri, comunque, è altrettanto importante sapere quando dire qualcosa. Salomone, un saggio re dell’antico Israele, paragona “la parola pronunciata a suo tempo” a “mele d’oro in cesellature d’argento”. (Proverbi 25:11) Nell’antico Israele le mele d’oro incastonate da un artefice nell’argento erano molto pregiate; altrettanto lo è sapere quando parlare e quando no. Le parole giuste dette nel modo giusto e al tempo giusto servono a edificare buoni rapporti con altri.

Prendete atto del buono che c’è negli altri

Come ti senti quando gli altri fanno sinceri commenti favorevoli sulla tua personalità, sulle tue capacità, eccetera? Non ti fa piacere? Benché l’adulazione — la lode insincera o esagerata — possa respingere, il sincero riconoscimento dei meriti altrui può contribuire in notevole misura ad avvicinare le persone.

“Possiamo avere la tendenza a non stimarci, a non considerare le nostre buone qualità”, ha ammesso Timoteo. Questo giovane però, riconoscendo il potere della lode sincera, ha spiegato: “È soddisfacente avere qualcuno che ti dice cose gentili e mi piace stare con persone umili”. Non sei d’accordo?

Gesù lo sapeva e prese atto del buono che c’era negli altri. A Natanaele, che in seguito divenne uno dei suoi apostoli, disse: “Ecco di certo un Israelita, in cui non è nessun inganno”. (Giovanni 1:47) Gesù disse queste parole pur sapendo senz’altro che Natanaele aveva fatto una domanda molto sprezzante circa la città di Gesù: “Può qualche cosa di buono venire da Nazaret?” (Giovanni 1:46) Anziché offendersi, Gesù richiamò l’attenzione sulle eccezionali qualità di Natanaele. Ne nacque un’amicizia duratura.

Passi sopra anche tu, come fece Gesù, alle insignificanti manchevolezze degli altri e cerchi in loro i più bei gioielli della personalità? ‘Ma alcuni mi danno ai nervi! Per quanto ti sforzi d’essere gentile ti irritano!’, esclamano molti. È vero, ognuno ha i suoi difetti. Nondimeno il saper mantenere una relazione pacifica dipende sempre dall’acquistare la qualità forse più importante per andare d’accordo con gli altri, cioè la comprensione.

Sii comprensivo

Supponi di essere al volante della tua auto e di vedere un giovane che gesticola e ti fa segno di fermarti. Ma tu non ti fermi. All’improvviso il giovane lancia un sasso contro la tua macchina. Ti fermi, scendi dalla macchina e vai verso di lui.

Molti pensieri si affollano nella tua mente: Deve pagarmi i danni. Perché la gente è così vendicativa? Non posso fargliela passare liscia. Ti avvicini e ti trovi davanti una persona nervosa e in lacrime. Spiega: ‘Dovevo indurla a fermarsi’. Ora noti che dietro di lui, steso sull’erba, c’è un altro giovane gravemente ferito e bisognoso di aiuto. Ora capisci tutto e certo nutri sentimenti diversi nei riguardi del giovane in piedi accanto a te. Sì, ora comprendi!

Molti sono tormentati da difficili problemi, che a volte li riempiono di frustrazione. Altri sono emotivamente molto instabili, forse per il tipo di educazione che hanno ricevuto o perché sono cresciuti in un ambiente familiare negativo. Altri si sentono oggetto di forti pressioni o anche di oppressione, che perfino la Bibbia dice può “far agire follemente il saggio”. (Ecclesiaste 7:7) Tutto questo può contribuire a farli irritare e indurli a dire cose di cui in seguito si rammaricano. Sai essere abbastanza “grande” da tener conto di questo e passarci sopra? — Proverbi 19:11.

La comprensione può aiutarci a cercare la risposta a domande come: Perché si comporta così? oppure: Perché non vuole sentire ragioni? Siamo aiutati a essere comprensivi se non traiamo conclusioni affrettate. Questa è una lezione che il ventisettenne Silvio ha imparato. Egli ha confessato: “Avevo la tendenza a giudicare una persona in base a un breve episodio o incontro. Lasciavo che questo influisse sul modo in cui la trattavo e sui sentimenti che nutrivo verso di lei”. Ad ogni modo cambiò e si rese conto di andare d’accordo più facilmente con gli altri. Egli ha pure detto: “Ho riscontrato che è meglio non giudicare prematuramente un individuo ma lasciar passare del tempo per conoscerlo bene. Cerco di capire i perché e i percome delle sue azioni”.

Naturalmente a volte non mostrerai la comprensione necessaria. Forse non sempre sarai l’uomo di discernimento che è “freddo di spirito”. (Proverbi 17:27) Quando questo è accaduto, non hai ritenuto opportuno lenire i sentimenti feriti di una persona cara, forse dicendo: ‘Mi dispiace, scusami, non avevo capito’?

Sforzati dunque di migliorare i tuoi rapporti con gli altri. Impara a comunicare. Fa sapere agli altri che apprezzi le loro buone qualità. Sforzati di vedere perché gli altri si comportano in un certo modo, cerca di capire. Se seguirai questi principi nella tua vita, sia tu che quelli che frequenti sarete riccamente ricompensati.

[Testo in evidenza a pagina 22]

Sapere quando parlare serve a edificare buoni rapporti con altri

[Testo in evidenza a pagina 23]

A volte non mostrerai la comprensione necessaria

[Immagine a pagina 23]

Va oltre le apparenze e cerca di coltivare comprensione

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