Uno sguardo al mondo
Contestati i viaggi del papa
◆ “Sono un pellegrino e messaggero che vuole girare il mondo per adempiere il mandato che Cristo diede agli apostoli quando li mandò a evangelizzare tutti gli uomini e tutte le nazioni”, avrebbe detto papa Giovanni Paolo II. Ma un crescente numero di ecclesiastici comincia a mettere in dubbio l’opportunità dei suoi viaggi all’estero. “Personalmente ritengo sia un viaggio assurdo”, ha detto un ecclesiastico del Vaticano parlando del 17º viaggio che il papa faceva in quattro anni. Tra le ragioni addotte dalle autorità vaticane ci sono le seguenti: Sicurezza: il papa ha già subito due attentati, uno quasi riuscito. Costo: a volte supera i 10 milioni di dollari per paese, e le chiese ospiti sostengono la maggior parte dell’onere. I paesi africani visitati oltre un anno fa stanno ancora pagando il costo dell’ospitalità data. Ripercussioni politiche: le dichiarazioni pubbliche fatte dal papa sono spesso in contrasto con la politica e con le azioni dei governi visitati. Sono poi aggravate dalle visite consecutive a paesi in lotta fra loro, come nel caso del viaggio in Gran Bretagna e in Argentina. Un sacerdote ha detto: “Perfino i suoi migliori amici cominciano a chiedersi: ‘Fa il viaggio perché il mondo ne ha bisogno o perché lui ne ha bisogno?’”
I tedeschi contraccambiano
◆ Tedeschi riconoscenti, avendo udito della triste situazione in cui versava la città di Detroit (Michigan, USA), colpita dalla recessione, hanno inviato ai poveri della città denaro e pacchi dono in cambio dell’aiuto ricevuto alla fine della seconda guerra mondiale. “Ricordo ancora i bei vestiti, il latte in polvere e la cioccolata che noi bambini ricevemmo dagli americani dopo la guerra”, ha detto una donna 39enne della Germania Occidentale. “Siamo tutti bambini degli anni postbellici che siamo grati agli americani e rimandiamo loro i pacchi dono che abbiamo ricevuto”. Il sindaco di Detroit ha recentemente dichiarato uno stato di emergenza dovuto alla crisi alimentare e degli alloggi essendo il tasso di disoccupazione aumentato quasi del doppio rispetto a quello nazionale.
Le rocce lunari tacciono
◆ Le rocce lunari, portate sulla terra per scoprire qualche segreto dell’universo, hanno invece sollevato molti altri quesiti. “Allora tutti credevano ingenuamente che bastasse spingere un bottone per fare grandi scoperte”, ha detto il dottor James R. Arnold, che ha in custodia campioni di rocce lunari portate sulla terra dagli astronauti dieci anni fa. Sebbene nello scorso decennio le abbiano studiate, gli scienziati dicono che non esiste ancora nessuna risposta concreta sulla loro origine.
In aumento i governi militari
◆ “Trentotto paesi nel mondo sono ora formalmente governati da militari, e almeno un’altra dozzina hanno un governo che è andato al potere attraverso i militari o è sotto il loro effettivo controllo”, dice un articolo del Galveston Daily News. “I governi militari, una tradizione nell’America Latina, predominano ora nell’Africa nera e sono una cosa comune in gran parte del Medio Oriente e dell’Asia”. Chi è a prendere il potere? “In venti paesi africani i capi di governo sono militari che avevano in media 36 anni quando strapparono il potere agli anziani”, dice il giornale. Dal 1958 le nazioni in via di sviluppo hanno visto circa 190 colpi di stato effettuati dai militari, e due terzi di essi sono riusciti. Se ne prevedono altri mentre il mondo continua a dibattersi nelle difficoltà economiche.
Dibattito all’ONU
◆ “Il dibattito era cominciato abbastanza innocentemente, quando 34 nazioni avevano chiesto all’Assemblea Generale dell’ONU di dichiarare il 1992 ‘Anno del quinto centenario della scoperta dell’America’”, dichiara la rivista Newsweek. “Ma a quanto sembra nulla va liscio alle Nazioni Unite, e ben presto quell’augusto organismo era impegolato in un’altra scottante disputa internazionale”. L’ambasciatore irlandese si è detto contrario a commemorare il viaggio di Cristoforo Colombo, perché certi testi latini fanno pensare che monaci irlandesi avessero fatto la traversata prima del settimo secolo. Anche il rappresentante dell’Islanda ha obiettato, perché la risoluzione ignorava la pretesa scoperta dell’America nell’anno 1000 da parte dell’islandese Leif Ericson, e ha minacciato di presentare una proposta parallela. “Per vari delegati africani il dibattito era di natura puramente accademica”, dice Newsweek, “e in privato hanno dichiarato di non poter appoggiare una risoluzione che commemora il colonialismo nelle Americhe chiunque sia stato a darvi inizio”.
Salvate quel dente!
◆ Cosa si deve fare se a vostro figlio salta accidentalmente uno dei denti permanenti? La cosa migliore è di rimettere subito il dente nell’alveolo, secondo il dottor Frank Courts dell’Università della Florida. La migliore alternativa a questo, per riuscire a impiantare un dente venuto via, sempre secondo Courts, è quella di conservare il dente nel latte finché non sia possibile andare dal dentista. Mentre prima si raccomandava di lavare il dente e di tenerlo in bocca perché fosse bagnato con la saliva durante il tragitto dal dentista, i ricercatori dell’università hanno riscontrato che il latte è “per il 75 per cento migliore dell’acqua e per il 50 per cento migliore della saliva”.
C’è bisogno di amici
◆ Non bisogna sottovalutare l’importanza degli amici, dice la dottoressa Vivian Rakoff, preside della facoltà di psichiatria all’Università di Toronto. “Senza strutture sociali d’appoggio, di sostegno, si muore”. Infatti, dice la dottoressa Rakoff, la mancanza di amici conduce al suicidio più spesso della povertà o della disoccupazione. “Le persone sole e disperate sono i primi candidati al suicidio”, afferma. “Esistono prove schiaccianti secondo cui si uccidono più persone dove ci sono più soldi, dove l’economia è più forte, dove la disoccupazione è minore”. La dottoressa Rakoff ha aggiunto che per farsi degli amici “ci vuole una straordinaria dose di abilità, però, e non tutti ci riescono”.
Le droghe aumentano in modo incontrollato
◆ “In quasi tutte le parti del mondo la produzione e l’uso di droghe illegali è in aumento, il che provoca reati violenti e minaccia la stabilità politica”, dice un rapporto di un organismo delle Nazioni Unite. “Le enormi somme guadagnate con questo traffico superano di gran lunga le risorse impiegate per soffocarlo”, e gli accresciuti tentativi di cooperazione tra governi per reprimere questo commercio non hanno fatto altro che spingere i trafficanti a escogitare “sistemi più ingegnosi e nuove vie”.
Questi risultati, di cui parla l’International Herald Tribune, additano l’“incontrollata produzione di cocaina, particolarmente in Perú e Brasile, come una nuova causa di seria preoccupazione”. Ora che la marijuana “ha perso la sua attrattiva fra i giovani”, negli Stati Uniti si è registrato un brusco aumento nell’abuso di cocaina. Il Time dell’11 aprile 1983 dichiara che negli Stati Uniti i cocainomani sono aumentati da 15 a 20 milioni negli ultimi due anni. Si afferma che la guerra contro le droghe illegali abbia la priorità assoluta per l’FBI.
Ecclesiastici o uomini politici?
◆ “L’arcivescovo di Canterbury ha dato ieri l’approvazione ecclesiastica alla guerra delle Falkland”, riferiva il Daily Mail di Londra. Nel primo discorso pronunciato da un arcivescovo al Regio Istituto per gli Affari Internazionali, Robert Runcie ha detto ai diplomatici convenuti che “era giusto inviare un’unità operativa dopo l’invasione argentina”. Egli ha proseguito dando loro consigli su come comportarsi in merito alla minaccia nucleare e al disarmo.
“Una commissione di vescovi [cattolici] canadesi si è abbandonata stupidamente a criticare la politica economica, indebolendo così il rispetto per il ruolo di insegnante che ha la chiesa”, scrive il giornalista cattolico George F. Will del Washington Post. Questo giornalista fa notare la pretesa dei vescovi secondo cui le loro critiche alla politica fiscale e di bilancio del governo sono “ispirate al Vangelo”, ma afferma che “per sminuire l’importanza dei misteri del cristianesimo non c’è mezzo più sicuro della pretesa che la fede, debitamente analizzata, sostenga questa o quella politica fiscale e monetaria”.
‘Un debito impossibile’
◆ Chandra S. Hardy, economista della Banca Mondiale, afferma che “per la maggioranza dei paesi in via di sviluppo, i loro debiti sono diventati impossibili”. “Alcuni si trovano nell’assurda posizione di ottenere prestiti per pagare gli interessi. Il rischio di inadempienza, quindi, aumenta precipitosamente”.
Com’è venuta a crearsi questa situazione? “Per la prima volta nel secondo dopoguerra, il volume del commercio mondiale si è contratto, aggravando il peso del Terzo Mondo, che per sopravvivere deve vendere i suoi prodotti alle nazioni ricche”, dice il servizio dell’International Herald Tribune. “Poiché le esportazioni dei paesi del Terzo Mondo diminuiscono e i prezzi che ottengono per i loro prodotti calano, un maggior numero di essi si trova nell’impossibilità di far fronte al pagamento di un debito che, a livello mondiale, si calcola oscilli fra i 500 e i 600 miliardi di dollari, vale a dire cinque volte quello del 1973”.
Viaggio in barile
◆ Eric Peters, un londinese di 43 anni, afferma di detenere il primato nella traversata dell’Atlantico con la più piccola “imbarcazione”: un barile di 180 centimetri. Il barile, costruito su misura con chiglia, timone e vela, ha effettuato il viaggio di 4.000 chilometri in 46 giorni. L’uomo è partito dalle Isole Canarie e si è nutrito di olio d’oliva, noci, crusca e circa mezzo litro d’acqua al giorno; è sbarcato sull’isola di Guadalupa nel Mar Caribico. “Avevo la bussola, ma non tenevo una rotta speciale”, ha detto Peters. “Sapevo che se continuavo a fare rotta in direzione ovest avrei toccato terra da qualche parte”.
Comprare a suon di musica
◆ In un recente esperimento effettuato in un supermercato, e durato nove settimane, alcuni ricercatori hanno scoperto che il ritmo della musica trasmessa ha un effetto notevole sulla quantità di articoli acquistati. Utilizzando musica orecchiabile, i ricercatori hanno trasmesso certi giorni ritmi lenti (circa 60 battute al minuto), e altri giorni ritmi più veloci (108 battute al minuto). I risultati? Le vendite sono aumentate del 38,2 per cento nei giorni in cui venivano suonati i ritmi lenti! La cosa è stata attribuita al fatto che i compratori camminavano anche più lentamente fra i banchi e si suppone riflettessero di più prima di scegliere. Comunque, quando all’uscita del supermercato è stato chiesto ai clienti se dentro veniva trasmessa musica, il 33 per cento non ne era sicuro e il 29 per cento ha risposto decisamente di no.