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  • g84 8/3 pp. 7-11
  • Il mondo d’oggi è tollerante o indifferente?

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  • Il mondo d’oggi è tollerante o indifferente?
  • Svegliatevi! 1984
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • La lotta per l’affermazione della tolleranza
  • Ecumenismo: tolleranza o indifferenza?
  • Forti convinzioni senza intolleranza
  • La religione ‘miete quello che ha seminato’
  • L’intolleranza nel passato e oggi
    Svegliatevi! 1984
  • Tutelare le libertà: Come?
    Svegliatevi! 1999
  • Libertà di religione: Un bene o un male?
    Svegliatevi! 1999
  • L’editto di Nantes: Un trionfo della tolleranza?
    Svegliatevi! 1998
Altro
Svegliatevi! 1984
g84 8/3 pp. 7-11

Il mondo d’oggi è tollerante o indifferente?

ALCUNI pensano che viviamo nell’Era della Tolleranza, in un mondo dove nella maggioranza dei paesi è impensabile uccidere o torturare qualcuno per le sue credenze. Nondimeno quanto sono veramente profonde le radici della tolleranza? Non potrebbe darsi che la tanto decantata Era della Tolleranza sia semplicemente l’Era dell’Indifferenza?

La lotta per l’affermazione della tolleranza

La tolleranza, in effetti, è un’acquisizione relativamente recente, anche nella civiltà occidentale. Un dizionario francese (Vocabulaire de la Philosophie, di André Lalande) dice: “La parola [francese] per tolleranza nacque nel XVI secolo in seguito alle guerre religiose fra cattolici e protestanti. I cattolici finirono per tollerare i protestanti e viceversa”.

In Francia le guerre di religione finirono nel 1598 con l’editto di Nantes, una legge con cui il re Enrico IV concesse ai protestanti una libertà limitata. Ma la libertà di religione non era ancora assicurata in Francia. Nel 1685 re Luigi XIV revocò questo editto e per un altro secolo gli ugonotti furono imprigionati, inviati alle galee o uccisi. Solo dopo lo scoppio della Rivoluzione Francese nel 1789 la libertà di religione fu protetta dalla legge in Francia.

In Germania le guerre fra i principi cattolici e luterani finirono nel 1555 con la pace di Augusta. Essa, tuttavia, concesse loro il diritto di imporre la propria religione ai rispettivi sudditi. Non c’era libertà religiosa per i dissidenti. La guerra dei Trent’anni combattuta fra cattolici e protestanti europei finì nel 1648, e la pace di Vestfalia estese la libertà religiosa ai calvinisti. Ma solo nel 1781 l’Editto di Tolleranza concesse in germania la libertà di culto a tutti i non cattolici, ma anche quella libertà era limitata.

Pure in Inghilterra fu combattuta una lunga e aspra lotta per l’affermazione della tolleranza. Cattolici, anglicani e puritani si perseguitarono a turno, mentre salivano l’uno dopo l’altro al potere. Nel 1689, sotto il re protestante Guglielmo III, fu emanata la Legge inglese sulla Tolleranza; essa proibiva però di contestare la Trinità e ai dissenzienti erano preclusi i pubblici uffici. Nel XVIII secolo furono promulgate varie leggi che concessero progressivamente la libertà religiosa a quelli che non erano membri della Chiesa d’Inghilterra. Ma a cattolici, ebrei e dissenzienti erano negati certi diritti civili. Solo dopo il 1820 vennero tolte quasi tutte le restrizioni, e solo nel 1880 — appena un secolo fa — ai dissenzienti religiosi in Inghilterra fu permesso di seppellire i loro morti secondo le proprie credenze.

Ecumenismo: tolleranza o indifferenza?

Si può pertanto vedere che l’apparente tolleranza d’oggi ha radici veramente poco profonde nella storia. Cos’è dunque a motivare gli atteggiamenti tolleranti invalsi oggi? Il sincero riconoscimento dei diritti altrui, o l’indifferenza religiosa?

La Chiesa Cattolica Romana è di quest’ultima opinione. The Catholic Encyclopedia presenta la cosa in termini espliciti: “La tolleranza subentrò solo quando la fede se n’era andata”. Questa stessa opera afferma: “La Chiesa sembrerebbe perciò stranamente incoerente, poiché mentre esige la tolleranza e la libertà per sé è sempre stata e rimane tuttora intollerante nei riguardi di tutte le altre religioni”.

Facciamo un esempio: Al Concilio Ecumenico Vaticano II, terminato nel 1965, la Chiesa Cattolica riconobbe per la prima volta nella storia il bisogno di libertà religiosa. Ma un’attenta lettura della dichiarazione ufficiale di Paolo VI su tale libertà rivela che egli si preoccupava più della libertà della Chiesa Cattolica nei paesi dove tale libertà è minacciata che delle religioni non cattoliche. E l’insistenza del papa attuale sul culto di Maria e sul celibato ecclesiastico indica che nel suo concetto dell’ecumenismo sono i protestanti che devono tornare in seno alla Chiesa di Roma.

Per quanto riguarda l’attuale ecumenismo, in cui il Consiglio Ecumenico delle Chiese Protestanti e Ortodosse ha un ruolo preminente, The New Encyclopædia Britannica dichiara: “Il movimento ecumenico del XX secolo ha tentato di contribuire al superamento della divisione fra le chiese proprio mediante il chiarimento dei fattori non teologici”. (Il corsivo è nostro). In altre parole, il movimento ecumenico cerca di unire le chiese in tutte le materie tranne quelle spirituali. Si occupa di questioni sociali e politiche. Il Consiglio Ecumenico delle Chiese, a quanto si afferma, provvede fondi ai “movimenti di liberazione” di vari paesi. Recentemente l’Esercito della Salvezza si è ritirato dal Consiglio Ecumenico delle Chiese, accusandolo di farsi governare “dalla politica anziché dal vangelo” e di provvedere aiuti finanziari ai movimenti di guerriglia. È perciò molto evidente che la tolleranza dottrinale del movimento ecumenico è in effetti un segno di indifferenza dottrinale. D’altra parte, la sua ingerenza nella politica non l’aiuta di sicuro ad accattivarsi la benevolenza di certi governi politici.

Forti convinzioni senza intolleranza

Un’enciclopedia (Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, di M’Clintock e Strong) dice: “La Chiesa di Cristo, nella sua purezza, non conosce intolleranza, e perciò non potrà mai rendersi colpevole di persecuzione”. (Il corsivo è loro). La stessa enciclopedia cita John Jortin, un protestante inglese del XVIII secolo, figlio di genitori francesi ugonotti, il quale avrebbe detto: “Dove comincia la persecuzione, finisce il cristianesimo”. Inoltre aggiunge: “Fu dopo che il cristianesimo era stato stabilito come religione dell’impero [romano], e dopo che erano stati conferiti ai suoi ministri ricchezze e onori, che il male mostruoso della persecuzione acquisì una forza gigantesca, ed esercitò la sua perniciosa influenza sulla religione del Vangelo”.

Sì, solo dopo l’inizio dell’apostasia i “cristiani” divennero persecutori intolleranti. Predicendo questa apostasia l’apostolo Paolo scrisse: “Vi sarà infatti un tempo in cui non sopporteranno più la sana dottrina, ma, . . . [storneranno] l’udito dalla verità per volgerlo ai miti”. (II Timoteo 4:3, 4, Garofalo) I credi delle chiese della cristianità contengono molti miti di origine umana, e fu proprio riguardo a questi miti che gli apostati cristiani divennero persecutori. Per esempio, nel quarto secolo dell’era volgare il mito di “tre Persone divine in un solo Dio” diede luogo a violente dispute e persecuzioni tra i cosiddetti cristiani. Gli antitrinitari hanno continuato a essere perseguitati nel corso dei secoli.

I veri cristiani invece non sono persecutori. Questo non significa, comunque, che non abbiano forti convinzioni religiose né che non combattano l’errore. L’apostolo Paolo enunciò la corretta posizione del cristiano: “Le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti mediante Dio per rovesciare cose fortemente trincerate. Poiché noi rovesciamo i ragionamenti e ogni cosa alta innalzata contro la conoscenza di Dio; e conduciamo ogni pensiero in cattività per renderlo ubbidiente al Cristo”. — II Corinti 10:4, 5.

Analogamente i testimoni di Geova usano le verità bibliche come loro unica arma per rovesciare miti religiosi di origine umana fortemente trincerati. Ma non ricorrono mai alla forza, né perseguitano coloro che non sono d’accordo con loro, nonostante siano stati essi stessi vittime di crudele persecuzione da parte del potere religioso e politico. Seguono il consiglio di Paolo: “Non rendete a nessuno male per male. Provvedete cose eccellenti dinanzi a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini. Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; poiché è scritto: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova’”. — Romani 12:17-19.

Alcuni, però, vorrebbero sostenere che in effetti i testimoni di Geova siano intolleranti perché espellono dalla congregazione i trasgressori e coloro che non si conformano alle loro credenze religiose. Questo tuttavia non si fa per seguire qualche criterio umano o pregiudizio personale. È Dio a comandare ai cristiani di espellere i trasgressori. (I Corinti 5:9-13) I testimoni di Geova, comunque, non diffamano né calunniano o molestano in alcun modo coloro che vengono espulsi. Seguono semplicemente il comando biblico di smettere di frequentarli. In tal modo vengono salvaguardate sia la purezza che l’identità della congregazione. Com’è diverso questo modo d’agire da quello delle chiese che hanno spietatamente perseguitato i dissenzienti!

La religione ‘miete quello che ha seminato’

In un’occasione l’apostolo Paolo disse: “Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”. (Galati 6:7) Questo si applica senz’altro alle organizzazioni religiose che nel corso dei secoli sono state intolleranti nei riguardi di altre.

Nell’ultimo libro della Bibbia, la falsa religione è raffigurata da una meretrice che commette “fornicazione” con “i re della terra”. (Rivelazione 17:1, 2; 18:9) Questo ha riferimento col fatto che la religione si è venduta ai politici anziché continuare a ‘non essere parte del mondo’ in ubbidienza al comando di Gesù. (Giovanni 17:16) La Bibbia predice che elementi politici antireligiosi si stancheranno dell’ingerenza della religione e si rivolteranno contro di lei. Per mezzo d’essi, Geova Dio eseguirà “il giudizio contro la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione” e vendicherà “il sangue dei suoi schiavi dalla mano di lei”. — Rivelazione 19:2; 17:16, 17.

Con questa improvvisa svolta degli avvenimenti contro la religione, ci saranno manifestazioni di intolleranza senza precedenti. Neppure i veri cristiani sfuggiranno all’ira della società empia che si instaurerà con la distruzione della falsa religione. Ma il susseguente attacco al fedele popolo di Dio provocherà il Suo intervento. Egli non tollererà affatto questi “re”, “comandanti militari” e “uomini forti” che attaccano il suo popolo sulla terra! — Rivelazione 19:17-21; 17:14.

Tutti i persecutori intolleranti simili a capri “andranno allo stroncamento eterno”. Ma ai suoi discepoli simili a pecore, molti dei quali sono stati vittime della persecuzione causata dall’intolleranza, Cristo dirà: “Venite, voi che avete la benedizione dal Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo”. (Matteo 25:31-46) Finalmente sarà esaudita la preghiera dei veri cristiani, cioè “che il tuo regno venga, che la tua volontà si compia in terra come in cielo”. — Matteo 6:9, 10, Parola del Signore, Il Nuovo Testamento.

Da che parte starete quando l’intolleranza nei confronti della religione raggiungerà il culmine? Non potete permettervi di restare indifferenti. In Romani 9:22, 23 l’apostolo Paolo spiegò: “Dio, benché avesse la volontà di dimostrare la sua ira e di far conoscere la sua potenza, tollerò con molta longanimità vasi d’ira resi adatti alla distruzione, onde egli facesse conoscere le ricchezze della sua gloria sui vasi di misericordia”. Sì, Dio ha ‘tollerato’ la malvagità per uno scopo buono: le persone dalla giusta inclinazione hanno avuto il tempo di schierarsi dalla parte del giusto. Dio però ha stabilito un limite a questo periodo di tolleranza. (Atti 17:30, 31) che, secondo ogni indicazione, sta per scadere. Perciò la Bibbia esorta a uscire dalla falsa religione prima che sia troppo tardi! — Rivelazione 18:4, 5.

I testimoni di Geova saranno felici di aiutarvi a liberarvi dalla falsa religione che nel corso dei secoli si è mostrata così intollerante. Studiate la Bibbia con i Testimoni. Essi possono aiutarvi a scoprire in essa una meravigliosa speranza, quella di vivere per sempre in una terra paradisiaca dove gli atti di intolleranza dell’uomo verso il suo simile saranno cosa del passato.

[Immagine a pagina 8]

I testimoni di Geova combattono l’errore con le verità della Bibbia, non con la violenza

[Immagine a pagina 9]

Le potenze secolari non tollereranno più la religione mondana, simboleggiata nel libro di Rivelazione da una meretrice

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