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  • g84 22/3 pp. 3-4
  • Un’ondata di epidemie minaccia di travolgerci!

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  • Un’ondata di epidemie minaccia di travolgerci!
  • Svegliatevi! 1984
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Epidemia di immoralità sessuale
  • Un’epidemia di gravidanze fra adolescenti
  • Scuole di immoralità
  • La via di scampo
    Svegliatevi! 1984
  • La moralità sessuale ha senso?
    Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza
  • Quali consigli sul sesso sono davvero efficaci?
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  • Che dire dei rapporti prematrimoniali?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
Altro
Svegliatevi! 1984
g84 22/3 pp. 3-4

Un’ondata di epidemie minaccia di travolgerci!

NEL 1975, anno in cui alcuni scienziati prevedevano che tutte le malattie sarebbero state infine debellate, negli Stati Uniti morirono di cancro più persone che in qualsiasi epoca precedente.

“Le malattie veneree, un antico flagello che la medicina moderna riteneva d’avere sconfitto, stanno raggiungendo in tutta l’America proporzioni epidemiche”, ha detto il commentatore di notizie Louis Cassels. Analoghe notizie sul numero delle vittime che malaria, disturbi cardiaci, sclerosi multipla, schistosomiasi, e perfino influenza, continuano tristemente a mietere evidenziando lo stesso fatto: l’umanità è ancora sotto la minaccia delle epidemie.

Ma ci sono epidemie che hanno un effetto più deleterio delle malattie che colpiscono il corpo. Sono le epidemie di violenza, illegalità, permissività sessuale, alcolismo, divorzio, disgregazione della famiglia: si tratta di mali dello spirito che hanno lasciato l’umanità in uno stato di torpore, avendo essa “superato ogni senso morale”. (Efesini 4:19) Molte delle odierne pestilenze che colpiscono il corpo sono solo una conseguenza dei mali che affliggono lo spirito.

Epidemia di immoralità sessuale

Alcuni anni fa la rivista Redbook effettuò un sondaggio fra 100.000 donne, in maggioranza giovani madri bianche del ceto medio. Il trenta per cento aveva commesso adulterio e l’ottantuno per cento aveva avuto rapporti preconiugali.

Si sarebbe potuto evitare di dar peso a queste cifre considerandole un tentativo di far colpo se cinque anni dopo la rivista Cosmopolitan non avesse effettuato un sondaggio fra 106.000 donne, confermando i dati precedenti. Delle donne sposate che avevano risposto, metà avevano avuto qualche forma di rapporto sessuale fuori del matrimonio.

Alcuni altri sintomi di questo male: Nel 1980, negli Stati Uniti, ci sono stati 1.297.606 aborti provocati. In tutto il mondo si calcola siano stati quaranta milioni i bambini mai venuti alla luce a causa di aborto provocato: quasi il doppio della popolazione canadese. Nella cattolica Polonia, nel 1982, ci sono stati 702.000 nati vivi e almeno 800.000 aborti.

Un’epidemia di gravidanze fra adolescenti

I rapporti preconiugali erano considerati errati dal 77 per cento degli americani nel 1969; dieci anni dopo solo il 41 per cento la pensava ancora così. In Svezia, negli anni cinquanta e sessanta, una sposa su tre andava all’altare incinta. Dei nati nel 1978 uno su tre era illegittimo e una coppia su nove conviveva senza essere sposata.

Nel 1976 il Dipartimento americano della Sanità calcolò che il 41 per cento delle ragazze americane non sposate dai diciassette anni in giù aveva avuto rapporti sessuali. Questa cifra rappresentava un aumento del 54 per cento in cinque anni. Non sorprende se dal 1940 al 1980 la proporzione delle ragazze dai 15 ai 19 anni che hanno avuto figli illegittimi è aumentata dell’800 per cento, una percentuale altissima.

È chiaro che la maggioranza dei giovani non considera più importante la moralità sessuale. L’immoralità sessuale è considerata la norma. “Non voglio che il mio ragazzo sappia che sono vergine”, ha scritto un’imbarazzata studentessa diciassettenne alla giornalista Ann Landers, che cura una rubrica di consigli. Rispondendo a un’altra lettera, la giornalista ha detto: “È inutile dire a una diciottenne che ha già avuto due aborti che la parola ‘no’ è la più sicura forma di controllo delle nascite”.

Scuole di immoralità

Ma dove imparano i giovani (e i loro genitori) questo tipo di comportamento? È ovvio che lo imparano l’uno dall’altro. Naturalmente sono anche esposti ai suggerimenti dall’esterno. Nel 1980 solo il 4,6 per cento dei film proiettati nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti erano film per tutti. A causa del loro contenuto esplicitamente immorale o violento, più del 55 per cento erano pellicole che i minori di 17 anni potevano vedere solo se accompagnati da un adulto, oppure pellicole assolutamente vietate ai minori di 17 anni.

Sarebbe meglio lasciare a casa i ragazzi a guardare la TV? Il giovane telespettatore medio, quando arriva a 15 anni, ha visto 13.400 persone fare una morte violenta sul piccolo schermo. E ora che il numero delle TV via cavo è aumentato, i ragazzi possono vedere film pornografici in casa.

In alcuni locali di Los Angeles e di San Francisco non solo ci sono cameriere in topless e ballerine con la parte inferiore del corpo interamente scoperta, ma anche artisti nudi che concludono il loro numero con un rapporto sessuale dal vivo sul palco. I clienti paganti sono a volte invitati a prendere parte.

Per chi è in cerca di idee nuove, c’è una profusione di libri da quattro soldi che suggeriscono ogni specie di esperimenti sessuali. Alcuni libri danno informazioni sbagliate ai lettori, come ad esempio questa: “Avete la fortuna di vivere in un’epoca in cui la scienza medica è in grado di combattere con rapidità le malattie veneree. . . . Correte dal ginecologo e fatevi rimettere a posto”.

Il tributo che si deve pagare a questa epidemia di immoralità è davvero così lieve? Diamo sia pure una fuggevole occhiata a un altro ambiente.

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