“E vissero sempre felici e contenti”
“C’era una volta una regina che nel cuore dell’inverno, mentre la neve fioccava, stava seduta vicino alla finestra e cuciva . . . aveva una figlioletta bianca come la neve . . . e perciò si chiamava Biancaneve”.
I FRATELLI tedeschi Grimm scrissero questo racconto al principio del XIX secolo, includendolo nella loro famosa raccolta di favole. Nel 1934 Walt Disney aveva già idee precise sulla realizzazione di un film basato su questa favola. Era diventato un animatore famoso con i suoi film di cartoni animati aventi Topolino per protagonista. Ma ora voleva produrre un lungometraggio a disegno animato che avesse per protagonisti delle persone, non solo degli animali. Il risultato fu, tre anni dopo, Biancaneve e i sette nani. Forse siete fra i milioni di persone che l’hanno visto.
Perché la semplice storia di Biancaneve affascina tanta gente? Forse perché tratta il fondamentale conflitto fra il bene e il male, e il finale trionfo del bene. Notate come reagiscono i bambini quando la malvagia matrigna cerca sistematicamente di sbarazzarsi della bella Biancaneve! Infine, malgrado gli sforzi dei nani di proteggere Biancaneve, la matrigna raggiunge apparentemente il suo obiettivo di diventare “la più bella del reame”. Con l’inganno induce Biancaneve a dare un morso a una mela avvelenata, ciò che ne causa la morte. La rivale della regina è stata finalmente tolta di mezzo! Ma Biancaneve torna in vita e sposa un bel principe e la malvagia regina viene punita.
“Ma in quanto agli altri — il principe e la principessa Biancaneve e i sette nani — tutti vissero sempre felici e contenti”.
In queste ultime parole abbiamo un’indicazione del perché i bambini, e a volte gli adulti, sono affascinati dalle favole: la maggioranza di noi desidera un finale lieto: ‘Vivere sempre felici e contenti’. Molti produttori sono a conoscenza di questo desiderio che la maggior parte delle persone nutre e lo sfrutta nei film d’animazione.
Ma fino a che punto questi film riescono veramente a dare felicità? Senz’altro avrete assistito a questa forma di spettacolo. Vi siete sentiti felici? Si trattava di vera felicità o solo di una fuggevole emozione basata sulla fantasia? La felicità duratura è davvero possibile? Nel terzo articolo di questa serie, un tecnico del cinema narra come ha trovato la vera felicità.
Ma anzitutto, vi siete mai chiesti come si fa un film d’animazione? Svegliatevi! ha intervistato un esperto animatore che ha spiegato come si realizza l’animazione.