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  • g84 8/11 pp. 20-22
  • Dovrei andarmene di casa?

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  • Dovrei andarmene di casa?
  • Svegliatevi! 1984
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • “Si desidera essere più indipendenti”
  • Si risolve qualcosa andando via di casa?
  • Un pericolo più serio
  • Dovrei andarmene di casa?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
  • “Come posso crescere se non me ne vado di casa?”
    Svegliatevi! 1985
  • Cosa posso fare perché i miei genitori mi concedano più libertà?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
  • Perché i miei genitori non mi capiscono?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
Altro
Svegliatevi! 1984
g84 8/11 pp. 20-22

I giovani chiedono...

Dovrei andarmene di casa?

“Cari mamma e papà,

Me ne vado. Come vi avevo già detto, non è perché vi disprezzi o voglia vendicarmi di voi in qualche modo. Non posso essere felice con tutte le limitazioni che voi mi imponete. Forse non sarò felice neppure così, ma devo provare”.

COSÌ cominciava la lettera di addio che una diciassettenne aveva scritto ai suoi genitori. Come molti altri giovani, sentiva il bisogno di andarsene ed essere indipendente. Il diciottenne Martino ammette: “Quasi ogni giovane della mia età come minimo si trastulla con l’idea di andarsene di casa”. Ma molti non si limitano a trastullarsi con quest’idea. Nella Repubblica Federale di Germania, per esempio, una ragazza su tre e un ragazzo su quattro nel gruppo dai 15 ai 24 anni vive ora per conto proprio.

Dio previde che il desiderio di sposarsi avrebbe indotto la persona a ‘lasciare suo padre e sua madre’. (Genesi 2:23, 24) Ma ci sono altre ragioni valide per andarsene di casa, come ad esempio quella di accrescere il servizio che si rende a Dio. (Marco 10:29, 30) Ciò nondimeno per alcuni giovani è il desiderio di avere più cose materiali che li spinge ad andarsene. Altri ancora colgono un’opportunità che si presenta loro. Un ragazzo tedesco di nome Horst rammenta: “Avevo solo 17 anni. Un giorno mentre aiutavo un amico a rimettere a nuovo la sua stanza, scoprimmo che alla porta accanto c’era una stanza con cucinino libera. Tutto a un tratto mi venne l’idea che questa poteva essere la mia occasione per andarmene di casa”.

Ma perché tanti giovani si affrettano a cogliere l’occasione di andarsene?

“Si desidera essere più indipendenti”

A molti giovani rimanere in famiglia sembra insopportabile. Un giovane dice: “Il fatto è che si desidera essere più indipendenti. Non soddisfa più vivere in casa coi genitori. Ci sono continue discussioni, e non capiscono i tuoi bisogni. Inoltre ti senti così limitato, dovendo sempre rispondere ai genitori di ogni movimento”.

L’apostolo Paolo spiegò: “Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma ora che son divenuto uomo, ho eliminato i tratti del bambino”. (I Corinti 13:11) Ragionando che non sei più un “bambino” ti irrita il fatto di essere trattato come tale. Il libro Adolescence dice: “Gli adolescenti hanno un forte desiderio di autonomia. Vogliono diventare individui per diritto proprio, esprimere le proprie idee e vivere una vita unicamente loro anziché essere burattini dipendenti dai capricci degli adulti che hanno autorità”.

Tuttavia anche se pensi di essere cresciuto, forse i tuoi genitori vedono le cose in modo diverso. Può darsi vedano ancora in te alcuni “tratti del bambino”. E anche se tu puoi volere la libertà di fare una certa cosa, forse i tuoi genitori vedono la necessità di porti delle limitazioni.

I tuoi genitori, però, non sono forse nella posizione migliore per giudicare quanta libertà ti si può concedere? “Ascolta, figlio mio, la disciplina di tuo padre, e non abbandonare la legge di tua madre”, dice la Bibbia. (Proverbi 1:8) È vero che a volte i genitori possono essere troppo protettivi o imporre troppe limitazioni. Ma un genitore ha detto della figlia: “Mi preoccupo che le accada qualcosa. Lei pensa che non la lasci uscire perché non mi fido di lei, ma non è così. Non voglio che le succeda qualcosa di male”.

Si risolve qualcosa andando via di casa?

Che dire se i tuoi genitori ti impongono molte limitazioni? Invece di fare fagotto, ricorda che hai ancora bisogno dei tuoi genitori. Anzi, trarrai beneficio dalla loro perspicacia e dalla loro saggezza per molti anni avvenire. (Proverbi 23:22) Questo specialmente se i tuoi genitori sono persone timorate di Dio. Dovresti ora escluderli dalla tua vita solo perché c’è stato qualche screzio fra voi? Anziché precipitarti ad andar via di casa, non sarebbe più saggio fare uno sforzo per stabilire con loro un rapporto più maturo?a

Nota cosa dice a questo proposito un giovane tedesco di nome Karsten. I suoi genitori gli raccomandarono calorosamente di rimanere con loro finché non ci fosse una ragione valida per andare via. Questo egli fece finché qualche tempo dopo fu invitato a servire come ministro a tempo pieno presso la filiale della Watch Tower Society nella Germania Occidentale. Ora egli consiglia ad altri giovani: “Non andatevene di casa solo perché non riuscite ad andare d’accordo coi vostri genitori. Se non riuscite ad andare d’accordo con loro, come farete ad andare d’accordo con altri? Non risolverete il problema andandovene di casa. Al contrario, dimostrerete solo che siete troppo immaturi per badare a voi stessi e vi allontanerete maggiormente dai vostri genitori”.

Ci sono poi altre ragioni per cui può non essere saggio andarsene di casa. I giovani riscontrano spesso che cavarsela da soli non è così facile come avevano immaginato. I posti di lavoro spesso scarseggiano. Gli affitti sono saliti alle stelle. E i giovani che si trovano in tali difficoltà economiche cosa sono inevitabilmente costretti a fare? Gli autori di Pulling Up Roots (Sradicati) dicono: “Tornano a casa e pretendono che i genitori si assumano nuovamente il peso del loro mantenimento”. Un crescente numero di giovani sono costretti a seguire questa via spesso umiliante. Dato che l’economia del mondo vacilla dovresti essere pronto a gettar via la sicurezza che hai vivendo in casa?

Un pericolo più serio

In Luca 15:11-32 Gesù narra di un giovane che voleva essere indipendente. Non volendo aspettare, chiese la sua parte dell’eredità e andò a vivere per conto suo. Ma la libertà non era affatto come aveva immaginato. Dopo essere andato “in un paese lontano”, “vi sperperò la sua proprietà, vivendo una vita dissoluta”. Non essendo più sotto la buona influenza dei genitori, commise immoralità sessuale con prostitute! Era così difficile trovare lavoro che accettò un’occupazione disprezzata dagli ebrei, quella di pascere i porci.

Il figlio “prodigo”, o sciupone, cominciò a rammaricarsi della sua sorte dicendo: “Quanti uomini salariati di mio padre hanno abbondanza di pane, mentre io perisco di fame! Mi alzerò e andrò da mio padre, dicendogli: ‘Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te’”. Soffocando l’orgoglio, il figlio “prodigo” tornò a casa.

Benché questa parabola fosse detta per sottolineare la misericordia di Dio, contiene una lezione utile. Se te ne vai di casa per un motivo poco saggio puoi danneggiarti moralmente e spiritualmente! Purtroppo alcuni giovani cristiani che hanno intrapreso una vita indipendente sono andati incontro alla rovina spirituale. Non riuscendo a farcela economicamente, alcuni hanno diviso le spese con altri giovani il cui modo di vivere contrasta con i principi biblici. Ma la Bibbia avverte: “Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (I Corinti 15:33) Altri hanno approfittato della libertà appena conquistata per fare cose riprovevoli. Horst (menzionato in precedenza) lo ha visto con i suoi occhi.

Di un giovane coetaneo che se ne era anch’egli andato di casa Horst dice: “Pur non essendo sposati, lui e la sua ragazza andarono a vivere insieme. Facevano delle feste dove il liquore scorreva a fiumi, e spesso finiva per ubriacarsi. Se avesse continuato a vivere in casa, i suoi genitori non gli avrebbero permesso nulla di tutto questo”. Horst conclude: “È vero che se te ne vai di casa hai più libertà. Ma per essere del tutto onesti, non se ne approfitta spesso per fare cose cattive?”

Se dunque desideri avere più libertà, chiediti: Perché voglio maggiore libertà? Per avere più opportunità di sviluppare uno spirito di iniziativa o dedicare il tempo a fare cose utili? O è per avere beni materiali o la libertà di cedere alle tentazioni del “frutto proibito”? Ricorda cosa dice la Bibbia in Geremia 17:9: “Il cuore è più ingannevole di qualsiasi altra cosa ed è avventato. Chi lo può conoscere?” Perciò esamina a fondo i tuoi motivi prima di compiere il grave passo di andartene.

Prima o poi le circostanze, come ad esempio il matrimonio, ti spingeranno probabilmente fuori del “nido”, la casa dei tuoi genitori. Ma fino a quel momento, perché avere fretta di andar via? Parla della cosa coi tuoi genitori. Forse sono felici che tu rimanga, specie se contribuisci in modo concreto al benessere della famiglia. Con il loro aiuto puoi continuare a crescere, imparare e maturare nella tua casa.

[Nota in calce]

a In un prossimo numero esamineremo più a fondo questo soggetto. Intanto, vedi l’articolo intitolato “Cosa posso fare perché i miei genitori mi capiscano?” in Svegliatevi! del 22 ottobre 1983.

[Immagine a pagina 21]

Con l’aiuto dei tuoi genitori puoi continuare a maturare in casa

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