Una studentessa riferisce in merito a una sua ricerca di biologia
Alla rivista SVEGLIATEVI!
Cari fratelli,
Desidero ringraziarvi per avere pubblicato articoli così informativi e interessanti. Mi riferisco in particolare agli articoli apparsi nel numero dell’8 settembre 1980 su “Aborto: l’invasione che uccide!”, “Aborto: cosa dicono gli esperti” e “Diario di una bambina mai nata”. Desidero raccontarvi l’esperienza che ho avuto in relazione a questo materiale. Dovevo preparare una ricerca di biologia e ho presentato oralmente queste informazioni alla classe.
Gli studenti e la professoressa hanno ascoltato con attenzione le informazioni e mentre le leggevo sono rimasti immobili e in silenzio. Avevo letto e riletto prima queste informazioni, incluso il “Diario”. Eppure mentre le leggevo in classe mi sono commossa ed ero solo a metà del “Diario” quando sono scoppiata a piangere e son dovuta uscire dall’aula. Il fatto di leggerlo ad alta voce mi aveva veramente sconvolta.
La professoressa mi ha detto che ho presentato delle informazioni straordinarie e che le è venuto un nodo alla gola mentre le leggevo. Ha fatto fare copie del “Diario” e le ha distribuite fra i miei compagni. L’intera classe mi ha lodato per la meravigliosa relazione che avevo fatto, e quasi tutti e 24 i miei compagni di classe hanno voluto una copia del “Diario”.
Per tutta la giornata vari studenti che non frequentano il mio stesso corso di biologia sono venuti a dirmi che avevano sentito della mia relazione e che era veramente bella e triste. Sono rimasta sbalordita per il fatto che tanti diversi studenti ne avevano sentito parlare in appena due ore. Ebbene, la professoressa aveva fatto un sufficiente numero di copie del “Diario” per darlo alle altre quattro classi che seguono il suo corso di biologia. Così cinque classi, in ciascuna delle quali ci sono da 20 a 30 studenti, ne avevano ricevuto copie.
Durante la settimana vari studenti mi hanno riferito le esperienze avute col “Diario”. Un ragazzo mi ha detto che sua madre, un’infermiera, l’aveva mostrato a sua sorella, che leggendolo si è messa a piangere. Una ragazza l’ha fatto vedere alla madre e alla nonna, e anche loro si sono commosse. Un’altra ragazza mi ha detto che avevo “messo sottosopra tutta la città”. In diversi negozi varie persone se n’erano in qualche modo procurate delle copie, e una donna, mentre lavorava, l’aveva letto e si era messa a piangere. Una donna, che si dichiara favorevole all’aborto, l’ha letto e ha detto: “È commovente”. La ragazza che aveva dato la copia a quella donna mi ha chiesto l’intera relazione per potergliela fare vedere.
È passata una settimana e gli studenti mi lodano ancora per quella relazione. Ma a voi fratelli va il merito di avere presentato informazioni così interessanti in modo attraente. Anche se lo scrittore del “Diario” è ignoto e molti che l’hanno letto (o che spero lo leggeranno) non sanno dove mi sono procurata le informazioni, come minimo ho piantato semi che in futuro potranno essere coltivati.
Ho 17 anni e sono all’ultimo anno delle superiori. Frequento i testimoni di Geova da quando avevo cinque anni e a marzo farà un anno che sono battezzata. Mi sono sempre piaciute le pubblicazioni, specialmente Svegliatevi! Spero che i prossimi numeri saranno belli e interessanti come i precedenti.
Grazie di nuovo, e possa Geova continuare ad essere con voi e a elargirvi copiose benedizioni.
Con affetto cristiano
S. B. [firmato]
Bladenboro, North Carolina,
30 gennaio 1984
[Riquadro a pagina 15]
Diario di una bambina mai nata
5 OTTOBRE:
Oggi ho cominciato a vivere. I miei genitori non lo sanno ancora, ma io ci sono già. E sarò una femmina. Avrò i capelli biondi e gli occhi azzurri. È quasi tutto stabilito, anche il fatto che amerò i fiori.
19 OTTOBRE:
Qualcuno dice che non sono ancora una persona, che esiste solo mia madre. Ma io sono veramente una persona, così come una briciolina di pane è veramente pane. Mia madre esiste. Io esisto.
23 OTTOBRE:
Ora la mia bocca comincia ad aprirsi. Pensate, fra circa un anno riderò e più tardi parlerò. So già quale sarà la mia prima parola: MAMMA.
25 OTTOBRE:
Oggi il mio cuore ha cominciato a battere tutto da solo. Da ora in poi batterà dolcemente per tutto il resto dei miei giorni senza mai fermarsi a riposare! E dopo molti anni si stancherà. Si fermerà, e allora morirò.
2 NOVEMBRE:
Cresco un pochino ogni giorno. Le braccia e le gambe cominciano a prendere forma. Ma devo ancora aspettare un bel po’ prima che queste gambette mi sollevino fino alle braccia di mia madre, prima che queste braccine possano raccogliere fiori e abbracciare mio padre.
12 NOVEMBRE:
Nelle mani cominciano a formarsi minuscole dita. Come sono piccoline! Con esse potrò carezzare i capelli di mia madre.
20 NOVEMBRE:
Solo oggi il medico ha detto alla mamma che ci sono io qui che vivo sotto il suo cuore. Oh, come dev’essere felice! Sei felice, mamma?
25 NOVEMBRE:
Mamma e papà stanno probabilmente pensando a come chiamarmi. Ma non sanno neppure che sono una femminuccia. Voglio chiamarmi Caterina. Sto già diventando grande.
10 DICEMBRE:
Mi stanno crescendo i capelli. Sono morbidi e luminosi e lucidi. Chissà come sono i capelli della mamma!
13 DICEMBRE:
Riesco quasi a vedere. È buio attorno a me. Quando la mamma mi farà venire al mondo sarà pieno di sole e di fiori. Ma ciò che desidero più di ogni altra cosa è vedere la mamma. Come sei, mamma?
24 DICEMBRE:
Mi domando se la mamma sente il bisbiglio del mio cuore. Alcuni bambini nascono un po’ malati. Ma il mio cuore è sano e forte. Batte in modo così uniforme: tap-tap, tap-tap. Avrai una bambina sana, mamma!
28 DICEMBRE:
Oggi mia madre mi ha ucciso.
Anonimo