BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g85 8/2 pp. 13-16
  • Lutero: Una nuova forza unificatrice?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Lutero: Una nuova forza unificatrice?
  • Svegliatevi! 1985
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Di nuovo una forza unificatrice
  • Lutero: una forza divisiva
  • L’atteggiamento cambia
  • Sarà conseguita l’unità religiosa?
  • Vera unità cristiana
  • Martin Lutero: L’uomo e il suo contributo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
  • Lutero lotta, poi cede
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
  • Uno sguardo a Martin Lutero
    Svegliatevi! 1972
  • La Riforma: La ricerca cambia direzione
    L’uomo alla ricerca di Dio
Altro
Svegliatevi! 1985
g85 8/2 pp. 13-16

Lutero: Una nuova forza unificatrice?

Normalmente ci si aspetta che il 1950º anniversario di un avvenimento di grande importanza richiami più attenzione del 500º anniversario di un altro avvenimento di minore importanza. Eppure nel 1983 il 1950º anniversario della morte di Gesù Cristo, Fondatore del cristianesimo, è passato quasi inosservato nella cristianità. Questo però non può dirsi del 500º anniversario della nascita di Martin Lutero, uno che si proclamò suo seguace. Di quest’ultimo anniversario in particolare hanno parlato molto i giornali in quei paesi dove vivono i 70 milioni di luterani del mondo. Durante le celebrazioni dell’Anno di Lutero ci sono state molte conferenze e mostre, e in una di queste erano esposti più di 600 quadri, sculture, disegni e documenti.

L’IMPATTO che Lutero ha prodotto sulla cultura tedesca è innegabilmente grande, anche se forse meno noto — almeno fuori della Germania — di quello che ha prodotto sulla storia religiosa. A parte Gesù Cristo, l’impatto che Lutero ha esercitato è probabilmente molto più grande di quello esercitato da qualsiasi altro uomo sul mondo di lingua tedesca. Per esempio, il Neue Berliner Illustrierte di Berlino Est afferma che “la traduzione della Bibbia fatta da Lutero rivoluzionò la vita intellettuale dell’Europa, modellò generazioni e ne determinò il pensiero e le decisioni”.

Dalla gran quantità di dialetti esistenti nei suoi giorni, Lutero creò praticamente il tedesco standard parlato oggi. Contribuì anche in modo rilevante alla nascita di quelle che divennero in seguito scuole pubbliche secondarie. Diede uno straordinario apporto alla causa dell’unità dello stato tedesco che venne all’esistenza in seguito. Ma soprattutto le sue attività religiose oscurarono questi apporti culturali, provocando una divisione religiosa che sussiste ancor oggi.

Di nuovo una forza unificatrice

I recenti tentativi fatti per dare risalto agli apporti culturali di Lutero, però, ne hanno fatto nuovamente un simbolo di unità. Ci sono state celebrazioni per l’Anno di Lutero sia nella Repubblica Federale di Germania che nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR).a Il libro in brossura Martin Luther und seine Zeit (Martin Lutero e il suo tempo), pubblicato nella DDR, ne parla come di “una delle grandi personalità di fama mondiale” che lasciò un’impronta duratura sulla Germania e sull’Europa. Infatti dice: “A causa dell’enorme importanza che Martin Lutero riveste per la storia tedesca nonché per quella mondiale e per il fatto che i luoghi dove egli lavorò sono per la maggior parte nel territorio della Repubblica Democratica Tedesca, la DDR ha lo speciale obbligo di coltivare il retaggio di Lutero e di onorarlo in occasione del suo 500º genetliaco”.

Sebbene la Repubblica Federale di Germania e la Repubblica Democratica Tedesca non siano politicamente unite, le celebrazioni per l’Anno di Lutero sono servite a rammentare loro il retaggio che hanno in comune e gli apporti che vi diede Lutero. Karl Carstens, presidente della Repubblica Federale, non ha mancato di riconoscerlo. All’inaugurazione della summenzionata mostra tenuta a Norimberga, ha detto che Lutero aveva cessato d’essere un “simbolo di divisione”. Anzi, “Lutero è diventato un simbolo di unità per tutta la Germania”, ha detto. “Siamo tutti eredi di Lutero”.

Ma se Lutero veniva scelto come simbolo di unità politica, che dire della disunione religiosa a cui contribuì? Era un fatto che veniva semplicemente trascurato? È evidente di no, come indicano le seguenti citazioni di giornali.

“La celebrazione dell’anniversario non ha aperto una nuova breccia fra luterani e cattolici. Al contrario, avvenimenti culturali, dibattiti e letteratura, per quello che ci consta, hanno prodotto frutti ecumenici”. — Nürnberger Nachrichten.

“In effetti Lutero, il riformatore che produsse una frattura nel cristianesimo, è ultimamente divenuto una chiave per sanarla”. — Time.

Per capire questo fatto imprevisto, dobbiamo esaminare in breve come fu in primo luogo che Lutero provocò la divisione.

Lutero: una forza divisiva

Martin Lutero era un monaco agostiniano e un sacerdote cattolico. Aveva cominciato da giovane a contestare vari insegnamenti cattolici. Trovava da ridire anche su ciò che considerava deformazioni e mali ecclesiastici. Quello che in particolare suscitò le sue ire fu la scandalosa vendita delle indulgenze da parte dell’arcivescovo di Magonza. Se la Chiesa Cattolica avesse immediatamente prestato attenzione a queste critiche e avesse fatto certe riforme, forse la Riforma non ci sarebbe mai stata.

Gli avvenimenti, comunque, portarono Lutero a un’opposizione sempre più esasperata. Il 31 ottobre 1517 (come sostiene la tradizione) inchiodò alla porta della chiesa di Wittenberg 95 tesi in cui smascherava alcuni insegnamenti errati della chiesa. Poi nel 1520 pubblicò gli opuscoli “Alla nobiltà cristiana della Nazione tedesca”, “Sulla cattività babilonese della Chiesa” e “Sulla libertà di un uomo cristiano”. In ognuno di essi le sue critiche si facevano più aspre. Una bolla papale minacciò Lutero di scomunica. Il 10 dicembre 1520 bruciò con atto di sfida la bolla papale. Nel 1521, alla Dieta di Worms, si rifiutò di ritrattare, dopo di che fu messo al bando dal Sacro Romano Impero per cui fu costretto a nascondersi. Protetto da amici, trovò il tempo di finire la traduzione del “Nuovo Testamento”. Ciò avveniva nell’autunno del 1522. Nel 1534 aveva finito di tradurre il “Vecchio Testamento”, rendendo ora disponibile per la prima volta in tedesco la sua Bibbia completa. Già nota per essersi opposta alla traduzione della Bibbia nella lingua volgare, la gerarchia cattolica non accolse con piacere questa traduzione. A questo punto la rottura fra cattolici e luterani fu completa.

Prima che una persona come Lutero potesse essere considerata una forza unificatrice, ci sarebbe voluto un notevole cambiamento di pensiero. Ora quel cambiamento è avvenuto.

L’atteggiamento cambia

Secondo il Rheinische Post, “il punto di vista cattolico su Lutero è . . . sorprendentemente cambiato. Il Riformatore è stato promosso agli occhi dei cattolici da eretico maledetto a padre della fede”. A questo proposito il cardinale di Colonia, Höffner, durante un discorso in occasione di una cerimonia tenuta a Worms per l’anniversario di Lutero, ha aggiunto che protestanti e cattolici non potevano più usare i loro rispettivi punti di vista su Lutero per perpetuare la divisione fra loro.

Già nel 1967 il teologo protestante Walther von Loewenich osservava: “I teologi cattolici tedeschi nutrono un tale crescente affetto per Lutero da far vergogna a un luterano”. E ora perfino il papa, in una lettera al cardinale olandese Jan Willebrands, ha espresso il suo punto di vista, parlando della “profonda religiosità” di Lutero. Questo e altri commenti concilianti su Lutero contenuti nella lettera del papa hanno indotto i giornali di Roma a definirla una “decisiva svolta storica nei rapporti fra cattolici e protestanti”.

La domenica 11 dicembre 1983 ci fu un altro avvenimento senza precedenti. Mai prima nella storia un papa aveva pronunciato un’omelia a una congregazione luterana, cosa che avvenne nella chiesa luterana di Roma. “Desideriamo vivamente l’unità, e ci sforziamo di conseguirla”, disse ai presenti parlando in tedesco. “Nell’anno in cui si commemora la nascita di Martin Lutero avvenuta cinque secoli fa, crediamo di poter scorgere in lontananza l’alba della riunificazione”.

Sarà conseguita l’unità religiosa?

“Che la presenza del papa nella [chiesa luterana] di Roma si possa considerare una pietra miliare nel movimento ecumenico o che questo gesto storico rimanga tale — cioè un gesto — e nulla più, chi di noi può dirlo ora?”, chiedeva il Süddeutsche Zeitung di Monaco.

Che questo fatto si dimostri una pietra miliare sulla strada della riunificazione o no, c’è un’altra importante domanda a cui rispondere: perché questa improvvisa e inaspettata volontà di riunirsi?

Dipende senz’altro da vari fattori: ad esempio, il generale calo di interesse per la religione e la diminuita autorità e influenza religiosa. Sia cattolicesimo che protestantesimo vanno incontro a una crisi. L’ostilità verso la chiesa e verso la religione è in aumento. Pare che la religione organizzata stia fallendo. La secolarizzazione avanza. La riunione è vista come un mezzo per arrestare questa tendenza.

Secondo gli articoli dei giornali, George Lindbeck, copresidente di una commissione internazionale cattolico-luterana, crede che senza Lutero e la sua Riforma “nei successivi 400-500 anni la religione sarebbe stata molto meno importante. E dato che la religione medievale era in crisi, la secolarizzazione sarebbe avanzata, senza impedimenti”. Questa è una supposizione molto interessante, perché significa che lo stesso Lutero che servì allora a perpetuare la religione organizzata essendo una forza divisiva oggi è usato come forza unificatrice.

Questo pensiero interessa in modo particolare i cristiani che conoscono le profezie bibliche sulla distruzione della falsa religione organizzata simboleggiata da Babilonia la Grande. (Vedi Rivelazione, capitoli 17 e 18). Era predetto che questa distruzione sarebbe avvenuta in un periodo della storia che non poteva cominciare prima del 1914, certo non ai giorni di Lutero. Pertanto la Riforma di Lutero contribuì a mantenere la religione organizzata “in sella” fino al tempo prestabilito da Dio per agire contro di essa.

Vera unità cristiana

L’unità cristiana è una cosa desiderabile, e la Bibbia ci incoraggia a mantenerla. “Ora vi esorto, fratelli, per il nome del nostro Signore Gesù Cristo a parlare tutti concordemente, e a non avere fra voi divisioni, ma ad essere perfettamente uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero”. — I Corinti 1:10.

L’unità però è autentica solo quando si basa sul solido fondamento della verità, non sull’opportunistico compromesso. La vera unità cristiana richiede che si segua il consiglio scritturale che Paolo diede ai cristiani di Filippi: “Unitamente divenite miei imitatori, fratelli, e tenete lo sguardo rivolto a quelli che camminano in maniera conforme all’esempio che avete in noi”. — Filippesi 3:17.

La Chiesa Cattolica cammina forse “in maniera conforme all’esempio” che troviamo in Paolo e negli altri primi cristiani? Li imita nella dottrina, nella condotta e nello stabilire quali sono le cose più importanti della vita? E che dire della Chiesa Luterana? Certo ogni cattolico e ogni luterano ha il dovere di appurare qual è la posizione della sua chiesa a questo riguardo.

Non c’è dubbio che l’unità mondiale diverrà una realtà. La profezia biblica promette che ci sarà unità sia in quanto a governo che in quanto a religione. Nel primo caso sarà conseguita sostituendo il sistema politico odierno con il celeste governo di Dio, per il quale Cristo insegnò ai suoi seguaci a pregare: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matteo 6:10) Questo governo “non sarà mai ridotto in rovina”, promette Daniele 2:44. Piuttosto, sotto il dominio di Cristo, “stritolerà tutti questi [altri] regni [o governi] e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. Sotto quel Regno tutta l’umanità sarà unita per mezzo di Cristo nell’adorazione del solo vero Dio.

La base dell’unità in campo governativo e religioso fu posta pertanto alla morte di Cristo, il cui 1950º anniversario fu celebrato il martedì 29 marzo 1983. D’altra parte, la celebrazione del 500º anniversario della nascita di Martin Lutero, cosa che riveste un’importanza passeggera, non promette nessuna duratura unità mondiale, né nel campo del governo né in quello della religione.

Acquistate maggiore conoscenza in merito all’odierna vera forza unificatrice, il Regno di Dio. Gli editori di questa rivista saranno lieti di fornirvi ulteriori informazioni dietro richiesta, oppure potete rivolgervi a qualsiasi testimone di Geova.

[Nota in calce]

a Questi sono i nomi ufficiali e corretti dei paesi che molti chiamano Germania Occidentale e Germania Orientale.

[Cartina/Immagine a pagina 14]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

L’Anno di Lutero è servito a fare di lui un simbolo di unità politica per tutta la Germania

REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA

REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi