Tornano i mulini a vento
Turbine a vento stanno spuntando un po’ dappertutto in California, nelle steppe isolate dell’Unione Sovietica, e giù giù fino al Polo Sud. Così dice Weerberichten, un bollettino meteorologico quindicinale olandese. La ragione? Il vento è un’efficiente fonte energetica, e ce n’è in abbondanza.
Nel Tehachapi Valley Wind Park, 300 chilometri a nord di Los Angeles (California), ci sono già 50 turbine in funzione e quando gli impianti saranno stati ultimati svilupperanno una potenza complessiva di 13,5 megawatt. A est di San Francisco, una centrale eolica con 44 turbine vende energia sufficiente per sopperire al fabbisogno di 400 famiglie. Si stanno facendo progetti per portare il numero delle turbine a parecchie centinaia e per produrre 30 milioni di chilowattora all’anno, bastanti per 4.800 famiglie.
Intanto in una località nei pressi di Mosca si stanno sperimentando 12 diversi tipi di turbine a vento per produrre energia elettrica e meccanica per gli insediamenti isolati e le regioni aride dell’Unione Sovietica. “Questi sistemi potrebbero trasformare la steppa in oasi”, ha osservato un commentatore di Radio Mosca.
Quattro altre turbine saranno installate in un territorio veramente isolato: l’Antartide. Ora, quando soffiano i gelidi venti polari, gli scienziati che lavorano laggiù dovrebbero essere felici. L’elettricità generata servirà loro per far funzionare la stazione e stare al caldo.