Imparate a leggere meglio: Potete riuscirci!
SI AMMETTE che non esiste una formula magica per leggere meglio. Però, se sapete leggere, allora potete imparare a leggere meglio! Non possiamo sperare di leggere meglio senza leggere regolarmente. Si dovrebbe riservare almeno mezz’ora al giorno a questo scopo, di più se possibile.
Bisogna essere selettivi
Siate selettivi nelle vostre letture, scegliendo materiale contenente parole che vi siano familiari e soggetti che non siano tecnici. Quindi passate progressivamente a materiale che accresca il vostro vocabolario.
Siate selettivi anche in un altro senso, poiché non tutte le letture edificano o ristorano la mente. Un saggio disse una volta: “Al fare molti libri non c’è fine, e la molta dedizione ad essi è faticosa per la carne”. (Ecclesiaste 12:12) Oggi le pubblicazioni abbondano e molte costituiscono una lettura sana. Scegliete quelle che vi recheranno il massimo beneficio morale e spirituale. Nel libro biblico di Proverbi, capitolo 13, versetto 20, si legge: “Chi cammina con le persone sagge diverrà saggio, ma chi tratta con gli stupidi se la passerà male”. Questo principio vale tanto per la scelta delle proprie letture quanto per la scelta delle proprie compagnie.
Cambiamento nelle abitudini di lettura
Ovviamente non sappiamo leggere dalla nascita. Come molte altre cose della vita, la capacità di leggere si acquisisce. Si può diventare bravi pianisti senza fare esercizi al pianoforte? O si può diventare bravi giocatori di tennis senza giocare tanto a tennis? Se uno prende cattive abitudini all’inizio della sua carriera di pianista o di tennista, deve correggerle altrimenti gli saranno di intralcio.
Questo vale anche per la lettura. Se da piccolo l’alunno prende cattive abitudini di lettura, si mette in una condizione di svantaggio. Così, per il fatto che sa leggere molto poco, sarà per tutta la vita alle prese con la pagina stampata. Man mano che gli anni passano è più difficile perdere le cattive abitudini di lettura. Ma è possibile, se si è disposti a fare lo sforzo! Consideriamo alcune di queste abitudini.
Il principale aspetto fisico della lettura riguarda il movimento degli occhi. Ogni volta che si legge una riga stampata gli occhi fanno una serie di fermate. Queste fermate sono importanti perché solo quando avvengono l’occhio vede veramente ciò che ha davanti. Durante questi intervalli l’impressione visiva viene trasmessa al cervello per essere “decifrata”. È il cervello, non l’occhio, a leggere. Gli occhi sono un’estensione del cervello.
Il lettore lento si ferma quasi a ogni parola. In questo modo i messaggi inviati al cervello vengono disarticolati, e la lettura diventa un lavoro faticoso perché gli occhi sono sovraffaticati e poco di quello che si legge viene ricordato. I lettori efficienti, invece, muovono gli occhi in modo uniforme e ritmico sulla pagina stampata. Imparano a ridurre per ogni riga il numero di fermate. Leggendo frasi o gruppi di parole, possono avanzare più rapidamente sulla pagina stampata e capire di più.
Questo ci porta al fatto di tornare indietro e rileggere materiale già letto. Nella maggioranza dei casi è un’abitudine. Certo, un particolare pensiero può a volte essere oscuro. In questo caso può essere indispensabile tornare indietro e rileggere quello che diceva. Ma il più delle volte non occorre tornare indietro e, facendolo, si rallenta la lettura. Ogniqualvolta sia possibile, evitatelo.
Un’altra abitudine che molti esperti ritengono impedisca di imparare a leggere bene è quella di muovere le labbra, di bisbigliare ripetendo fra sé ogni parola, e quella simile di pronunciare dentro di sé le parole, “udendole” nella mente. In entrambi i casi, il numero di parole che possiamo leggere al minuto viene limitato perché, in effetti, leggiamo solo alla velocità a cui parliamo. La persona media può pronunciare circa 125 parole al minuto, mentre risulta che nella lettura la velocità media è di 230-250 parole al minuto.
Dato che ci sono molte cose che vorremo leggere più velocemente di quanto non sia possibile se leggiamo sottovoce, è bene non prendere questa abitudine. Imponetevi di leggere più velocemente di quanto non potreste fare se leggeste sottovoce o pronunciaste mentalmente le parole. Fate uno sforzo per leggere gruppi di parole. E ricordate che in genere leggere muovendo le labbra o udendo le parole nella propria mente non favorisce la comprensione.
Tuttavia, come a volte è appropriato tornare indietro, può esserlo anche leggere sottovoce. Se si vuole meditare profondamente su certe informazioni o impararle a memoria, può essere utile non solo ripetere più e più volte le parole, ma anche muovere le labbra mentre si legge. In genere si fa questo o “sottovoce”, o ad alta voce.
Giosuè, un condottiero dell’antica nazione di Israele, ricevette questo comando: “Questo libro della legge [di Dio] non dovrebbe dipartirsi dalla tua bocca e vi devi leggere sottovoce giorno e notte”. Perché? “Per aver cura di fare secondo tutto ciò che vi è scritto; poiché allora avrai successo nella tua via e allora agirai con saggezza”. (Giosuè 1:8) Leggere il “libro della legge” sottovoce sarebbe stato utile per impararlo a memoria e per meditare attentamente su tutti i pensieri che vi erano espressi. In tal modo la Legge sarebbe stata continuamente dinanzi a Giosuè per rammentargli come doveva comportarsi quale servitore di Dio. Similmente oggi i fedeli cristiani riconoscono che è saggio ‘ricordare’ la Parola di Dio e meditare su di essa, ragion per cui la leggono regolarmente. — Salmo 103:17, 18; confronta Proverbi 4:5.
Migliorare la comprensione
Nel suo libro Diagnostic and Remedial Teaching, Glenn Myers Blair dice: “L’obiettivo principale di tutti i programmi per migliorare la lettura è quello di sviluppare negli allievi la facoltà della comprensione. Le altre cose sono di secondaria importanza”. Basilarmente, comprendere quello che si legge vuol dire afferrarne il senso, capirlo. Questo è ciò che rende utile e interessante la lettura.
Robert Krych, educatore e assistente al City College di New York, raccomanda: “Per favorire la comprensione cercate sempre di leggere con uno scopo. Decidete in anticipo cosa volete ottenere dal materiale che scegliete di leggere. In un’occasione forse vorrete leggere per procurarvi fatti specifici. Altre volte forse leggerete semplicemente per piacere e per svago. In ogni caso adattate la velocità della lettura allo scopo e al grado di difficoltà del materiale da leggere. Abbiate uno spirito indagatore quando leggete. Chiedetevi: Perché lo scrittore ha detto questo? Qual era il suo obiettivo? Isolate il punto o il pensiero principale del paragrafo. Chiedetevi: In che modo influisce su di me lettore?” Sì, prendete l’abitudine di leggere con uno scopo e la lettura diventerà un piacere.
Saper leggere bene reca molti benefìci
È essenziale avere buone abitudini di lettura, sia che siate studenti, professionisti, casalinghe, impiegati o operai. Coloro che sanno leggere bene hanno molte porte aperte.
Lo studente che sa leggere bene diventa più bravo nello studio e imparerà senz’altro di più a scuola. Può ridurre il tempo che impiega a leggere e rileggere il materiale assegnatogli.
Analogamente un uomo d’affari o un professionista che sa leggere bene sarà in grado di esaminare in fretta lunghe relazioni e simili. Questo a sua volta gli permetterà di avere più tempo da dedicare ai contatti personali con pazienti, clienti o acquirenti. Sapendo leggere meglio potrà leggere più materiale, e questo lo aiuterà a conoscere meglio l’opera, gli studi e gli esperimenti altrui.
Con l’accresciuta conoscenza acquisita grazie alla migliorata capacità di leggere, i capifamiglia possono spesso diventare più bravi nel lavoro e più abili nell’assolvere le loro responsabilità. In molte parti del mondo la capacità di leggere istruzioni, norme e cose simili è utile per avere miglior cura delle cose di casa. Saper leggere serve anche quando si tratta di amministrare il denaro della famiglia.
Le casalinghe che si mantengono più informate attraverso la lettura saranno maggiormente in grado di aver cura della famiglia per quanto riguarda corretta nutrizione, igiene, prevenzione delle malattie, come pure di aver cura di quelli che si ammalano. Le madri che sanno leggere bene potranno insegnare a leggere ai loro figli prima che comincino ad andare a scuola. — Vedi Svegliatevi! del 22 novembre 1968, pagine 20-2.
Soprattutto, chi sa leggere bene può acquistare un tipo di conoscenza che condurrà alla vita anche oltre questo attuale sistema di cose. Le profezie bibliche relative al termine dell’attuale sistema di cose si stanno ora adempiendo. È indispensabile che tutti coloro che vogliono avere la speranza di vivere in eterno su una terra paradisiaca acquistino conoscenza del nostro Creatore e dei suoi propositi. In Giovanni 17:3 Gesù disse: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”.
Non c’è dubbio quindi: dinanzi a chiunque sia disposto a entrare c’è una porta che si apre su un mondo di conoscenza e di avventura. La chiave è la lettura. Sì, imparate a leggere bene e quella porta sarà sempre aperta per voi!
[Immagine a pagina 7]
Siate selettivi nelle vostre letture