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  • g86 8/5 pp. 26-28
  • I lettori ci scrivono Giudici e medici rispondono

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  • I lettori ci scrivono Giudici e medici rispondono
  • Svegliatevi! 1986
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  • I giudici si dicono lieti d’essere stati informati
  • Il problema dei resoconti inesatti
  • Passi utili
  • Una più ampia diffusione
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Svegliatevi! 1986
g86 8/5 pp. 26-28

I lettori ci scrivono

Giudici e medici rispondono

NELL’ARTICOLO intitolato “Libertà di scegliere i trattamenti sanitari: Il parere dei giudici”, pubblicato in Svegliatevi! dell’8 settembre 1985, sono stati forniti importanti particolari su tre processi. Le decisioni dei tribunali interessati potevano influire sui diritti di tutti i cittadini in materia sanitaria. Volendo rendere un servizio di carattere pubblico, molti testimoni di Geova hanno inviato l’articolo a medici, giudici e personale ospedaliero della loro zona. Ecco come hanno risposto alcuni.

I giudici si dicono lieti d’essere stati informati

Numerosi giudici hanno riconosciuto le implicazioni medico-legali di questi processi, per cui hanno ringraziato dell’articolo ricevuto. Per esempio:

“Ho fatto leggere la sua lettera e l’articolo al [procuratore della contea], e ho chiesto alla mia segretaria di procurarmi il testo completo di questi importanti casi. Ho ricevuto la sua lettera proprio quando mi stavo chiedendo come mai le scorte di sangue della nazione siano contaminate, e forse non è una coincidenza che mi abbia inviato queste informazioni in questo momento”.

W. K., Corte distrettuale del Kentucky

“Ho letto l’articolo con interesse e l’ho apprezzato. Come in passato, i testimoni di Geova continuano a essere all’avanguardia nel campo della libertà religiosa e della direttiva costituzionale circa la separazione fra Chiesa e Stato. Tutti noi, compresi quelli che seguono credenze religiose diverse, continuiamo a trarre beneficio dagli sforzi passati e presenti compiuti dai testimoni di Geova”.

D. W., giudice circoscrizionale della Florida

“La sua chiesa ha alcuni avvocati molto esperti fra coloro che scrivono per le sue pubblicazioni. I loro articoli mi sono stati utili in passato e sono lieto di aggiungere quello che mi ha mandato alla mia raccolta di materiale di consultazione”.

D. Y., Corte distrettuale degli Stati Uniti nell’Ohio

Il problema dei resoconti inesatti

La stampa presentò un quadro distorto di un caso considerato dall’articolo di Svegliatevi! Ecco i commenti di alcuni giudici:

“Non ero affatto a conoscenza delle effettive sfumature del caso Randolph. I sommari che ho letto non fornivano le informazioni basate sui fatti esposte in quell’articolo, per cui ci si faceva un’idea leggermente diversa di questo caso. Apprezzo senz’altro che abbia portato [i fatti] alla mia attenzione”.

R. R., Corte distrettuale dell’Idaho

“Uno dei problemi che affligge continuamente la magistratura è quello dei resoconti inesatti su certe nostre sentenze. Spesso questo dà sia al pubblico che agli avvocati un’idea distorta di quello che il sistema giudiziario sta facendo. L’articolo da lei inviatomi indica che conosce il nostro problema”.

S. W., Corte d’Appello dello stato di New York

Passi utili

Alcuni professionisti che hanno letto l’articolo di Svegliatevi! hanno dato dei suggerimenti su certe cose che a loro avviso potrebbero evitare complicazioni legali in materia di rifiuto di trattamenti sanitari:

“Nell’articolo si fa riferimento a documenti che esonerano i medici da ogni responsabilità firmati dai pazienti che non vogliono trasfusioni di sangue . . . Desidererei vedere una copia di un modulo del genere. Nelle mie conversazioni con l’amministratore dell’ospedale, potrebbe tornarmi utile mostrare loro uno di questi documenti”.

R. S., avvocato, Indiana

[L’Ordine dei Medici Americani provvede un modulo di questo tipo in Medicolegal Forms With Legal Analysis (1976), a pagina 85. È riportato a pagina 29 dell’opuscolo I Testimoni di Geova e il problema del sangue (1977).]

“Penso sarebbe opportuno che tutti i testimoni di Geova portassero qualche segno di riconoscimento come un braccialetto “Avviso per il medico”, indicante le credenze religiose e il desiderio di non ricevere trasfusioni”.

J. G., medico, Maine

[I testimoni di Geova portano con sé un cartoncino “Avviso per il medico”, un documento firmato e datato che è stato preparato dopo avere consultato autorità medico-legali.]

“Posso suggerire che ognuno dei vostri seguaci esponga le sue idee al proprio medico, nella speranza di eliminare così eventuali problemi che potrebbero emergere in seguito o caso mai dovesse sorgere un’emergenza?”

J. T., amministratore ospedaliero, Missouri

Una più ampia diffusione

Molti funzionari ospedalieri che hanno ricevuto l’articolo di Svegliatevi! sono stati dell’avviso che queste istruttive informazioni sarebbero state utili ai loro colleghi:

“Ho letto con interesse . . . gli articoli acclusi. Dopo di che ho espresso le sue preoccupazioni al comitato che si occupa delle questioni etiche qui in ospedale e ne sono seguite molte conversazioni. Trovo che i nostri medici sono molto sensibili alle preoccupazioni e alle credenze dei testimoni di Geova”.

M. R., cappellano di un ospedale, California

“Ho colto l’occasione per fare copie dell’articolo per altri componenti della nostra équipe di chirurghi. Desidero farle notare che ci sono vari casi del genere relativi a pazienti del reparto di Ostetricia. L’Ostetricia non fa parte del reparto di Chirurgia. Se desidera che abbiano copie di questo articolo, la prego di contattare il primario di Ostetricia e Ginecologia. Grazie di nuovo per avermi inviato questo articolo”.

T. L., medico, Kentucky

“[L’articolo] si è dimostrato molto utile e interessante e le sarei grato se continuasse a portare alla mia attenzione articoli di simile importanza. Chiedo rispettosamente di potermi servire in futuro, col suo permesso, dell’articolo ‘Libertà di scegliere i trattamenti sanitari: Il parere dei giudici’”.

J. F., amministratore ospedaliero, Florida

“Evidentemente lei è consapevole del fatto che molti nell’ambiente medico si preoccupano quando un testimone di Geova ha bisogno di un’operazione chirurgica o di un altro intervento d’urgenza. In effetti, le implicazioni legali sono una delle preoccupazioni principali, ma forse la cosa più difficile è il pensiero che un paziente muoia se non gli viene somministrato un trattamento che, nella maggioranza dei casi, sembra così normale. Se non si condividono le credenze profondamente radicate dei testimoni di Geova, è difficile darvi il debito peso. A volte dimentichiamo che ci sono paure peggiori di quella di morire e così il paziente testimone di Geova può soffrire per il fatto che non comprendiamo la profondità delle sue convinzioni religiose.

“Speriamo che, tramite informazioni come quelle che mi ha inviate, questi conflitti si possano ridurre al minimo. Passerò queste informazioni ad altri componenti del personale”.

V. H., amministratore ospedaliero, Idaho

[A quanto scrive un ministro della congregazione locale, un Testimone che recentemente si è informato in questo ospedale in merito a un’operazione li ha trovati pronti a cooperare e si è sentito dire che ‘dopo avere ricevuto di recente alcune informazioni, erano disposti a occuparsi dei testimoni di Geova’.]

Molti chirurghi si sono resi conto che impiegando tecniche molto precise possono operare felicemente i testimoni di Geova senza l’uso del sangue. In tal modo questi pazienti non corrono i rischi che comporta l’uso del sangue, come quello di contrarre l’AIDS. Inoltre, molti tribunali stanno sostenendo il principio del consenso informato, il che significa che si ha il diritto di stabilire ciò che sarà fatto al proprio corpo.

[Riquadro a pagina 28]

“Timore e riverenza”

Riflettendo su un caso di cui si occupò in passato, un chirurgo che lavora presso un ospedale associato alla Columbia University di New York ha detto:

“Non dimenticherò mai quando, 15 anni fa, ero un giovane medico interno e stetti al capezzale di un testimone di Geova che morì in seguito a emorragie provocate da un’ulcera duodenale. I desideri del paziente furono rispettati e non gli furono somministrate trasfusioni, ma ricordo ancora l’enorme frustrazione che provai allora come medico.

“Il passare del tempo e la cura di molti pazienti tendono a cambiare il modo di vedere le cose, e oggi trovo che la fiducia fra il paziente e il suo medico, e il dovere di rispettare i desideri del paziente, sono di gran lunga più importanti della nuova tecnologia medica di cui siamo circondati. Pensando a quell’avvenimento di 15 anni fa, è interessante che la frustrazione ha ora ceduto il posto a un senso di timore e riverenza per la salda fede e devozione di quel particolare paziente. L’episodio continua a rammentarmi che, come medico, devo sempre rispettare i desideri personali e religiosi di un paziente quali che siano i miei sentimenti o le conseguenze”. — J. S.

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