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  • La piaga della pornografia: Ne siete consapevoli?

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  • La piaga della pornografia: Ne siete consapevoli?
  • Svegliatevi! 1986
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Svegliatevi! 1986
g86 22/12 pp. 3-4

La piaga della pornografia: Ne siete consapevoli?

UNA piaga insidiosa minaccia voi e i vostri cari. Ha già colpito milioni di persone. Come le polveri radioattive prodotte in seguito a un incidente in un reattore nucleare sono invisibili ma letali, così questa piaga cala impercettibilmente su intere popolazioni prima che si rendano ben conto di quanto succede. Si tratta della pornografia.

Ci sono delle idee errate su questa piaga per cui la gente ignora il pericolo, che pertanto si diffonde con facilità. Ad esempio, se pensaste che questo è un male che colpisce solo le grandi città, voi e la vostra famiglia sareste vulnerabili. Oggi esso dilaga anche nelle piccole città. È penetrato nelle case, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle prigioni e nei luoghi di lavoro.

Inoltre, non è esatto pensare che siano solo dei “vecchi sporcaccioni” a produrre o ad avere a che fare con questo pericolo che minaccia la vostra famiglia. Viene riferito che vi sono immischiati guide di boy-scout, avvocati, attori, uomini d’affari, ecclesiastici e perfino preadolescenti, le persone che meno sospettereste.

I veicoli di questo male debilitante sono molteplici: riviste, libri, film, programmi televisivi normali e via cavo, videocassette e videogiochi, musica e pubblicità. Perfino la società telefonica può essere impiegata a tal fine; alcuni offrono un servizio telefonico “a luci rosse”! Cinematografi, negozi di videonastri e librerie “per adulti” si moltiplicano come i funghi.

In un’occasione l’industria pornografica si vantò del fatto che “nel 1979 c’erano negli USA . . . da tre a quattro volte più librerie per adulti che ristoranti McDonald’s”. Forse non vi aspettavate che fosse una piaga così estesa. Ma questo dimostra soltanto come si è diffusa furtivamente eppure incessantemente.

Certo, la pornografia non è un flagello solo del XX secolo. Sono stati trovati disegni osceni che risalgono ai tempi più remoti. Certe culture antiche avevano la prostituzione sacra e il culto di immagini falliche. All’epoca dell’impero romano, nella degradata Pompei la pornografia trovava la sua espressione nell’arte. Essa ha dunque una lunga storia.

Un’infezione che si diffonde a scopo di lucro

Quello che c’è di diverso nel nostro tempo è che questa infezione si è estesa diventando un’industria redditizia di vaste proporzioni. Avvalendosi della moderna tecnologia, i produttori sfornano enormi quantità di materiale porno, saturando il mercato fino al punto che il fenomeno ha assunto la portata di un’epidemia mondiale. Lo si vede dalle sorprendenti cifre che seguono:

CANADA: Secondo la rivista Chatelaine, in Canada dalle vendite di materiale porno si ricaverebbero “circa 6 miliardi di dollari all’anno”. Pornography and Prostitution in Canada riferisce che circa “500 milioni di dollari all’anno” ricavati da questa industria vanno al crimine organizzato. Solo il materiale pornografico sequestrato annualmente dalle autorità varrebbe, secondo il capo della polizia di Ottawa, più di 20 milioni di dollari.

STATI UNITI: Il Dipartimento della Giustizia della California ha calcolato che nel 1978 in quello stato la pornografia era un “affare da 4 miliardi di dollari all’anno”. Altri rapporti indicano che le “dieci principali riviste porno” ricavano un utile di 475 milioni di dollari all’anno e i cinematografi “per adulti” 365 milioni di dollari all’anno. Una libreria “per adulti” di Times Square a New York può guadagnare fino a 10.000 dollari al giorno. Una sola linea telefonica “calda” nella stessa città consente di realizzare un guadagno di 35.000 dollari al giorno, e questo soltanto per quanto riguarda la società dei telefoni. Uno di questi “servizi”, gestiti in oltre dieci grandi città americane, riceve in media mezzo milione di chiamate al giorno!

Data la natura clandestina di una parte del materiale, è difficile ottenere cifre esatte. Ma una fonte dice che nell’America del Nord le vendite di materiale porno oscillano “fra i 12 e i 50 miliardi di dollari all’anno, escluse le videocassette”.

ALTRI PAESI: Nel 1984 la “prospera industria pornografica” giapponese sommerse le librerie di “riviste per ragazze adolescenti a contenuto esplicitamente erotico”. Il governo intervenne subito per far togliere queste pubblicazioni dalle librerie. L’industria pornografica svedese, con un giro di molti miliardi di lire, vende “mezzo milione di riviste pornografiche hard-core” al mese. India, Malaysia e Bulgaria hanno sentito l’effetto prodotto sui giovani dalle videocassette porno. E, secondo un comunicato dell’Associated Press, nel 1985 in Cina l’aumento di materiale osceno “facilmente accessibile” ha indotto il governo a proibire la pornografia sul territorio nazionale.

È chiaro che questa piaga imperversa tutt’intorno a voi. Sappiate che si presenta in forme che possono facilmente entrare in casa vostra o che si possono trovare all’edicola all’angolo.

Ma è giusto definire la pornografia una “piaga”? È stato dimostrato che è nociva? Possiamo dire onestamente che costituisce una vera minaccia per voi e i vostri cari? Se fosse sottoposta a una rigorosa censura o proibita, non verrebbero limitati i diritti del cittadino di leggere e guardare quello che preferisce?

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