Una moderna torre di Babele?
L’ANTICA torre di Babele è divenuta simbolo di confusione e di divisione. Fu lì che circa 4.000 anni fa Dio confuse la lingua degli uomini. Perché? A causa della loro ribellione contro di lui. Si erano rifiutati di ubbidire a Dio e avevano dedicato invece la propria vita ai progetti di uomini imperfetti. Perciò Dio li disperse. — Genesi 11:1-9.
Ciò che è avvenuto ad Assisi è proprio tanto diverso? C’è stata vera unione? I capi religiosi di oltre due miliardi di persone hanno veramente promosso la pace mondiale?
C’era unità?
In un discorso pronunciato solo pochi giorni prima, il papa aveva sottolineato: “Ciò che avverrà ad Assisi non sarà certo sincretismo religioso”, aggiungendo che “non si può certo ‘pregare insieme’, cioè fare una preghiera comune, ma si può essere presenti quando gli altri pregano”. — L’Osservatore Romano, 23 ottobre 1986.
Il papa ha così indicato che la formula che si sarebbe seguita nel pregare per la pace era di stare insieme per pregare, non quella di pregare insieme. Alcuni hanno scritto che voleva evitare di partecipare a una preghiera in comune. In questo modo non sarebbe stato accusato dai cattolici di fare un miscuglio di varie credenze religiose.
Lo conferma il discorso di benvenuto ai capi religiosi pronunciato quella mattina dal papa. Egli ha enfaticamente precisato: “Il fatto che noi siamo venuti qui non implica alcuna intenzione di ricercare un consenso religioso tra noi o di negoziare le nostre convinzioni di fede. Né significa che le religioni possono riconciliarsi sul piano di un comune impegno in un progetto terreno che le sorpasserebbe tutte”. — L’Osservatore Romano, 27-28 ottobre 1986.
Pertanto non si sarebbe fatto nessuno sforzo per conciliare le molte differenze esistenti negli insegnamenti religiosi rappresentati da coloro che si sono incontrati ad Assisi. L’unità religiosa sarebbe stata dunque impossibile. La confusione delle ‘lingue religiose’ sarebbe continuata. Quindi c’è davvero una sorprendente somiglianza con l’antica torre di Babele.
Questa disunione religiosa è evidente se si prendono in esame alcune credenze. Per esempio, il buddismo non crede nell’esistenza di un Dio personale e sostiene che la meta finale dell’uomo è il Nirvana, uno stato di assoluta beatitudine raggiunto attraverso l’annullamento dell’io. Gli indù credono in milioni di dèi e in un ciclo continuo di reincarnazioni che può condurre al Nirvana. La religione cattolica, quella ortodossa e quelle protestanti credono in una Trinità. I musulmani invece credono che ci sia un solo Dio, Allah, e che Maometto sia il suo profeta; non credono comunque che Dio abbia un figlio. Gli ebrei adorano un solo Dio ma non accettano Gesù come Messia. Le religioni africane credono che piante, animali e oggetti inanimati abbiano uno spirito. I pellirosse adorano le forze della natura.
Tuttavia, perché ci sia vera pace dev’esserci una basilare unione di diversi popoli. Ma le religioni che si sono incontrate ad Assisi erano così pietosamente divise che non si sono potute mettere d’accordo neppure su una preghiera comune! Certo Dio non approva tutte queste idee contrastanti perché, scrisse l’apostolo Paolo, “non è un Dio di disordine, ma di pace”. — 1 Corinti 14:33.
Dio ascolta?
Come può l’unico e vero Dio, il Creatore del cielo e della terra, ascoltare con favore le preghiere di capi religiosi che non hanno nessuna intenzione di operare per la vera unità? L’ispirata Parola di Dio dice chiaramente che coloro che praticano la vera adorazione devono “parlare tutti concordemente, e . . . non avere fra [loro] divisioni, ma . . . essere perfettamente uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero”. — 1 Corinti 1:10.
Se ascoltasse queste religioni divise, Dio si contraddirebbe. Indicherebbe di approvare quello che condanna: le divisioni. Ma l’Iddio di verità non può essere incoerente. Non contraddirà la propria Parola, poiché “Dio . . . non può mentire”. (Tito 1:2) Pertanto non ascolta con favore le preghiere di questi adoratori divisi fra loro.
La Bibbia indica chiaramente che Dio approva solo l’adorazione che è in armonia con la Sua volontà. Gesù disse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Disse pure che Dio “cerca”, cioè approva e ascolta soltanto coloro che lo adorano “con spirito e verità”. Questo si fa osservando la sua Parola e ubbidendo ai suoi comandamenti. Perciò Dio disapprova le religioni che non fanno la sua volontà, come disapprovò i costruttori della torre di Babele, poiché nemmeno loro facevano la sua volontà. Egli li respinge. Gesù disse a coloro che fanno la propria volontà anziché quella di Dio: “Andatevene via da me, operatori d’illegalità”. — Matteo 7:21-23; Giovanni 4:23, 24.
Pertanto la condizione spirituale delle religioni che si sono incontrate ad Assisi è l’opposto di ciò che Dio richiede dai veri adoratori. Invece d’essere unite nella stessa mente e nello stesso pensiero, sono completamente divise, proprio come avvenne alla torre di Babele.
Il fatto che Dio non ascolta con favore le preghiere delle religioni di questo mondo, simili a Babele, è più evidente se esaminiamo la storia. Che quadro ci viene presentato?
[Immagine a pagina 6]
Una torre templare babilonese