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  • g87 8/8 pp. 13-15
  • Speranza per i morti, conforto per chi fa cordoglio

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  • Speranza per i morti, conforto per chi fa cordoglio
  • Svegliatevi! 1987
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  • Speranza per i morti, come la insegnò Gesù
  • “Il mio versetto preferito è...”
  • La speranza per i morti diverrà presto realtà
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Svegliatevi! 1987
g87 8/8 pp. 13-15

Speranza per i morti, conforto per chi fa cordoglio

JESS Romero, menzionato nell’articolo iniziale, infine si è risposato. In quanto ad Agustín e Valentina Caraballoso, soffrono ancora per la morte di Jonathan, ma hanno trovato la serenità. Gli spagnoli Ramón e María Serrano piangono ancora la morte di Paquito nonostante siano passati 24 anni. Ma in tutti questi casi, che cosa li ha aiutati ad andare avanti? Essi rispondono: “La speranza della risurrezione”.

Cosa intendiamo esattamente per “risurrezione”? Chi sarà risuscitato? Quando? E come possiamo esserne sicuri?

Speranza per i morti, come la insegnò Gesù

Durante il suo ministero terreno Gesù risuscitò diverse persone. (Marco 5:35-42) Fu un esempio della risurrezione che avrà luogo su vasta scala quando la terra tornerà ad essere interamente sotto il dominio di Dio, come chiedono milioni di persone quando pregano: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matteo 6:9, 10.

Un esempio del potere di Dio a questo riguardo si ebbe allorché Gesù risuscitò il suo amico Lazzaro. Allo stesso tempo il racconto chiarisce qual è la condizione dei morti. Gesù disse ai suoi discepoli: “Lazzaro, il nostro amico, è andato a riposare, ma io vado a svegliarlo dal sonno”. Non afferrando il significato delle sue parole, i discepoli dissero: “Signore, se è andato a riposare, sarà sanato”. Immaginavano dicesse che Lazzaro era solo addormentato, quando in effetti era morto. Perciò Gesù tolse loro ogni dubbio dicendo: “Lazzaro è morto”.

Si noti che Gesù non fece nessun riferimento a una qualche anima immortale passata a un altro stato o a un’altra sfera. Non era sotto l’influenza della filosofia greca ma del chiaro insegnamento biblico contenuto nelle Scritture Ebraiche. Lazzaro dormiva nella morte e quando arrivò Gesù era già da quattro giorni nella tomba commemorativa. Quale speranza c’era dunque per lui?

Allorché parlò a Marta, sorella di Lazzaro, Gesù le disse: “Tuo fratello sorgerà”. Come rispose lei? Disse forse che la sua anima era già in cielo o altrove? La sua risposta fu: “So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. Anche lei credeva nell’insegnamento biblico della risurrezione alla vita sulla terra. Gesù le diede un motivo ancor più valido d’aver fede dicendo: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita”. Poi, per avvalorare l’argomento, si recò alla tomba di Lazzaro e gridò ad alta voce: “Lazzaro, vieni fuori!” Cosa accadde?

Il racconto storico dice: “L’uomo che era stato morto venne fuori con i piedi e le mani avvolti in fasce, e il viso avvolto in un panno. Gesù disse loro: ‘Scioglietelo e lasciatelo andare’”. — Giovanni 11:1-44.

Ecco in che cosa consiste la speranza che ha aiutato molti di quelli che sono stati intervistati da Svegliatevi! Questa stessa speranza dà loro motivo di attendere con ansia il prossimo futuro quando il paradiso sarà ristabilito sulla terra e quando si adempiranno le incoraggianti parole di Gesù: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”. — Giovanni 5:28, 29.

“Il mio versetto preferito è...”

Svegliatevi! ha intervistato alcuni che avevano perso un figlio o un fratelloa. Parecchi, spiegando come hanno sopportato il loro dolore, hanno detto: “Vorrei dirvi qual è il mio versetto preferito”. Se vi è morta una persona cara, forse questi versetti potranno aiutare anche voi.

La quattordicenne Yunhee di Seoul, nella Corea del Sud, è morta di leucemia nel 1985. Suo padre Chun Kwang-kook ha spiegato al corrispondente di Svegliatevi! come consolava Yunhee nelle sue ultime settimane di vita: “Le parlavo di Lazzaro. Gesù disse che Lazzaro dormiva, e, come accadde a lui, quando Gesù chiamerà: ‘Yunhee, svegliati!’, anche lei si desterà dal sonno”.

L’inglese Janet Hercock aveva tredici anni quando nel 1966 morì di cancro. Lasciò i genitori e due fratelli, David e Timothy. David ha detto al corrispondente di Svegliatevi! quale versetto lo ha maggiormente aiutato: “È stato quello di Atti 17:31, che dice: ‘Poiché [Dio] ha stabilito un giorno in cui si propone di giudicare la terra abitata con giustizia mediante un uomo che ha costituito, e ne ha fornito garanzia a tutti in quanto lo ha risuscitato dai morti’. Nel discorso funebre fu messo in evidenza che la risurrezione di Gesù è una garanzia della futura risurrezione. Ne ho tratto tanta forza”.

Nel dicembre del 1975 George, appena quattordicenne, prese il fucile di suo padre e si sparò. Come reagì Russell, il padre di George, alla perdita del figlio suicidatosi?b

“Certe scritture sono state un’àncora per me. Ad esempio, le parole di Proverbi 3:5: ‘Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare al tuo proprio intendimento’. Mi appoggiavo in certo qual modo al mio proprio intendimento, cercando di trovare una spiegazione dell’accaduto”.

La famiglia inglese Morgan si trovava in Svezia quando il figlio Darrall si ammalò all’improvviso. Fu operato d’urgenza a Stoccolma. Infine fu riportato in aereo in Inghilterra dove morì poco prima di compiere 24 anni. La madre Nell dice: “Una scrittura che ho bene in mente è Matteo 22:32, dove Gesù cita queste parole di Dio: ‘Io sono l’Iddio di Abraamo e l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe’. Poi continua dicendo: ‘Egli non è l’Iddio dei morti, ma dei viventi’. So che queste parole significano che Darrall è nella memoria di Dio e tornerà nella risurrezione”.

La speranza per i morti diverrà presto realtà

La profezia biblica indica che siamo vicini al tempo in cui Dio agirà per ristabilire la pace e dare la vita eterna all’umanità ubbidiente. Dio promette: “Cambierò il loro cordoglio in esultanza, e li conforterò e li farò rallegrare dalla loro mestizia”. “‘Trattieni la tua voce dal pianto, e i tuoi occhi dalle lacrime, poiché esiste una ricompensa per la tua attività’, è l’espressione di Geova, ‘ed essi certamente torneranno dal paese del nemico [la morte]’”. — Geremia 31:13-17.

A quel tempo Geova riporterà progressivamente in vita mediante la risurrezione coloro che sono morti nel corso della storia umana. Sotto il governo celeste del nuovo sistema di Dio, avranno l’opportunità di scegliere la vita eterna ubbidendo ai comandi di Dio per la vita in quel tempo. Pertanto, se ci rivolgiamo alla Bibbia, vi troveremo una vera speranza per i morti e conforto per i vivi. — Atti 24:15; Rivelazione 20:12-14; 21:1-4.

[Note in calce]

a In un prossimo numero di Svegliatevi! sarà presa in esame la reazione alla perdita di un fratello o di una sorella.

b Il soggetto del suicidio e del dolore dei genitori sarà trattato in un prossimo numero di Svegliatevi!

[Riquadro a pagina 14]

Diane Krych, che parla della morte di suo figlio David nel nostro secondo articolo, ha sofferto profondamente e si rifiutava di accettare la realtà. Lo dimostrano le lettere che ha scritto a David, e che ha conservato, per 13 anni. Ha smesso di scrivergli quando ha affrontato la realtà della morte del proprio padre, che aveva assistito. (Svegliatevi! non intende suggerire di scrivere lettere come modo per trarre sollievo. Riportiamo tuttavia la prima lettera per illustrare come la speranza della risurrezione è stata un’àncora per lei e l’ha sorretta sin da allora).

Carissimo David,

Ora dormi da quarantasei giorni. Mi sembra siano passati anni dall’ultima volta che ti ho visto e che ti ho stretto fra le braccia. Ma i giorni del tuo sonno sono limitati. Vorrei sapere quanti sono perché comincerei il conto alla rovescia. Per noi l’attesa è lunga, difficile e triste, ma per te sembrerà come se fossero pochi minuti. Ne sono grata. Attendiamo il giorno in cui Geova ti sveglierà dal sonno nel nuovo ordine. Faremo la più grande festa che tu abbia mai visto. Durerà almeno tre giorni. Inviteremo tutti quelli che conosciamo. Sarà la tua festa. Spero solo che non dobbiamo attendere troppo a lungo. Non vedo l’ora di riabbracciarti, David. Sentiamo tutti terribilmente la tua mancanza. La casa è vuota senza di te. Nulla sarà più come prima finché non sarai di nuovo con noi. Perciò, mio diletto figlio, cercheremo d’essere pazienti e di confidare in Geova fino al tuo ritorno; e intanto ti scriveremo dei bigliettini per informarti di quello che succede mentre dormi.

Con tutto il mio affetto

La mamma

[Immagini a pagina 15]

La Bibbia promette che i morti, come Maria e David, saranno risuscitati

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