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  • Il Vecchio Testamento è superato?

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  • Il Vecchio Testamento è superato?
  • Svegliatevi! 1988
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Svegliatevi! 1988
g88 8/6 pp. 26-27

Il punto di vista biblico

Il Vecchio Testamento è superato?

◼ “Il Vecchio Testamento predica l’odio e la vendetta, ‘occhio per occhio e dente per dente’. Tutto questo è stato sostituito dal Nuovo Testamento, che insegna l’amore e il perdono”.

◼ “Il Vecchio Testamento non si applica ai cristiani moderni, per cui non è più necessario leggerlo!”

VI SIETE mai accorti di ripetere queste accuse, o avete udito qualcun altro farlo? Il Vecchio Testamento (le Scritture Ebraiche) è veramente antiquato, superato, sostituito dal Nuovo Testamento (le Scritture Greche Cristiane)? Cosa dice la Bibbia stessa?

È interessante che il Nuovo Testamento indica effettivamente che il patto della Legge, un contratto stipulato da Dio con l’antico Israele, è obsoleto e quindi non vincolante per i cristiani. (Efesini 2:15; Ebrei 8:13) Questo patto della Legge è incluso nel Vecchio Testamento. Ma nel Vecchio Testamento c’è molto più del patto della Legge!

Ci sono tre aspetti del Vecchio Testamento che lo rendono importante per voi. Quali sono? (1) Storia importante, (2) poesia edificante e (3) profezie che ispirano fede, tutte cose di immenso valore per i cristiani moderni. Vediamo perché.

Storia biblica

I primi diciassette libri del Vecchio Testamento, da Genesi a Ester, contengono un racconto storico di come Dio agì con l’uomo dalla sua creazione fino al V secolo a.E.V. Ma non si tratta di semplice storia morta! L’apostolo cristiano Paolo scrisse: “Ora queste cose [narrate nel Vecchio Testamento] accadevano loro come esempi, e furono scritte per avvertimento a noi [cristiani] sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. — 1 Corinti 10:11.

Perché Paolo considerò questi avvenimenti storici importanti per i cristiani nonostante il passare dei secoli? In parole semplici, per il fatto che, come la natura umana non è cambiata nel corso degli anni, così neanche Dio è cambiato. (Malachia 3:6) Il discepolo cristiano Giacomo disse di Geova Dio: “Presso di lui non c’è variazione del volgimento d’ombra”. (Giacomo 1:17) L’ombra prodotta dal sole è minima a mezzogiorno e ampia al tramonto. Geova però è diverso; la sua personalità è immutabile.

Pertanto possiamo imparare molto dalla storia di come Geova agì con i patriarchi, con Israele al Mar Rosso e nel deserto, e con molte altre persone. Per esempio, come Dio si offendeva quando gli israeliti praticavano l’idolatria o commettevano fornicazione, così gli dispiace quando i cristiani si comportano in questo modo. (1 Corinti 10:1-12) Anche il patto della Legge, sebbene non sia vincolante per i cristiani, è un prezioso aiuto per capire a fondo la personalità di Geova attraverso i princìpi su cui esso si basa.

Poesia e profezia biblica

I successivi cinque libri, da Giobbe al Cantico dei Cantici, sono libri poetici. Ma non sono semplicemente buona letteratura, poiché il loro contenuto edifica spiritualmente e si basa spesso su avvenimenti storici. Chi non si è commosso leggendo i Salmi? E chi non capisce la praticità dei consigli che il libro di Proverbi dà in merito a onestà, gelosia e ad altri aspetti dei rapporti umani? (Proverbi 11:1; 14:30) Senza dubbio questi libri sono utili oggi come lo erano quando furono scritti.

Gli ultimi diciassette libri del Vecchio Testamento, da Isaia a Malachia, sono libri profetici. Contengono le proclamazioni degli antichi profeti ebrei e forniscono con secoli di anticipo vivide descrizioni della venuta del Messia sulla terra. I racconti evangelici del Nuovo Testamento contengono l’adempimento di decine di queste profezie, anche nei minimi particolari. Certo considerando l’accuratezza di queste profezie rafforziamo la nostra fede in Gesù Cristo come colui che fu mandato da Dio per liberare l’umanità.

C’è contraddizione?

Ma si può conciliare la differenza fra il Vecchio e il Nuovo Testamento? Facciamo un esempio: un padre può disciplinare i suoi due figli in modo diverso perché ciascun figlio ha una sua distinta personalità. Analogamente il tono dei consigli di Geova contenuti nel Vecchio Testamento e dati a Israele, una nazione di persone dedicate a lui dalla nascita, sarebbe stato diverso dal tono dei consigli che troviamo nel Nuovo Testamento e che furono dati alla congregazione cristiana, un gruppo di persone dedicate a lui di propria scelta.

Pertanto un attento esame della Bibbia mostra che queste due parti non si contraddicono, ma piuttosto si completano a vicenda. Entrambe le parti sono necessarie affinché “l’uomo di Dio sia pienamente competente”. — 2 Timoteo 3:16, 17.

Ad esempio, sarebbe corretto dire che il Vecchio Testamento permette le vendette personali mentre il Nuovo Testamento le condanna? Niente affatto! Entrambi raccomandano di amare i propri nemici, facendo notare che la vendetta appartiene a Dio. (Confronta Deuteronomio 32:35, 41 e Proverbi 25:21, 22 con Romani 12:17-21). Infatti, quando il Vecchio Testamento parla di ‘occhio per occhio e dente per dente’ non si riferisce alle vendette personali, ma piuttosto all’equo compenso stabilito da una corte debitamente autorizzata. — Esodo 21:1, 22-25.

No, il Vecchio Testamento non è obsoleto né si contraddice. La Bibbia conferma che esso è attuale e valido per i cristiani d’oggi come lo è il Nuovo Testamento. Rammentate le parole di Gesù Cristo: “L’uomo non deve vivere di solo pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. E questo include non solo le Scritture Greche Cristiane, ma anche le Scritture Ebraiche. — Matteo 4:4; confronta Deuteronomio 8:3.

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