Uno sguardo al mondo
Quasi mille miliardi di dollari in armamenti
Nonostante i promettenti sorrisi e le strette di mano che le superpotenze si sono scambiate quest’anno in vista del disarmo mondiale, le spese militari nel mondo stanno per toccare il tetto dei mille miliardi di dollari. “Dal 1960 al 1980 le spese militari nel mondo son quasi raddoppiate in termini reali: oggi, secondo le stime, superano i 900 miliardi di dollari all’anno”, dice la rivista UN Chronicle. Stando alle previsioni dell’articolo, se le attuali tendenze nella corsa agli armamenti continueranno, sarà presto raggiunta la cifra di mille miliardi di dollari. I trafficanti di armi hanno ogni motivo per continuare a rallegrarsi.
Uso di crack e AIDS
“Gli esperti di problemi sanitari sono sempre più preoccupati temendo che l’uso del crack nei quartieri poveri possa accelerare la diffusione dell’AIDS fra gli eterosessuali”, scrive il New York Times. Perché? “Coloro che usano il crack, sia maschi che femmine, provano spesso desideri sessuali fortemente esagerati e le loro inibizioni diminuiscono quando sono sotto l’effetto del crack”, il che li induce ad avere rapporti sessuali con estranei, a compiere attività sessuali in precedenza evitate e a offrirsi in cambio della droga. Ne è risultato un netto aumento dei casi di sifilide, e i “sifilitici sono più soggetti a diffondere o a contrarre l’AIDS”. Molti uomini che frequentano le “crack house” (simili alle fumerie d’oppio di un tempo) hanno fatto uso di droga per via endovenosa e sono infettati dall’HIV, il virus che causa l’AIDS. “La logica sequenza è: crack, sifilide, HIV”, dice il dott. Stephen C. Joseph, commissario del Servizio Sanitario di New York. “Esistono ora alcune fortissime indicazioni secondo cui il crack e altre forme di cocaina sono un fattore chiave nella trasmissione dell’HIV”.
I giovani e le carte di credito
Le carte di credito sono diventate l’ultimo capriccio degli adolescenti e sono ora “lo status symbol dei giovani”, afferma un giornale australiano, il Sun-Herald. Uno studio condotto in gennaio indicava che il 50 per cento degli studenti del decimo anno di una scuola e ben l’80 per cento di quelli di un’altra scuola avevano una carta di credito. Alcuni avevano una carta ausiliaria che permetteva loro d’avere accesso al conto dei genitori, potendo spendere fino a un massimo di 10.000 dollari australiani! Allo stesso tempo, il debito dei consumatori superava i 23.400.000.000 di dollari australiani — l’equivalente di 1.500 dollari per ogni uomo, donna e bambino — debito dovuto soprattutto ad acquisti effettuati con carte di credito e non pagati. Non essendo in grado di far fronte alle difficoltà finanziarie derivanti dalle spese eccessive, un crescente numero di giovani australiani sta dichiarando fallimento. Nel 1987 il 16,8 per cento dei fallimenti volontari era stato dichiarato da giovani fra i 18 e i 25 anni, e quest’anno si prevede che la cifra sarà molto più alta. Un funzionario ha detto: “Il problema è sullo stesso piano dell’abuso di alcool, dei morti in incidenti stradali e del fumo tra i giovani”.
Bambini che nascono ubriachi
In Irlanda pediatri e infermiere stanno assistendo alla nascita di bambini “ubriachi fradici”. Il Journal, giornale della Fondazione per le Ricerche sulle Tossicodipendenze, dichiara che “i neonati ubriachi devono trascorrere i loro primi giorni di vita nelle unità di cura intensiva, risentendo degli effetti dell’intemperanza”. L’eccesso di alcool nell’organismo del neonato è dovuto, in parte, all’usanza tradizionale, seguita dalle madri che hanno ormai finito il tempo di gestazione, di ingerire grandi quantità di alcool come mezzo per provocare le doglie. Questi neonati soffrono per i postumi delle sbornie e, secondo alcune infermiere, certi neonati “puzzano letteralmente di alcool”. Ma, come ha detto un medico, l’alimentazione nutriente seguita dalla maggioranza delle madri irlandesi offre ai neonati una certa protezione.
La popolazione più vecchia del mondo
Secondo una simulazione al computer, nel 2020 il Giappone potrebbe avere la popolazione più vecchia del mondo. Il censimento effettuato in Giappone nel 1985 indicava che c’erano circa dodici milioni e mezzo di giapponesi dell’età di 65 anni o più, vale a dire circa uno su dieci abitanti. Quell’anno la durata media della vita era di 74,9 anni per gli uomini e di 80,6 anni per le donne. Tuttavia secondo le stime della simulazione al computer menzionata sopra, effettuata per conto dell’Istituto per le Ricerche Demografiche dell’Università Nihon di Tokyo, per il 2020 trentun milioni e mezzo di giapponesi saranno pensionati, vale a dire circa uno su quattro abitanti. Si è pure calcolato che per il 2025 la durata media della vita salirà a 78 anni per gli uomini e a 83,6 anni per le donne.
Sessodipendenza letale
La sessodipendenza è una “malattia cronica” spesso erroneamente diagnosticata nella cura dei tossicomani, scrive il Journal, giornale della Fondazione per le Ricerche sulle Tossicodipendenze. Un medico, che è anche il creatore di una “linea calda” (una linea telefonica d’emergenza) per cocainomani negli Stati Uniti, sostiene che “fino al 15% dei cocainomani che si rivolgono a lui sono anche sessodipendenti”. La sessodipendenza include comportamenti compulsivi a vari livelli, dall’impulso irresistibile di masturbarsi ai feticci sessuali, alle pratiche sadomasochistiche e all’impulso irresistibile di avere incontri eterosessuali e omosessuali. Il Journal prosegue dicendo: “Il fattore principale nella diffusione dell’AIDS”, la malattia che porta quasi sicuramente alla morte, “è il comportamento che ha origine da un impulso irresistibile”.
Il papa deplora la mancanza di fede
In occasione della sua recente visita in Austria papa Giovanni Paolo II ha fatto “un’analisi più critica della fede in Austria” quando ha parlato ai vescovi che non quando ha fatto i suoi sermoni al pubblico. Secondo il giornale austriaco Oberösterreichische Nachrichten, il papa ha detto che “è il risultato della ricchezza e dell’indifferenza religiosa che la secolarizzazione ha tanto promosso nella vita del singolo, nella famiglia e, soprattutto, nella vita pubblica”. L’Austria ha bisogno di una “nuova campagna di evangelizzazione”, ha detto il papa.
“Sindrome da edificio malato”
“Il lavoro d’ufficio . . . non è mai stato considerato particolarmente pericoloso . . . , ma può non essere neppure particolarmente salutare”, dice la rivista Time. “Nonostante l’aspetto luminoso e lindo, molti degli attuali posti di lavoro sono saturi di inquinanti tossici”. Il problema è l’inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi, che da luogo alla “sindrome da edificio malato” (“sick-building syndrome”). Colpisce “da un quinto a un terzo circa degli edifici negli Stati Uniti”. Può causare sintomi come forte lacrimazione, testa pesante, mal di capo, epistassi, lavoratori che cadono addormentati e “quel sentirsi proprio a terra”. Di solito la causa è la cattiva ventilazione dei locali in quegli edifici dove l’aria viene per la maggior parte o interamente rimessa in circolazione o dove, a causa di una progettazione poco felice, le prese d’aria sono state sistemate in corrispondenza di aree inquinate. Per di più ci sono le sostanze chimiche irritanti contenute nei solventi per le pulizie, nella carta autocopiante, nei liquidi per fotocopiatrici e perfino in vernici, tendaggi, tappeti e pannelli per rivestimenti. “Gli inquinanti presenti negli ambienti chiusi possono costituire un grave rischio per la salute”, dice Eileen Claussen dell’Environmental Protection Agency, l’ente americano per la protezione dell’ambiente. “In alcuni uffici l’aria è 100 volte più inquinata che fuori”.
Passano al contrattacco
Secondo il Mexico City News, nella città messicana di Léon più di 100.000 persone all’anno sono punte da scorpioni, la cifra più alta nel mondo. Vengono spesi annualmente circa 60 miliardi di pesos per curare le vittime delle punture di scorpione. Negli ultimi cinque anni, nove decessi sono stati attribuiti a punture di scorpione tra persone che non avevano fatto uso dell’apposito siero. Secondo Manuel Dahesa Damila dell’Università di Guanajuato, la città di Léon è nota come “capitale mondiale degli scorpioni”. Con la sua puntura uno scorpione inietta nell’uomo tossine letali. Perché gli attacchi di scorpione sono in aumento? Si pensa che la ragione sia la rapida crescita della popolazione di Léon.
L’illegittimità va di moda?
“I figli illegittimi sono ora talmente numerosi in Europa”, osserva la rivista inglese Economist, “che in alcuni paesi i bambini nati da coppie sposate potrebbero presto essere la minoranza”. La ragione? “Buona parte della spiegazione sta nel mutato clima morale”, dice la rivista. Visto che nella società odierna i rapporti prematrimoniali sono diventati una cosa più accettabile, si può dire altrettanto dei figli illegittimi. Per una donna il fatto d’avere un figlio senza essere sposata non è più un disonore come lo era nelle generazioni passate. Perciò in Svezia, Danimarca e Islanda quasi metà dei bambini che nascono sono illegittimi. In Norvegia, Austria, Francia e Gran Bretagna, la proporzione è di uno su quattro o cinque. E anche in quel paese così profondamente religioso che è l’Irlanda, oltre un bambino su dieci è illegittimo.