BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g89 22/6 pp. 3-4
  • Siamo fatti per godere la natura

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Siamo fatti per godere la natura
  • Svegliatevi! 1989
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • I primi parchi nazionali
  • L’enfasi si sposta
  • La bellezza dei parchi nazionali alpini
    Svegliatevi! 1997
  • Alcuni bei parchi del mondo
    Svegliatevi! 1989
  • Un parco che abbraccerà tutta la terra: Come?
    Svegliatevi! 1989
  • Yellowstone: dove acqua, roccia e fuoco si incontrano
    Svegliatevi! 2000
Altro
Svegliatevi! 1989
g89 22/6 pp. 3-4

Siamo fatti per godere la natura

QUASI tutti proviamo un senso di pace e serenità quando possiamo allontanarci dal trambusto della vita cittadina per godere le bellezze di qualche ambiente naturale. Il noto John Muir, uno dei primi fautori della protezione della natura, disse: “I parchi d’alta montagna e le riserve naturali sono utili non solo come sorgenti di legname e di fiumi per l’irrigazione, ma anche come sorgenti di vita”.

Non deve dunque sorprenderci che il Creatore provvedesse alla prima coppia umana un bel giardino o parco come dimora. Esso occupava una parte della regione chiamata Eden per cui fu chiamato “giardino di Eden”. Questo parco o giardino era molto esteso. Lo indica il fatto che il fiume che lo irrigava si divideva formando le sorgenti di quattro fiumi principali e che nel giardino si trovava “ogni albero desiderabile alla vista e buono come cibo”. — Genesi 2:8-10, 15.

Fino al nostro secolo la maggior parte dell’umanità è vissuta dove poteva ristorarsi con tali “sorgenti di vita”. Ma poi la gente cominciò ad ammassarsi nelle grandi città e l’uomo iniziò a danneggiare e perfino rovinare le zone selvagge. Perciò l’idea di riservare certe zone per farne dei parchi nazionali è stata giustamente definita “una concezione magnifica e straordinaria”. Quando e come è nata questa idea?

I primi parchi nazionali

Se ne potrebbe fare risalire l’origine al 1870. Dopo avere esplorato la regione di Yellowstone negli Stati Uniti, una sera un gruppo di uomini si riunì intorno a un fuoco da campo e passò in rassegna le cose sorprendenti che avevano viste. Uno di essi, Cornelius Hedges, divenuto in seguito governatore del Territorio del Montana, propose di istituire nella regione un parco nazionale per il bene delle generazioni future. Gli altri diedero il loro entusiastico consenso. Due anni dopo l’idea venne approvata, e nel 1872 il presidente Ulysses S. Grant firmò il disegno di legge in virtù del quale lo Yellowstone diveniva il primo parco nazionale del mondo.

Successivamente, imitando l’esempio dello Yellowstone, veniva creata nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, una riserva naturale ora conosciuta con il nome di Royal National Park. Poi, appena 13 anni dopo l’istituzione dello Yellowstone, veniva creato nell’Alberta, in Canada, il terzo parco nazionale del mondo. È interessante vedere come avvenne.

Il Canada era allora una nuova nazione impegnata nella costruzione di un collegamento ferroviario che avrebbe attraversato le Montagne Rocciose raggiungendo la costa del Pacifico. Un giorno del novembre 1883 tre operai della ferrovia che stavano esplorando la regione selvaggia vicino a Fort Calgary trovarono delle acque minerali calde che sgorgavano dalla terra. Si comprese il valore di queste sorgenti e vennero ingaggiate battaglie legali per stabilire i diritti di proprietà.

Subito, però, intervenne il governo canadese. Si rendeva conto che la regione poteva attirare i turisti, ed era restio a concedere quei diritti a imprenditori privati. Così nel 1885 il governo emise un’ordinanza con cui stabiliva che la zona doveva essere riservata “al pubblico per fini sanitari” e se ne doveva “vietare la vendita o l’occupazione legale o abusiva”. L’area originale di 26 chilometri quadrati è stata ampliata e ora fa parte di una riserva naturale che copre una superficie di 6.641 chilometri quadrati e si chiama parco nazionale di Banff.

Ora in tutto il Canada ci sono circa 30 di questi parchi che coprono una superficie pari a quella dell’Inghilterra. Gli Stati Uniti hanno più di 300 di queste zone coordinate dal National Park System, con un’estensione complessiva pari a più del doppio dell’area dell’Inghilterra. La “concezione magnifica e straordinaria” dei parchi nazionali ha preso piede a tal punto nel mondo che esistono più di 2.000 aree protette in circa 120 paesi diversi.

L’enfasi si sposta

In origine la zona di Banff era in effetti una stazione termale per pochi privilegiati. “Poiché non possiamo esportare il paesaggio”, dichiarò uno dei primi promotori, “dovremo importare i turisti”. E i turisti vennero. Infatti i turisti hanno invaso a tal punto alcuni parchi nazionali che ora essi sono sovraffollati e congestionati oltre ogni dire. “C’era tanta di quella gente”, ha detto una famiglia dopo aver visitato lo Yellowstone, “che ne siamo rimasti sgomenti: era come essere per le strade di Manhattan [New York]”. Le guardie di alcuni parchi hanno dovuto essere addestrate nelle tecniche di polizia e nei controlli antinarcotici.

Recentemente, però, si sono fatti sforzi maggiori per preservare lo stato naturale dei parchi. Per esempio, nello Yosemite, un famoso parco della California, si è discusso di eliminare cose come l’officina meccanica, negozi di regali, piste di pattinaggio su ghiaccio, campi di golf, campi di tennis e piscine. I gestori dei parchi stanno cercando di provvedere mezzi ricreativi compatibili con la protezione a lungo termine delle risorse naturali.

Questo vale senz’altro per il Canada, come mostra il regolamento dei parchi del Canada formulato nel 1979. Esso dice che i parchi nazionali hanno lo scopo ‘di proteggere una volta per tutte aree naturali rappresentative e lasciarle intatte per le generazioni future’.

Una delle principali funzioni di molti parchi è quella di proteggere gli animali. Il parco nazionale del Gran Paradiso, creato nel 1922 in Italia, ha una specie protetta, lo stambecco, che i cacciatori avevano spinto sull’orlo dell’estinzione. E il Gir Wild Life Sanctuary, una riserva naturale creata nel 1965 in India, protegge gli ultimi esemplari dei leoni asiatici che un tempo popolavano il paese. Si calcola che 60 milioni di bisonti, o bufali, vivessero un tempo nell’America Settentrionale, ma nel 1900 il bisonte rischiava l’estinzione. Ora grazie ai provvedimenti presi per proteggerlo, ce ne sono molte migliaia in alcuni luoghi, come ad esempio nel parco nazionale di Wood Buffalo.

Veramente, visitare i parchi nazionali, fare escursioni a piedi in regioni selvagge e vedere gli animali nel loro ambiente naturale è qualcosa che ristora lo spirito. È per così dire una sorgente di vita. Ma bisogna tener conto dei pericoli.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi