BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g90 8/4 pp. 22-23
  • I bei cristalli di Kofu

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • I bei cristalli di Kofu
  • Svegliatevi! 1990
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Cosa sono i cristalli?
  • Un capolavoro dal minerale
  • Come raggi di luna cristallizzati
    Svegliatevi! 2003
  • “Avete mai visto una ‘bolivianita?’”
    Svegliatevi! 2005
  • Berillo
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • Gemme scintillanti per la delizia dei vostri occhi
    Svegliatevi! 1980
Altro
Svegliatevi! 1990
g90 8/4 pp. 22-23

I bei cristalli di Kofu

Dal corrispondente di Svegliatevi! in Giappone

SIETE mai stati affascinati dalla bellezza dei gioielli o delle sculture di cristallo? Probabilmente sì. Ma come la maggioranza, probabilmente non sapete come si fanno. Per saperne di più, rechiamoci a Kofu, una città situata a nord-ovest del famoso Monte Fuji, in Giappone. È uno dei più grandi centri del mondo per la produzione di gemme.

Prima di tutto visitiamo un Istituto di ricerche sulla glittica, dove siamo informati dell’esistenza di reperti archeologici indicanti che in passato i guerrieri giapponesi usavano cristalli per le punte delle loro frecce. Alcune punte di freccia potrebbero risalire al tempo di Cristo. Apprendiamo inoltre quale parte hanno avuto i cristalli nella religione. La religione scintoista è imperniata su oggetti naturali come il sole, i monti, gli alberi e le rocce. Qualsiasi cosa fuori del comune poteva diventare oggetto di culto. Perciò quando venivano trovati cristalli strani, erano conservati nei santuari del posto.

Durante l’era feudale, di rado si compravano o vendevano cristalli in Giappone. Ma nel 1867 salì al potere l’imperatore Meiji e poco dopo il sistema feudale ebbe termine. Con questo cambiamento, la gente cominciò a estrarre e a vendere liberamente i cristalli. Nasceva l’industria dei cristalli di Kofu.

Cosa sono i cristalli?

Il professor Kenro Tsunoda, dell’Università di Yamanashi, risponde: “Il termine ‘cristallo’ può riferirsi a qualsiasi sostanza solida avente gli atomi disposti in modo regolare e periodico. Diamanti, fiocchi di neve e perfino il comune sale da tavola sono a struttura cristallina”.

Dove hanno origine i cristalli? Il prof. Tsunoda risponde: “I cristalli di quarzo sono formati di silicio e ossigeno, i due elementi più abbondanti nella crosta terrestre. Dopo la creazione, la terra si raffreddò e le sostanze chimiche più leggere salirono in superficie. Mentre si indurivano, si formò una sottile crosta rocciosa. Il magma granitico surriscaldato che saliva dall’interno della terra, però, a volte fuoriusciva spaccando questa crosta. Il risultato: un vulcano. Altre volte il magma si spingeva verso l’alto solo abbastanza da formare un rialzo nella crosta terrestre”. Nel corso dei secoli, la continua risalita e il lento raffreddamento del magma surriscaldato fecero sì che una combinazione di elementi della giusta specie e nelle giuste condizioni di temperatura e pressione formassero i cristalli di quarzo trasparenti.

“Indipendentemente dalla grandezza o dalla forma”, prosegue il professore, “questi cristalli sono sempre a sistema esagonale”. Le superfici lisce e piatte si incontrano ad angoli di 60 gradi e si riuniscono a punta in cima. Ovviamente, non sono duri come i diamanti, che si formano per effetto di calore e pressione molto più elevati. Ma hanno durezza sette nella scala della durezza di Mohs, rispetto alla durezza nove di zaffiri e rubini. E possono essere molto grandi”.

Un capolavoro dal minerale

Il signor Momose, proprietario di uno dei più grandi laboratori di Kofu, ci ha mostrato gentilmente come si ottengono belle gemme dai cristalli allo stato grezzo. “In passato”, dice, “la maggior parte dei cristalli che lavoravamo veniva estratta in Giappone. Ora, per ragioni economiche, in Giappone non si sfrutta più nessun giacimento. Vengono importate ogni anno circa 480 tonnellate di cristalli, soprattutto dal Brasile, mentre alcune pietre vengono da Africa, Germania Occidentale e Stati Uniti”.

Le pietre vengono tagliate con una lama di carborundum, più o meno come si fa col pane. Quindi un capomastro traccia sulla pietra i punti esatti dove taglierà ciascuna gemma. Per facilitare il taglio, l’artigiano incolla le gemme su un lungo bastone. Quindi, sedendo a un tavolo rotante, ne leviga a mano e con abilità le superfici. Può impiegare il taglio ovale, a brillante, a smeraldo o altri bei tagli. Successivamente le pietre vengono lucidate a un tavolo girevole. Ciascuna pietra è stata trasformata in un capolavoro!

Il valore e la bellezza di queste pietre vengono grandemente accresciuti dai gioiellieri con montature di squisita fattura. Visitiamo un gioielliere del posto e vediamo un’abbagliante esposizione di gemme. Notiamo la grande varietà di cose che si possono fare col cristallo: spille, gemelli, fermacarte, fermacravatte, ciondoli. E sulla parete sono splendidamente raffigurati il Monte Fuji, uccelli variopinti e la famosa carpa giapponese.

I gioiellieri usano l’oro, il platino, l’oro bianco o l’argento in innumerevoli modi per fare risaltare la bellezza naturale delle gemme. E combinando i cristalli con pietre preziose, come i diamanti, se ne accrescono enormemente lo splendore e il valore. Ma piccoli cristalli di quarzo su montature meno appariscenti servono ora da oscillatori in orologi, televisori, radio e in altri dispositivi elettronici. E chi sa quali impieghi si troveranno per loro in futuro? Intanto, però, siamo contenti di guardarne ammirati la splendente bellezza.

[Fonti delle immagini a pagina 23]

Museo dei Gioielli di Yamanashi

Museo Shakado della cultura jomon

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi