I giovani chiedono...
Come posso aiutare mia madre che è sola?
“Essere un genitore senza coniuge è come essere un giocoliere. Dopo sei mesi di pratica, riesci finalmente a tirare in aria quattro palle contemporaneamente. Ma non appena hai imparato a farlo, qualcuno ti lancia un’altra palla!” — Un genitore senza coniuge.
FARE la madre quando il padre manca è un’impresa faticosa, spesso senza un attimo di respiro. E se tua madre è in questa situazione, ti rendi conto senz’altro che un po’ di aiuto le farebbe comodo.a Ma essendo un adolescente, ti trovi in quello che uno scrittore ha chiamato “il periodo più stressante e inquietante della vita”. Potrebbe sembrare che i problemi della giovinezza siano più che sufficienti per te.
Nondimeno, come il genitore citato all’inizio, ogni tanto tua madre può sentirsi esausta mentre cerca di farti da madre e da padre. È vero che Geova non si aspetta l’impossibile da nessuno. Infatti un principio biblico dichiara: “Il risultato è gradito a Dio, se chi dona ci mette buona volontà. E Dio tiene conto di quel che uno possiede”. (2 Corinti 8:12, Parola del Signore [PS]) Ma lei può sentirsi ugualmente sotto forte pressione. Dovresti ignorare la sua situazione, o ci sono buone ragioni per cui dovresti cercare di aiutarla?
“Rendere dovuto compenso”
In 1 Pietro 3:8 ai cristiani è detto: “Infine, fratelli, ci sia perfetta concordia tra voi: abbiate compassione”. (PS) Quindi, come minimo, la compassione per tua madre non dovrebbe spingerti ad aiutarla? In effetti, è “gradito dinanzi a Dio” che i giovani cristiani continuino “a rendere dovuto compenso ai loro genitori”. — 1 Timoteo 5:4.
Questo versetto, anche se si riferisce senz’altro all’aiuto finanziario che si deve dare a un genitore che ha perso il coniuge, insegna un importante principio: Il debito che abbiamo verso i nostri genitori è più grande di quello che potremmo mai ripagare. E quando hanno bisogno, è nostro dovere e privilegio cercare di ricompensarli. Per esempio, alcuni giovani che lavorano a mezza giornata useranno i loro guadagni o parte d’essi per pagare le bollette di casa. Questo è senz’altro un segno di gratitudine e riconoscenza!
L’aiuto economico, comunque, è solo un modo per “rendere dovuto compenso” a tua madre. Non che tu debba cercare di rimpiazzare il genitore che non c’è — sarebbe impossibile — né devi logorarti emotivamente, pensando di essere completamente responsabile di tutto ciò che avviene in casa tua. Questo è sempre compito del tuo genitore, di tua madre. (Confronta Proverbi 31:27). Ma ci sono molti modi pratici in cui puoi essere veramente d’aiuto a tua madre se è sola.
Puoi alleviare il suo peso con l’ubbidienza
Un modo è quello di ubbidire al comando di Colossesi 3:20: “Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è gradito al Signore”. Forse conosci queste parole a memoria. Ma ti capita a volte di non darvi ascolto?
Una donna sola con un figlio adolescente lavora molte ore per mantenere la sua famiglia. Ma dice con un sospiro: “Mio figlio mi rende le cose più difficili quando disubbidisce”. Il figlio ribatte: “Sono l’unico maschio in casa. Sono grande e grosso, più di lei, così a volte mi è molto difficile ubbidirle e rispettarla come capofamiglia”.
Né la tua corporatura né il tuo sesso ti esonerano dall’ubbidire a questo comando di Geova: “Non abbandonare la legge di tua madre”. (Proverbi 6:20) Tua madre è autorizzata da Dio a fare leggi, o regole per la casa. Tu le devi rispetto e ubbidienza. Se sei un maschio, forse la mamma ti chiama affettuosamente l’uomo di casa. Ma è lei il capo di casa. E ubbidendole — non discutendo con lei tutte le volte che ti chiede di fare qualcosa — allevierai il suo carico e contribuirai alla pace familiare.
Aiutala nelle faccende domestiche
Un altro modo per alleviare il peso di tua madre è quello di aiutarla nelle faccende domestiche, senza aspettare che brontoli. ‘Ma la mamma non me lo chiede mai’, obietterai. Anche se la cosa può sorprendere, spesso è così. Carol V. Murdock, infatti, scrive: “Mamma o papà, entrambi senza coniuge, attraversano barcollando il soggiorno trasportando un bucato sufficiente a far piegare le ginocchia più forti . . . e gli occhi di tre ragazzi non si staccano neppure per un attimo dallo schermo televisivo”. — Single Parents Are People, Too!
Perché molte madri sole chiedono così poco ai loro figli? Una madre ha fatto questo ragionamento: “Non voglio che mia figlia debba rinunciare a qualche divertimento perché io devo lavorare. Temo che se la prenda con me”. Un’altra ha detto: “Vuoi rimediare all’assenza del padre facilitando la vita ai ragazzi”. Questi sentimenti, però, potrebbero nascere da un ingiustificato senso di colpa da parte di tua madre. Forse lei si sente in colpa per il fatto che, dovendo lavorare, è costretta a stare lontana da te. Oppure può sentirsi responsabile del fallimento del suo matrimonio e pensare che la colpa è sua se devi vivere in una casa con un solo genitore.
Secondo il dott. Richard A. Gardner, autore di The Boys and Girls Book About Divorce, alcuni giovani approfittano della situazione. Vogliono essere commiserati e si rifiutano di fare la loro parte di faccende domestiche. Questo, però, ci fa venire in mente l’insensibilità dei capi religiosi del tempo di Gesù, che disse di loro: ‘Preparano pesi impossibili da portare ma da parte loro non vogliono muoverli neppure con un dito’. — Matteo 23:4, PS.
Mostra un atteggiamento diverso. Rifiùtati di aggravare il peso di tua madre; non sottrarti alle faccende domestiche.
Prendi l’iniziativa
A tal fine, può darsi tu debba fare ciò che va fatto senza che ti venga chiesto. Considera come il giovane Antonio allevia il peso della madre. Egli dice: “Mia madre lavora in un ospedale, e il suo camice va stirato. Così glielo stiro io”. Ma non è un lavoro da donna? “Alcuni la pensano così”, replica Antonio, “ma è di aiuto a mia madre, così lo faccio”.
Oltre ad aiutare tua madre in modo pratico, puoi far molto per tirarla su di morale anche con semplici espressioni di gratitudine. Una madre ha scritto: “Spesso, quando mi sento molto giù o irritabile perché al lavoro ho avuto una giornata particolarmente difficile, arrivo a casa . . . e proprio quel giorno mia figlia ha deciso di apparecchiare la tavola e di cominciare a preparare la cena”. E aggiunge: “Mio figlio mi abbraccia e dice: ‘Sei la mammina più brava del mondo’”. Che effetto hanno su di lei queste premure? Essa continua: “Il mio umore cambia completamente e mi sento di nuovo su”.
‘Continua a camminare nella verità’
“Non ho motivo di gratitudine più grande di queste cose, che io oda che i miei figli continuano a camminare nella verità”. (3 Giovanni 4) Qui l’apostolo Giovanni si riferisce ai suoi figli spirituali. Se tua madre è una cristiana, senza dubbio nutre gli stessi sentimenti per te; vuole che tu cammini nella verità. A tal fine può disporre di tenere con te un regolare studio biblico familiare.
Dopo un’estenuante giornata di lavoro può non essere facile per lei tenere questo studio. E se tu non cooperi o ti lamenti, lo studio familiare può diventare una sofferenza per tutti gli interessati. Perciò coopera! Sii pronto per lo studio quando arriva il tempo stabilito. Prepàrati in anticipo. La tua cooperazione può essere proprio la spinta di cui tua madre ha bisogno per tenere regolarmente lo studio. E anche assistendo alle adunanze cristiane e partecipando all’opera di predicazione di casa in casa senza dover essere spronato dimostri di camminare nella verità. (Matteo 24:14; Ebrei 10:24, 25) In questo modo assicuri a tua madre che i suoi sforzi non sono vani!
I vantaggi
Proverbi 3:27 dice: “Non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano farlo”. È chiaro che hai il dovere di mostrare a tua madre questa considerazione. E quando gliela mostri, non solo fai felice lei ma anche Geova Dio. Un altro vantaggio: Tua madre sarà in un migliore stato d’animo per aiutarti quando ne avrai bisogno.
Infine, aiutare gli altri serve a sviluppare buone qualità. Uno scrittore, infatti, osserva: “I giovani hanno bisogno di opportunità per sentirsi utili e per prodigarsi per gli altri. Quando non fanno nessuna di queste esperienze, non possono scoprire i loro lati buoni e la tenacia [che deriva] dal sapere che si è brave persone che aiutano il prossimo”. Lo stesso Gesù disse: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. (Atti 20:35) E anche tu puoi essere molto felice se fai lo sforzo di aiutare tua madre che è sola.
[Nota in calce]
a Dato che la maggioranza dei genitori senza coniuge sono donne faremo riferimento alle madri. Tuttavia i princìpi considerati in questo articolo si applicano a ogni genitore senza coniuge, padre o madre che sia.
[Immagini a pagina 19]
Il giovane pigro o indifferente rende più difficile la vita della madre... Quello che l’aiuta nelle faccende di casa allevia il suo peso