Il potere del pettegolezzo
IL SUICIDIO della giovane sconvolse la tranquilla cittadina inglese. Ancora più inquietante però fu la conclusione della giuria che assisteva il coroner nell’inchiesta: ‘Pettegolezzi privi di fondamento l’hanno uccisa!’ Evidentemente il nome della giovane, la sua reputazione e infine la sua vita furono distrutti dal parlare ozioso e malevolo dei suoi concittadini. — Ralph L. Rosnow e Gary Alan Fine, Rumor and Gossip—The Social Psychology of Hearsay.
Anche se è raro che le cose finiscano in modo così tragico, non c’è dubbio che il pettegolezzo ha un tremendo potere. Se è vero che può essere considerato un comune mezzo per scambiarsi informazioni utili, è anche vero che ha causato agitazioni nei governi, divisioni nelle famiglie, e rovinato carriere.
Alla base di notti insonni, di dispiaceri e di cattiva digestione può esserci il pettegolezzo. E una volta o l’altra sarà stato senz’altro motivo di angoscia anche per voi. Lo scrittore William M. Jones, infatti, avverte che nel mondo degli affari “bisogna essere preparati all’eventualità che nel corso della carriera qualcuno cerchi di rovinarvi la reputazione”.
Il pettegolezzo è disapprovato quasi universalmente. Fra gli indiani seminole, degli Stati Uniti, “sparlare di qualcuno” è considerato alla stessa stregua della menzogna e del furto. In una comunità dell’Africa occidentale, i maldicenti rischiavano il taglio delle labbra o, peggio ancora, l’esecuzione capitale! In effetti, nel corso della storia sono stati sempre presi provvedimenti per tenere a freno il pettegolezzo.
Dal XV al XVIII secolo, in Inghilterra, in Germania e, in seguito, negli Stati Uniti, un sistema usato comunemente per svergognare i pettegoli e indurli a porre fine alle loro chiacchiere dannose consisteva nel legarli a una sedia fissata all’estremità di un palo e nel tuffarli ripetutamente in acqua.
Anche se questo sistema non è più usato da tempo, così come la gogna e i ceppi, la guerra contro il pettegolezzo è stata ingaggiata pure nei nostri giorni. Negli anni ’60, per esempio, vennero stabiliti negli Stati Uniti dei centri per smentire voci potenzialmente dannose per le attività governative. Servizi analoghi sono stati istituiti nell’Irlanda del Nord e in Inghilterra. Sono state perfino emanate delle leggi per impedire la diffusione di notizie false miranti a danneggiare economicamente certi istituti finanziari.
Malgrado gli sforzi compiuti per eliminarlo, il pettegolezzo sopravvive. È vivo e vegeto. Né le leggi né gli altri sistemi escogitati dall’uomo sono riusciti finora a eliminarne il devastante effetto. Si pettegola dappertutto: nel vicinato, negli uffici, nei negozi, alle feste, nelle famiglie, come pure in ogni cultura, razza o civiltà, e in ogni strato della società. Un esperto ha detto: “Pettegolare è così comune che è quasi come respirare”. Inoltre ha affermato: ‘È una cosa profondamente radicata nella natura umana’.
Sì, il pettegolare ha spesso a che fare con un aspetto piuttosto sinistro della natura umana, quello per cui si prova piacere a rovinare la reputazione di qualcuno, a torcere la verità e a distruggere delle vite. Tuttavia parlare degli altri non è necessariamente sbagliato. Può anche avere un lato positivo. Ma sapere dov’è il confine fra questo e il pettegolezzo può essere il segreto per evitare di danneggiare altri nonché se stessi.
[Immagine a pagina 4]
Uno dei sistemi con cui si cercava di correggere i pettegoli
[Fonte]
Historical Pictures Service