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  • g91 22/8 pp. 19-27
  • Qualcosa di nuovo nell’edilizia internazionale

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  • Qualcosa di nuovo nell’edilizia internazionale
  • Svegliatevi! 1991
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  • Per adempiere la profezia biblica
  • Espansione dell’opera del Regno
  • Il nuovo programma soddisfa un bisogno
  • Qualificati per il lavoro
  • Il contributo delle mogli
  • Grati del privilegio di lavorare
  • Costruzione con il metodo “tilt-up”
  • Uffici progetti
  • Progetti realizzati di recente
  • Previsto il bisogno di letteratura
  • Preparativi per i bisogni futuri
  • Costruiscono insieme su scala mondiale
    I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
  • “Dovete proprio provare!”
    Svegliatevi! 1991
  • Uniti nel costruire in tutto il mondo
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  • Servono la fratellanza cristiana in paesi stranieri
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
Altro
Svegliatevi! 1991
g91 22/8 pp. 19-27

Qualcosa di nuovo nell’edilizia internazionale

MOLTI si meravigliano vedendo opere di costruzione come le piramidi d’Egitto e la Grande Muraglia cinese. Anche i moderni grattacieli alti 400 metri suscitano ammirazione. Ma c’è un altro programma di costruzione i cui aspetti sono altrettanto sbalorditivi.

In varie parti del mondo ci sono volontari impegnati nella costruzione di decine di enormi complessi. La maggior parte di questi volontari proviene dagli stessi paesi dove si stanno costruendo gli edifici. Ma visto che spesso occorre ulteriore manodopera, volontari di altri paesi hanno speso miliardi di lire per sostenere personalmente le spese di viaggio e raggiungere cantieri edili in luoghi lontani. A tal fine molti di questi volontari sacrificano le proprie vacanze; altri chiedono una licenza dal loro regolare lavoro rinunciando così a notevoli guadagni.

Questo straordinario programma, a cui collabora la Squadra internazionale di volontari edili, è coordinato dalla sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn (New York). Da che questo programma di costruzione ebbe inizio nel novembre del 1985, oltre 3.000 persone si sono recate a proprie spese in oltre 30 cantieri nell’America Settentrionale e Meridionale, in Australia, Africa, Europa e in varie isole.

Al presente circa 600 volontari della Squadra internazionale lavorano in circa 25 paesi. Oltre 400 di essi sono impegnati a lunga scadenza, per periodi di un anno o più, e sono detti “servitori internazionali”. Gli altri sono impegnati a breve scadenza, per periodi che vanno da due settimane a tre mesi.

Perché tutte queste persone offrono gratuitamente il loro lavoro e le loro capacità? Che cosa è così importante per loro da spingerle a fare sacrifici del genere?

Per adempiere la profezia biblica

La ragione per cui il programma internazionale di costruzione ha incontrato tanto favore si trova nella risposta a una domanda. Oltre 1.900 anni fa gli apostoli chiesero a Gesù Cristo: “Quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” Dopo avere descritto guerre, penuria di viveri, pestilenze e terremoti in molti luoghi, Gesù disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matteo 24:3, 14.

Questi volontari edili sono convinti che viviamo nel tempo in cui si adempie la profezia di Gesù. Per cui sono felici di fare tutto il possibile affinché la proclamazione del Regno sia compiuta prima che venga la fine di questo sistema. Questo programma internazionale di costruzione è stato ideato al fine di coordinare gli sforzi compiuti da queste persone per realizzare le strutture dove si stampano e da dove si spediscono le pubblicazioni contenenti il messaggio del Regno.

Espansione dell’opera del Regno

L’anno scorso negli stabilimenti tipografici dei testimoni di Geova sono state stampate 678.509.507 copie della Torre di Guardia e di Svegliatevi!, riviste che presentano il Regno di Dio come l’unica speranza dell’umanità. Ciò significa che ben più di due milioni di riviste — come quella che state leggendo — escono ogni giorno dalle macchine da stampa! Ad esse si devono aggiungere le decine di milioni di Bibbie, libri e opuscoli che vengono stampati e distribuiti ogni anno.

Gli stabilimenti tipografici più grandi si trovano presso la sede internazionale dei testimoni di Geova a Brooklyn e vicino a Wallkill, nella parte settentrionale dello stato di New York. Tuttavia durante gli anni ’50 e ’60 vennero costruiti molti stabilimenti tipografici anche fuori degli Stati Uniti. Perciò verso il 1970 La Torre di Guardia e Svegliatevi! venivano prodotte in impianti tipografici gestiti dai testimoni di Geova in Germania, Repubblica Sudafricana, Canada, Inghilterra, Svizzera, Danimarca, Svezia, Finlandia e Francia.

Poi nel 1972 e nel 1973 si iniziò a stampare le riviste anche in tipografie dei testimoni di Geova di altri sei paesi: Giappone, Brasile, Australia, Ghana, Nigeria e Filippine. Negli anni successivi, con il prosperare dell’opera del Regno, si cominciò a costruire nuove filiali con impianti tipografici anche più grandi. Per farvi un’idea della rapida espansione, notate le date in cui vennero dedicate filiali con nuove tipografie per la stampa delle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi!:

Grecia, 16 gennaio 1979; Svezia, 23 dicembre 1980; Brasile, 21 marzo 1981; Canada, 10 ottobre 1981; Italia, 24 aprile 1982; Repubblica di Corea, 8 maggio 1982; Giappone, 15 maggio 1982; Australia, 19 marzo 1983; Danimarca, 21 maggio 1983; Spagna, 9 ottobre 1983; Paesi Bassi, 29 ottobre 1983; Germania, 21 aprile 1984; India, 20 gennaio 1985; Repubblica Sudafricana, 21 marzo 1987.

Inoltre, nuove filiali o edifici costruiti per ampliare complessi già esistenti sono stati dedicati nei seguenti paesi: Côte d’Ivoire, 27 febbraio 1982; Tahiti, 15 aprile 1983; Inghilterra, 2 ottobre 1983; Finlandia, 5 maggio 1984; Norvegia, 19 maggio 1984; Martinica, 22 agosto 1984; Perú, 27 gennaio 1985; Messico, 13 aprile 1985; Venezuela, 21 aprile 1985; Francia, 4 maggio 1985.

Sebbene in alcune filiali parte del lavoro di costruzione sia stato fatto da non Testimoni — professionisti regolarmente pagati — in genere la maggior parte del lavoro è stata fatta dagli stessi testimoni di Geova che si sono offerti volontari a migliaia, anche se molti non erano specializzati nei lavori edili.

A motivo del continuo incremento della predicazione del Regno dei testimoni di Geova, si sono rese necessarie strutture più ampie. Come si potevano costruire con più efficienza?

Il nuovo programma soddisfa un bisogno

Per organizzare e coordinare il fenomenale aumento di questi lavori internazionali di costruzione, è stato ideato e messo a punto un programma speciale che si avvale della collaborazione di volontari. “In un cantiere, a seconda del momento, c’è bisogno di fare particolari lavori edili”, ha spiegato uno dei sorveglianti di questo programma. “Quando si gettano le fondazioni non serve chi sa fare i tetti. Così a Brooklyn è stato stabilito un ufficio per coordinare le attività della Squadra internazionale”.

Perciò quando arrivano richieste di manodopera specializzata dai cantieri edili nelle varie parti del mondo, l’ufficio di Brooklyn coordina le attività provvedendo il personale adatto per quei particolari lavori. Per esempio, nel 1988 stavano per essere ultimati dei nuovi edifici residenziali costruiti per ampliare la già esistente filiale del Messico e vennero chiesti a Brooklyn volontari specializzati nella posa della moquette. Nel giro di pochi minuti l’ufficio trovò quattro bravi moquettisti che furono ben felici di offrire la loro opera. Quando nel gennaio del 1989 vennero dedicati i nuovi edifici, la moquette era stata messa in opera a perfetta regola d’arte.

Qualificati per il lavoro

Chi desidera partecipare a questo programma deve prima dimostrare di essere qualificato. I volontari devono tutti essere testimoni di Geova dedicati e battezzati. Negli Stati Uniti chi vuole offrirsi come volontario deve prima prestare servizio presso la sede dei testimoni di Geova a New York. In tal modo possono essere valutate le sue abitudini di lavoro e le sue capacità. Dopo di che può essere invitato a compilare una domanda per partecipare al programma. La moglie, sebbene di solito non venga invitata a servire a New York insieme al marito, può essere anch’essa qualificata per partecipare al programma e può compilare la domanda.

I testimoni di Geova di altri paesi che desiderano partecipare a questo programma possono richiedere la domanda alla filiale del loro paese. Questa domanda viene poi inoltrata all’ufficio della sede di Brooklyn che si occupa dei servitori internazionali e degli altri volontari edili della Squadra internazionale. Il richiedente verrà quindi informato allorché ci sarà bisogno del lavoro in cui è specializzato.

Il contributo delle mogli

Sebbene di solito le mogli dei volontari edili non siano specializzate nel settore edilizio, molte sono state addestrate a legare i ferri (detti tondini) col filo metallico per preparare l’armatura per il cemento armato, a posare le tegole e a fissarle con malta, come pure a smerigliare e tinteggiare. Altre sbrigano le necessarie faccende domestiche. Tutte danno in tal modo un eccellente contributo al lavoro che si svolge nei cantieri edili nelle varie parti del mondo.

Una donna che ha lavorato insieme al marito nel cantiere dove sta sorgendo la nuova filiale di Puerto Rico di recente ha scritto all’ufficio di Brooklyn: “Siamo arrivati il 1º gennaio 1991, per un periodo di un mese. Ho lavorato con la squadra che preparava le gabbie d’armatura. È stato il lavoro fisico più pesante che abbia mai fatto. Si trattava in sostanza di piegare e legare i tondini, usando le pinze e un rocchetto di filo metallico, dalla mattina alla sera!

“I primi giorni mi cadeva di continuo il casco e i guanti, troppo grandi, mi rimanevano impigliati nell’armatura metallica. Ma alla fine ho imparato a fare bene il lavoro. Usavo cinque o sei cerotti per le mie vesciche. Ho imparato a prendere le misure dal disegno, a tracciare linee diritte con cordino e gesso colorato e a disporre i tondini per ciascuna armatura. Un lavoro davvero soddisfacente. Ciò che faccio a casa giornalmente — pulire, cucinare, lavare, ecc. — è per lo più un lavoro ripetitivo. Ma quelle armature metalliche vanno in pareti che dureranno finché durerà la filiale. Il solo pensiero è gratificante!”

Grati del privilegio di lavorare

Un sorvegliante di questa opera internazionale di costruzione ha detto: “È la cosa più straordinaria che si possa immaginare. Usano le loro vacanze per andare a lavorare in paesi lontani, e a proprie spese. Una volta lì lavorano più duramente e per più ore di quanto non abbiano fatto per tutto l’anno. E dopo essere tornati a casa ci scrivono per ringraziarci del privilegio!”

Una lettera giunta di recente, per esempio, dice: “Vi scriviamo per ringraziarvi del grande privilegio che abbiamo avuto di lavorare per tre mesi nella costruzione della filiale delle Filippine. Al termine di ciascuna giornata lavorativa eravamo fisicamente stanchi, com’era da prevedere, ma spiritualmente molto edificati dalle buone compagnie. È stato un piacere conoscere tanti altri volontari, e i Testimoni locali con cui abbiamo lavorato ci hanno fatto un’ottima impressione. Ci sono divenuti veramente molto cari, come se facessero parte della nostra famiglia”.

Una coppia che si è recata nell’Ecuador ha scritto: “Abbiamo imparato a vivere senza cibi sofisticati, a fare il bagno con poca acqua, e a farci la barba e la doccia con l’acqua fredda. Non immaginavamo che la pubblicità avesse influito tanto sulla nostra mentalità. Abbiamo dato il meglio di noi stessi nel cantiere, ma abbiamo portato via molto di più di quello che abbiamo dato. I fratelli ecuadoriani sono poveri in senso materiale — secondo il metro americano — ma la loro spiritualità e il loro apprezzamento per l’opera di predicazione sono straordinari. Non abbiamo parole per descrivere ciò che proviamo riguardo al privilegio che ci è stato concesso”.

Costruzione con il metodo “tilt-up”

In quest’opera internazionale di costruzione c’è un aspetto unico: l’uso del metodo detto “tilt-up”. Questo metodo consiste nel gettare proprio lì sul posto grandi sezioni di pareti in cemento armato. Possono essere alte quanto tre piani e pesare fino a 20 tonnellate. Le pareti sono gettate sulla soletta del pavimento dell’edificio o nelle vicinanze.

Sei o otto sezioni possono essere gettate l’una sull’altra. Quando sono abbastanza resistenti — di solito dopo sette giorni — vengono sollevate da una gru e messe in opera. Ora queste pareti vengono usate sia per i muri esterni che per quelli interni, oltre che negli edifici a più piani. Per esempio, sono state usate centinaia di pareti di questo genere nell’edificio residenziale di 11 piani della filiale delle Filippine. Queste pareti di cemento prefabbricate e ben levigate hanno solo bisogno d’essere tinteggiate.

Questo metodo di costruzione non solo fa risparmiare tempo ma permette anche di fare buon uso di manodopera meno specializzata. Una pubblicazione del settore (Concrete), parlando del nuovo stabilimento tipografico dei testimoni di Geova in Inghilterra, ha scritto che questo metodo “era particolarmente adatto ai loro bisogni per la sua semplicità . . . Il risparmio di tempo e di denaro è sempre stato il principale vantaggio offerto da questo sistema”.

Riguardo a questo metodo la rivista aggiungeva: “Il fatto che permette di costruire in un breve periodo di tempo grandi sezioni di muri (portanti e non), insieme alla possibilità di utilizzare manodopera locale senza il bisogno di molta sorveglianza, rende questo metodo veloce ed economico”. Com’è dunque appropriato che il nuovo programma di costruzione si avvalga di questo metodo semplice ed efficace!

Uffici progetti

Questo programma internazionale di costruzione viene diretto da un grande ufficio progetti che si trova presso la sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn. Lavorano alla preparazione dei progetti oltre cento ingegneri, progettisti e disegnatori edili, membri del personale della sede centrale. Per consentire di sbrigare l’accresciuto volume di lavoro, sono stati recentemente stabiliti degli uffici progetti di zona in Giappone, Australia ed Europa.

Nel 1987 si cominciò a usare il CAD (Computer Aided Design, progettazione con l’ausilio del computer) per la preparazione dei disegni. Una stazione CAD tipica consiste di varie apparecchiature. Usate insieme permettono di preparare i disegni col computer anziché a mano al tavolo da disegno. Al presente, sono in uso a Brooklyn e nelle filiali oltre 65 stazioni CAD.

I disegni di progetti precedenti conservati nella memoria del computer possono essere inclusi nei disegni che si stanno eseguendo al momento. Questo accresce la produttività e permette anche di standardizzare i progetti e le costruzioni.

Progetti realizzati di recente

Mentre l’ufficio progetti di Brooklyn diventava sempre più grande, veniva sviluppata anche l’idea di organizzare i volontari per il lavoro. Si potrebbe dire che il programma ebbe inizio nel 1985 quando volontari di altri paesi risposero all’invito di recarsi nel Panamá per aiutare a costruire la nuova filiale. Il programma ricevette ulteriore impulso quando il Perú ebbe bisogno di aiuto per i grossi lavori di ampliamento della sua filiale. E cominciò veramente a prendere forma con la costruzione della filiale della Costa Rica e di quella della Nigeria. Ben presto veniva inviato personale specializzato per aiutare a realizzare progetti in varie parti del mondo.

I servitori internazionali e altri volontari hanno aiutato a costruire molte nuove filiali nonché ad ampliarne alcune già esistenti, inclusa la maggioranza di quelle ultimate sin dal principio del 1986. Negli scorsi cinque anni sono stati terminati e dedicati complessi nei seguenti paesi: Panamá, Costa Rica, Cile, Messico, Nuova Zelanda, Haiti, Liberia, Austria, Ecuador, Papua Nuova Guinea, Guyana, Ghana, Hawaii, Portogallo, Hong Kong, Cipro, Perú, El Salvador, Maurizio, Giappone, Honduras, Guatemala, Nigeria, Argentina, Australia, Nuova Caledonia, Figi, Filippine e Grecia.

In molti casi si trattava di complessi enormi. In Nigeria, su un appezzamento di 57 ettari, è sorta in effetti una piccola città. Sono stati costruiti uno stabilimento tipografico lungo 140 metri e largo 70, edifici residenziali dove potranno abitare oltre 400 persone, locali per uffici, un garage e altri edifici. Solo dagli Stati Uniti è stato inviato materiale da costruzione sufficiente a riempire 347 container, i quali, se fossero stati messi uno dietro l’altro, avrebbero formato una fila lunga 3 chilometri e mezzo.

A volte i lavori incontrano l’opposizione del clero. In Grecia, nel marzo del 1989, il clero organizzò una protesta con 40 autobus pieni di fedeli, ma la polizia sostenne il diritto legale dei Testimoni di costruire la loro filiale e la protesta non ottenne nessun risultato. La nuova filiale, con un grande, nuovo stabilimento tipografico e 22 edifici residenziali che possono ospitare oltre 170 persone, è stata terminata e dedicata questa primavera.

In Francia il progetto dei testimoni di Geova per una nuova, grande filiale a Louviers ha suscitato le proteste del vescovo di Evreux, Jacques Gaillot, secondo il quale il ministero pubblico dei Testimoni non “rispetta la dignità umana”. Non tutti però sono d’accordo col vescovo. Alcuni sono del parere che i testimoni di Geova abbiano il diritto di ampliare le loro strutture nella zona, come stanno facendo in molte altre parti del mondo.

Al presente, volontari edili della Squadra internazionale sono impegnati nella costruzione di filiali nei seguenti paesi: Colombia, Puerto Rico, Zambia, Brasile, Inghilterra, Canada, Repubblica Dominicana, Ecuador, Polonia, Guadalupa, Thailandia, Isole Leeward, Bahama, Samoa Occidentali, Tahiti, Isole Salomone, Venezuela, Repubblica di Corea, Repubblica Sudafricana e Germania. Altri progetti sono allo studio, sia per la costruzione di nuove filiali che per ampliare quelle già esistenti in Francia, Spagna, Messico, Srī Lanka, Taiwan e Suriname.

Previsto il bisogno di letteratura

Nel 1988 il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova autorizzò un ampliamento della filiale della Germania del 50 per cento. Alcuni pensarono che fosse un po’ esagerato. Ma nel 1989 e nel 1990 l’opera di predicazione dei testimoni di Geova è stata legalizzata o liberamente permessa in Polonia, Ungheria, Germania orientale e Romania. E il 27 marzo di quest’anno i testimoni di Geova sono stati riconosciuti come organizzazione religiosa nell’Unione Sovietica.

La scorsa estate, in alcuni paesi dell’Europa orientale, oltre 250.000 persone hanno assistito alle assemblee dei testimoni di Geova ed erano impazienti di ricevere letteratura biblica. “In appena due mesi”, ha osservato un annuario (1991 Britannica Book of the Year), “la filiale della Watchtower Society nella Germania occidentale ha spedito, solo nella Germania orientale, 275 tonnellate di letteratura biblica, tra cui 115.000 Bibbie”. È ovvio pertanto che ora la filiale della Germania ha bisogno, al più presto possibile, di tutto lo spazio che è stato autorizzato!

Preparativi per i bisogni futuri

Com’era prevedibile, la predicazione di ‘questa buona notizia del regno in tutta la terra abitata prima che venga la fine’ in adempimento della profezia di Gesù richiede un enorme impegno. (Matteo 24:14) E in ogni parte del mondo i veri cristiani si impegnano in tal senso. Fanno tutto quello che possono in modo veramente organizzato affinché il messaggio del Regno sia portato in tutte le nazioni.

A tal fine i testimoni di Geova stanno aumentando il numero delle loro strutture per produrre letteratura biblica presso la sede centrale di Brooklyn. È in corso la costruzione di un edificio di 30 piani, situato al numero 90 di Sands Street, in cui potranno alloggiare più di altri mille membri del personale della sede centrale e si prevede che sarà terminato nel 1993.

I lavori più grandi, comunque, sono quelli in corso vicino a Patterson, a un centinaio di chilometri da New York. “Quando i lavori [dei testimoni di Geova] saranno terminati, durante il 1996”, riferiva il New York Times del 7 aprile 1991, “saranno stati costruiti 6 edifici da 2 a 5 piani con un totale di 624 appartamenti, un garage con 450 posti macchina, un edificio con 144 stanze per gli ospiti, una cucina e una sala da pranzo enormi per servire 1.600 persone alla volta, un edificio da adibire a uffici, un altro da utilizzare come scuola e vari edifici per i servizi”. Centinaia di volontari stanno prestando gratuitamente la loro opera per costruire questo immenso centro di istruzione del Regno.

In ogni parte della terra si sta attuando un meraviglioso programma di costruzione, coordinato e realizzato da volontari. È davvero qualcosa di nuovo nell’edilizia internazionale!

[Immagine a pagina 21]

Uno dei lavori che si fanno in cantiere: legare i tondini

[Immagini a pagina 23]

Con il metodo “tilt-up” si può fare la gettata in cemento delle pareti l’una sull’altra. Quando sono abbastanza resistenti, vengono sollevate e messe in opera

[Immagini a pagina 24]

Il nuovo complesso della filiale della Polonia è esaminato a Brooklyn. Vengono preparati col computer i disegni architettonici

[Immagini a pagina 25]

Disegni dei complessi delle filiali di Puerto Rico, Zambia e Isole Leeward

[Immagine a pagina 26]

Volontari edili impegnati nei lavori di costruzione in un paese europeo

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