Uno sguardo al mondo
La religione? Non è importante
Per la maggioranza degli europei la religione è molto meno importante della famiglia, della carriera, degli amici e dello svago. Così dice il quotidiano parigino cattolico La Croix, riferendo i dati emersi da un recente studio condotto in più di 20 nazioni europee nel quale sono stati presi in esame i valori e le credenze degli europei d’oggi. “Le credenze religiose tradizionali, come pure l’influenza della Chiesa nella vita quotidiana, sono incontestabilmente in declino”, commenta l’articolo. Secondo i ricercatori, il “calo di importanza della religione può essere spiegato con l’evidente incapacità delle chiese di aiutare la gente a risolvere i problemi quotidiani”. La Croix riferisce che sebbene la maggioranza delle persone respinga gli insegnamenti tradizionali della chiesa, “a eccezione della Svezia, oltre il 50 per cento degli interrogati ha affermato di credere in Dio”.
Le ripercussioni dell’AIDS
Secondo la rivista francese La Presse Médicale il dott. Michael Merson, direttore del programma globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’AIDS, teme che la pandemia di AIDS possa avere serie ripercussioni sociali ed economiche. Parlando alla sessione speciale sull’AIDS tenuta dalla Banca Mondiale a Bangkok, in Thailandia, il dott. Merson ha avvertito che “la morte di almeno un quinto degli adulti giovani e di mezza età entro breve tempo provocherà sconvolgimenti sociali ed economici e perfino destabilizzazione politica in numerosi paesi”. Molti dei membri più produttivi della popolazione africana sono già morti di questa malattia, e in molti villaggi rurali sono morte intere famiglie. Si prevede che nel prossimo decennio moriranno di AIDS più di 6 milioni di africani. Secondo stime prudenti, sulla terra ci sarebbero da 9 a 11 milioni di persone infettate dall’HIV — il virus che causa l’AIDS — e questa cifra, dicono gli esperti, si triplicherà entro i prossimi otto anni.
Ordine nell’universo
Paul Davies, che insegna fisica teorica all’università inglese di Newcastle upon Tyne, ha fatto delle affermazioni molto controverse per uno scienziato in un suo nuovo libro (The Mind of God). Davies giunge alla conclusione che l’esistenza dell’uomo non è un semplice capriccio del destino ma che, al contrario, “la nostra esistenza era prevista”. Egli scrive: “Il mio lavoro scientifico mi ha portato a credere sempre più fermamente che l’universo materiale è costruito con un’abilità così strabiliante che non posso semplicemente accettarlo come un dato di fatto. A mio giudizio dev’esserci una spiegazione d’ordine superiore. Se uno vuole chiamare ‘Dio’ quest’ordine superiore, è una questione di gusto personale e di definizioni”.
Riconosciuto il fallimento della chiesa
Quindici vescovi cattolici di cinque nazioni africane — Burundi, Ruanda, Tanzania, Uganda e Zaire — hanno recentemente dichiarato che, sebbene in quelle zone ci siano molti “cristiani” battezzati, “i conflitti interni hanno provocato massacri, distruzione e deportazioni”. Differenze etniche e tribali, dicono, hanno creato “un circolo vizioso di paura, diffidenza e strumentalizzazione che nasce da ideologie razziste . . . incompatibili con la fede cristiana”. Come riferiva l’Ecumenical Press Service, il bollettino del Consiglio ecumenico delle Chiese, i vescovi hanno ammesso che la causa principale del problema è che “la fede cristiana non ha pervaso a sufficienza la mentalità della gente”.
“La droga più usata”
“La droga più usata nel mondo è la caffeina”, dice un recente numero dell’American Journal of Psychiatry. “Gli studi mostrano che interrompendo l’assunzione di caffeina si manifesta una sindrome da astinenza — mal di testa, stanchezza e sonnolenza — che subentra dopo 12-24 ore e si protrae per una settimana circa. La sindrome può essere acuta e, a quanto pare, è una delle ragioni per cui si continua a bere caffè”. Tuttavia la caffeina non si trova solo nel caffè. Anche tè, bibite (come quelle a base di cola) e molti farmaci (pillole dimagranti, diuretici, stimolanti, sedativi, rimedi per il raffreddore e le allergie) contengono apprezzabili quantità di caffeina. Per questo motivo molti che pensano di avere eliminato la caffeina dalla loro alimentazione possono avere ugualmente sintomi di astinenza in certe circostanze, ad esempio quando sono ricoverati in ospedale.
Attenzione al piombo!
“Tra le malattie ambientali che colpiscono i bambini, l’avvelenamento da piombo è la più comune e la più devastante per la società”, dice il dott. Vernon N. Houk, direttore di un organismo americano che dipende dai Centri per il Controllo delle Malattie (National Center for Environmental Health and Injury Control). In base a nuovi criteri, negli Stati Uniti da tre a quattro milioni di bambini sotto i sei anni hanno nel sangue livelli di piombo abbastanza alti da causare effetti negativi sulla salute, come difficoltà di apprendimento e disturbi del comportamento. Una delle principali cause di avvelenamento da piombo nei bambini sono i frammenti e la polvere delle vernici contenenti piombo usate nelle case più vecchie. Il piombo è particolarmente nocivo nell’età dello sviluppo, ma è tossico anche per gli adulti. Recentemente è stato consigliato agli amatori di vini di non bere in bicchieri di cristallo contenente piombo, perché il piombo può finire nel vino. L’avvertimento riguarda anche l’involucro di piombo che copre i tappi delle bottiglie di vino. Viene suggerito, una volta tolto l’involucro, di eliminare il residuo di piombo sulla bocca della bottiglia passandovi un panno inumidito — preferibilmente con qualcosa di acido, come succo di limone o aceto — prima di togliere il tappo.
Gli acquedotti sotterranei di Gerusalemme
“Per oltre 100 anni archeologi e storici si sono scervellati per capire i percorsi strani, le pendenze e le dimensioni di due sistemi sotterranei per l’approvvigionamento idrico scoperti sotto i resti dell’antica Gerusalemme”, scrive la rivista Science News. “Sebbene la maggioranza dei ricercatori consideri questi acquedotti sotterranei opera di ingegneri e costruttori primitivi e maldestri, una nuova analisi indica che gli abitanti della città santa avevano modificato abilmente una rete naturale di gallerie e canali sotterranei per avere un rifornimento idrico sicuro”. Secondo la Bibbia, fu la conoscenza dei passaggi sotterranei che permise a Davide di prendere la città, circa 3.000 anni fa. (2 Samuele 5:8) Il nuovo studio rivela l’esistenza di due aperture che sbucavano all’esterno delle mura della città antica.
Sempre più scarsi
“Se non stiamo attenti, . . . ben presto nell’Africa meridionale potrebbe non esserci più nessuno capace di seguire le tracce degli animali”, scrive su African Wildlife Louis Liebenberg, un esperto in materia. Egli teme che l’arte di seguire le tracce degli animali finirà per scomparire, dato che alcuni dei più esperti in materia hanno ormai raggiunto l’età in cui la vista si indebolisce. Questo mestiere sarebbe in declino perché quelli che lo esercitano hanno solo la qualifica di operaio non specializzato e percepiscono paghe basse. È difficile che le cose migliorino “fino a quando questo mestiere continuerà ad essere poco stimato dalle nuove generazioni, che aspirano a qualcosa di ‘meglio’”. Ma per combattere il bracconaggio e gestire le riserve di caccia sono indispensabili persone esperte nel seguire le tracce degli animali; quindi questo lavoro “dovrebbe essere considerato una professione specializzata”, dice Liebenberg, visto che “richiede un’intelligenza superiore alla media”.
Non è mai troppo tardi
Le ultime due “cover girl” del Giappone sono Kin (che significa “Oro”) Narita e Gin (che significa “Argento”) Kanie. La loro principale attrattiva è che hanno cent’anni e sono gemelle. Godono di buona salute e sono sveglie e spassosamente schiette. Le ha “scoperte” nel settembre del 1991 il sindaco di Nagoya quando ha fatto loro visita nel “Giorno del rispetto per l’anziano”. Da allora sono comparse molto spesso in televisione nonché nella pubblicità e sulle riviste. In febbraio Kin e Gin hanno iniziato la loro carriera discografica incidendo un compact disc. Lo stesso mese si sono pure recate all’ufficio delle tasse per presentare la prima dichiarazione dei redditi della loro vita. La fama e la ricchezza piovute loro addosso da un giorno all’altro non le hanno minimamente impressionate. Non sanno che farsene del denaro, dicono, e ne danno via la maggior parte per opere assistenziali.
Non vogliono le femmine
Le donne indiane si servono dell’ecografia per scoprire se il nascituro è maschio o femmina. Se è femmina, spesso abortiscono. Di conseguenza la proporzione numerica tra maschi e femmine è cambiata in modo sorprendente. Nello stato di Haryana, per esempio, ci sono solo 874 femmine ogni 1.000 maschi. Questa sproporzione “non è dovuta al fatto che nascano (o siano concepite) meno femmine ma al fatto che meno femmine hanno la possibilità di nascere o di sopravvivere”, dice un rapporto dell’ONU. Le femmine sono considerate un peso. Quando si sposano bisogna dare loro una dote, e quando danno alla luce un bambino bisogna fare un regalo. Se nasce un maschio si fa festa, se nasce una femmina no. Se una donna non partorisce un maschio suo marito può abbandonarla o addirittura prendersi una seconda moglie. Il problema esiste anche fra gli indiani che vivono all’estero. Il Medical Post del Canada ha scritto di recente che “i medici della comunità indiana sikh della Columbia Britannica aiutano le donne ad abortire se si scopre che il feto è una femmina affinché possano sperare di avere un maschio la prossima volta”. Dato che il sesso del feto si può stabilire con precisione solo dopo 16 settimane, spesso vengono abortiti dei maschi. La madre non lo saprà mai.