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  • g93 22/3 pp. 9-11
  • Perché questa ansiosa attesa del nuovo mondo?

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  • Perché questa ansiosa attesa del nuovo mondo?
  • Svegliatevi! 1993
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  • Un nuovo mondo senza lacrime e senza morte
  • Quanto è vicino?
  • Gli “ultimi giorni” e il Regno
    “Venga il tuo Regno”
  • Cosa potrebbe significare per voi il 1914
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1984
  • Cosa può significare Gesù per voi ora?
    Svegliatevi! 1982
  • Il “tempo della fine”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
Altro
Svegliatevi! 1993
g93 22/3 pp. 9-11

Perché questa ansiosa attesa del nuovo mondo?

La fine del mondo: Quanto è vicina?

COSA significa la fine di questo mondo? Vuol dire che la terra sarà distrutta con il fuoco, come insegnano alcune religioni? No; come potrebbe essere così quando Salmo 104:5 dice che la terra “non sarà fatta vacillare a tempo indefinito, o per sempre”?

La risposta è chiara se torniamo indietro di molti secoli e pensiamo a un mondo che precedette quello attuale. Poiché era diventato corrotto e si era ribellato contro Dio, “il mondo di quel tempo subì la distruzione quando fu inondato dall’acqua”. Ma quando quel mondo, composto sia di un cielo che di una terra, fu distrutto dal Diluvio del tempo di Noè, i cieli e la terra letterali non scomparvero. Perciò nemmeno la fine di questo mondo significherà la distruzione infuocata dei cieli stellati e del pianeta Terra. — 2 Pietro 3:5, 6; Genesi 6:1-8.

A volte la Bibbia usa i termini “cieli” e “terra” in senso metaforico. La parola “cieli” può essere usata in riferimento a Satana, il dio di questo mondo, ai governanti mondiali sotto il suo controllo e alle malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti, i quali esercitano tutti un’influenza demonica sull’umanità. (2 Corinti 4:4; Efesini 6:12) La parola “terra” è spesso usata in riferimento ai popoli della terra. (Genesi 11:1; 1 Re 2:1, 2; 1 Cronache 16:31; Salmo 96:1) Sono questi simbolici cieli e terra dell’attuale mondo malvagio che, in base a quanto dice 2 Pietro 3:7, saranno distrutti con il “fuoco”. — Galati 1:4.

Pietro dà poi la gioiosa notizia che questo vecchio mondo sarà sostituito da un mondo nuovo: “Secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. — 2 Pietro 3:13.

Un nuovo mondo senza lacrime e senza morte

L’affermazione di Pietro secondo cui in quel nuovo mondo dimorerà la giustizia è una bella notizia, ma ciò che Giovanni aggiunge in proposito è davvero entusiasmante! In Rivelazione 21:3, 4 egli dice: “Allora udii un’alta voce dal trono dire: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate’”.

Anziché distruggere la terra con il fuoco, Geova si propone che essa sia abitata per sempre: “Questo è ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il vero Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure perché fosse abitata”. — Isaia 45:18.

Vi dimorerà la giustizia perché non ci sarà nessuna persona ingiusta: “I retti son quelli che risiederanno sulla terra, e gli irriprovevoli quelli che vi resteranno. Riguardo ai malvagi, saranno stroncati dalla medesima terra; e in quanto agli sleali, ne saranno strappati via”. — Proverbi 2:21, 22.

Anche il salmista Davide garantisce questo scrivendo sotto ispirazione: “Ancora un poco, e il malvagio non sarà più; e certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. — Salmo 37:10, 11.

Gesù stesso lo conferma quando nel Sermone del Monte dice: “Felici quelli che sono d’indole mite, poiché erediteranno la terra”. Questi mansueti saranno benedetti avendo come governo i nuovi cieli per cui pregano dicendo: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matteo 5:5; 6:10.

La pace perfetta di cui godranno gli abitanti di quel nuovo mondo si estende persino al regno animale: “Il lupo risiederà temporaneamente con l’agnello, e il leopardo stesso giacerà col capretto, e il vitello e il giovane leone fornito di criniera e l’animale ingrassato tutti insieme; e un semplice ragazzino li condurrà. . . . Non faranno danno né causeranno rovina in tutto il mio monte santo; perché la terra sarà certamente piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. — Isaia 11:6-9.

Quanto è vicino?

Se scartate tutto questo considerandolo solo una pia illusione troppo bella per essere vera, fermatevi un momento a riflettere. Oltre agli aspetti del segno composito della presenza di Gesù Cristo, anche la cronologia biblica additava il 1914 come inizio della sua presenza. I testimoni di Geova annunciarono che il 1914 sarebbe stato un anno significativo in relazione al dominio del Regno di Geova sulla terra, e lo fecero nella rivista Torre di Guardia (inglese) del luglio 1879. Molti storici e osservatori degli affari del mondo hanno fatto notare che l’anno 1914 ha contrassegnato l’inizio di un periodo completamente diverso e significativo della storia umana, come indica l’accluso riquadro.

Un altro avvenimento che Gesù descrisse si trova in Matteo 24:21, 22: “Allora ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più. Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati”.

Gesù indicò anche che questo segno composito sarebbe stato completato nell’arco della vita della generazione che lo vide iniziare nel 1914. In Matteo 24:32-34 disse: “Ora imparate dall’illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”.

Veder sparire una volta per sempre questo vecchio mondo, con tutte le sue guerre, le carestie, le malattie e i lutti, sarà motivo di grande gioia. Vederlo sostituito dal nuovo mondo di giustizia di Geova Dio, che porrà fine a cordoglio, lacrime, infermità e morte, sarà motivo di esultanza e gioia senza fine e di eterna lode a Geova Dio, il grande Creatore e Sovrano Universale.

Di fronte a questa prospettiva non è strano che molti siano così ansiosi che il giusto nuovo mondo di Geova si affretti a sostituire questo vecchio mondo pieno di sofferenze, criminalità, malattie e morte! Non è strano che la loro ansia sia così grande da renderli inclini a fissare date precoci per il suo arrivo! Ora, però, non esiste solo qualche elemento sporadico del segno del suo arrivo che ci possa indurre a dare falsi allarmi. Ora abbiamo davanti agli occhi l’intero segno composito a indicare la fondatezza della nostra ansiosa attesa che questo mondo malvagio finisca e che il nuovo mondo di Geova prenda il suo posto.

[Riquadro a pagina 11]

1914 Una svolta nella storia

ANCHE dopo una seconda guerra mondiale, molti parlano del 1914 come della grande svolta della storia moderna:

“È veramente l’anno 1914 anziché quello di Hiroshima a segnare la svolta nel nostro tempo”. — René Albrecht-Carrié, The Scientific Monthly, luglio 1951.

“Sin dal 1914 ognuno che si rende conto delle tendenze del mondo si è profondamente angustiato per quella che è sembrata una fatale e predeterminata marcia verso disastri sempre maggiori. Molte persone serie sono pervenute alla sensazione che non si possa fare nulla per evitar di sprofondare nella rovina”. — Bertrand Russell, The New York Times Magazine, 27 settembre 1953.

“L’era moderna . . . cominciò nel 1914, e nessuno sa quando o come finirà. . . . Potrebbe finire con un annientamento in massa”. — Seattle Times, 1º gennaio 1959.

“Realmente il mondo intero esplose verso la prima guerra mondiale e ancora non sappiamo perché. . . . Era in vista l’utopia. C’erano pace e prosperità. Quindi saltò tutto in aria. Da allora ci troviamo in uno stato di coma”. — Dott. Walker Percy, American Medical News, 21 novembre 1977.

“Nel 1914 il mondo perse una coerenza che da allora non è riuscito a riacquistare. . . . Questo è stato un tempo di straordinario disordine e violenza, sia fuori che dentro le frontiere nazionali”. — The Economist, Londra, 4 agosto 1979.

“Tutto andava di bene in meglio. Questo era il mondo in cui nacqui. . . . All’improvviso, una mattina del 1914, ogni cosa giunse inaspettatamente al termine”. — Harold Macmillan, statista britannico, The New York Times, 23 novembre 1980.

[Immagine a pagina 10]

Nel nuovo mondo che Dio promette ci sarà pace perfetta per tutti

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