BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g94 8/1 pp. 18-20
  • Chi deve sapere se ho una doppia vita?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Chi deve sapere se ho una doppia vita?
  • Svegliatevi! 1994
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Ragionamenti sbagliati
  • Nulla è nascosto
  • Come si sente Geova
  • Il dolore dei genitori
  • Chi deve sapere se ho una doppia vita?
    I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
  • Come posso smettere di avere una doppia vita?
    Svegliatevi! 1994
  • Avere una doppia vita: Perché no?
    Svegliatevi! 1993
  • Perché i miei genitori non mi capiscono?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
Altro
Svegliatevi! 1994
g94 8/1 pp. 18-20

I giovani chiedono...

Chi deve sapere se ho una doppia vita?

“Mamma e papà mi avevano portato alle adunanze cristiane, e sapevo cosa era giusto e cosa era sbagliato”, ammette Robert. “Ma volevo piacere ai compagni di scuola ed essere accettato da loro. Così, per essere benvisto e dimostrare che ero al passo coi tempi, in [prima media] cominciai a fumare. In [seconda media] cominciai a usare LSD e a fumare spinelli. In [terza media] cominciai a bucarmi: facevo uso di una droga chiamata speed [metanfetamina]. Riuscivo a ingannare tutti, ma ero infelice”.

OGGI molti giovani, compresi alcuni allevati da genitori cristiani, hanno una doppia vita. Non che tutti diventino dei drogati, come è capitato a Robert. Ma all’insaputa dei genitori alcuni escono di nascosto con persone dell’altro sesso, bevono, si vestono in maniera stravagante, ascoltano musica selvaggia, partecipano a feste sfrenate e fanno un sacco di altre cose che i loro genitori disapprovano o proibiscono. Lo stai facendo anche tu?

In tal caso, probabilmente sai che ciò che stai facendo è sbagliato. Come Robert, forse addirittura ti rimorde la coscienza. (Romani 2:15) Nondimeno, l’idea di rivelare ai tuoi genitori cosa stai combinando non ti attira proprio. E se pensi alle probabili conseguenze, forse concludi che ‘quello che i genitori non sanno non può far loro del male’. Ma potrebbe fare del male a te.

Ragionamenti sbagliati

Potresti pensare, ad esempio, di avere legittime ragioni per lamentarti dei tuoi genitori. Forse è così. Ma anche se a volte essi sono irragionevolmente severi, non sono disposti a comunicare o sono autoritari, questo ti autorizza a disubbidire loro di continuo? Non secondo la Parola di Dio, che consiglia: “Siate ubbidienti ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è gradito al Signore”. (Colossesi 3:20) E che dire se ritieni di avere un motivo legittimo per essere arrabbiato con loro? Ha senso sfogare la rabbia violando di nascosto le norme di Dio? In effetti, se ti comportassi in questo modo sarebbe come se tu fossi “furente contro Geova stesso”. (Proverbi 19:3) La cosa giusta da fare sarebbe quella di rivolgerti ai tuoi genitori e ragionare con calma insieme a loro sulle cose che non ti vanno giù. — Proverbi 15:22.

Ugualmente sbagliata è l’idea che stando zitto risparmi ai tuoi genitori un’arrabbiatura. Un ragazzo di 16 anni ha detto: “Non parlerei di cose che dispiacciono [ai miei genitori]”. Di nuovo, questo modo di ragionare ipocrita serve solo a ingannare se stessi. Per usare le parole della Bibbia, chi ragiona così agisce “troppo dolcemente verso se stesso per scoprire il suo errore in modo da odiarlo”. (Salmo 36:2) Se ci tieni veramente a non ferire i sentimenti dei tuoi genitori, eviterai fin dall’inizio di disubbidire. A parte questo, probabilmente qualsiasi tentativo di tenerli all’oscuro fallirà, poiché senza dubbio qualcun altro conosce già la tua vita segreta.

Nulla è nascosto

Gli antichi israeliti lo scoprirono quando tentarono di farla franca nascondendo le loro malefatte. Il profeta Isaia avvertì: “Guai a quelli che vanno molto profondamente nel nascondere il consiglio di Geova stesso, e le cui opere si sono compiute in luogo tenebroso, mentre dicono: ‘Chi ci vede, e chi ci conosce?’” (Isaia 29:15) Gli israeliti dimenticavano che Dio vedeva le loro opere sbagliate. A tempo debito, egli chiese conto dei loro errori.

Lo stesso accadde ad alcuni cristiani della congregazione del I secolo. Leggi per conto tuo, in Atti 5:1-11, il racconto di Anania e di sua moglie Saffira. Quando fu istituito un fondo speciale per i cristiani nel bisogno, Anania vendette un campo e asserì baldanzosamente di aver versato come contribuzione l’intero ricavato della vendita. In realtà egli “segretamente trattenne parte del prezzo” per sé. Dio fu forse tratto in inganno da questa falsa dimostrazione di generosità? Niente affatto. “Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio”, disse l’apostolo Pietro. “Udite queste parole, Anania cadde a terra e spirò”. Saffira, che era sua complice, fu stroncata poco dopo. A quanto pare entrambi avevano dimenticato che Dio “è consapevole dei segreti del cuore”. — Salmo 44:21.

Lo stesso avviene oggi: anche se riesci a nascondere la tua condotta errata ai genitori, non puoi nasconderla ai vigili occhi di Geova Dio. “Non c’è creazione che non sia manifesta alla sua vista”, dice Ebrei 4:13, “ma tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”. Potresti sentirti più esposto di così? E col tempo i tuoi peccati nascosti saranno manifesti anche ad altri. Proverbi 20:11 dice: “Anche mediante le sue pratiche il ragazzo fa riconoscere se la sua attività è pura e retta”. Un altro proverbio dice: “Chi copre le sue trasgressioni non riuscirà”. — Proverbi 28:13.

Una giovane di nome Tammy lo imparò. Pur essendo stata allevata da genitori cristiani, cominciò a fumare, a bere e a uscire con ragazzi non credenti. Tammy fece di tutto per tenere nascosti i suoi vizi, ma ricorda: “I miei genitori notarono che ero cambiata. Ero diventata ribelle e avevo assunto un atteggiamento indipendente. Quando qualcuno ha una doppia vita, prima o poi questo viene a galla. Nel mio caso accadde abbastanza presto. Mio padre mi sorprese con un ragazzo in una scuola vicina”.

Come si sente Geova

Pertanto, quello che i tuoi genitori non sanno può a suo tempo far loro del male, e probabilmente è ciò che succederà. Cosa ancora più importante, ti sei mai chiesto: ‘Come si sente Geova quando qualcuno vive una menzogna?’ La risposta si trova in Salmo 5:5, 6: ‘Geova odia tutti quelli che praticano ciò che è nocivo; distruggerà quelli che proferiscono una menzogna. Geova detesta l’uomo d’inganno’. Non illuderti di poter accontentare Dio semplicemente mostrandoti devoto quando assisti ad adunanze religiose. Lui sa quando la gente ‘lo onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da lui’. — Marco 7:6.

Ricardo, un giovane che era caduto in una condotta immorale, confessò: “Ci si sente malissimo quando si sa di aver addolorato Geova”. Ma è davvero possibile addolorare Geova, cioè farlo sentir male? Sì, è possibile! Quando gli antichi israeliti abbandonarono la Legge di Dio, “addolorarono anche il Santo d’Israele”. (Salmo 78:41) Quanto dev’essere addolorato Geova oggi quando giovani allevati “nella disciplina e nella norma mentale di Geova” fanno cose sbagliate di nascosto! — Efesini 6:4.

Il dolore dei genitori

Renditi quindi conto che non puoi continuare a nasconderti per sempre. Di fronte a Dio, ai tuoi genitori e a te stesso hai l’obbligo di dire la verità e di confessare ciò che hai fatto di nascosto. È vero, questo potrebbe essere imbarazzante e forse avere conseguenze dolorose. (Ebrei 12:10, 11) Se hai mentito e ingannato per molto tempo, hai minato la fiducia che i tuoi genitori avevano in te. Non meravigliarti dunque se ti impongono più restrizioni di prima. Tammy ricorda: “Dopo avermi sorpresa con il mio ragazzo, mio padre aveva paura. Ora sapeva che non poteva fidarsi di me. Questo voleva dire che doveva tenermi continuamente d’occhio”. Ma Tammy capì che stava semplicemente raccogliendo quello che aveva seminato. — Galati 6:7.

Puoi anche aspettarti che i tuoi siano addolorati e adirati. Il loro nome e la loro reputazione sono stati infangati. (Confronta Genesi 34:30). Se tuo padre è testimone di Geova, potrebbe dover rinunciare a qualche privilegio nella congregazione. (Tito 1:5-7) Sì, come dice Proverbi 17:25, un giovane ribelle può essere “una vessazione per suo padre e un’amarezza per colei che l’ha partorito”.

La scrittrice Joy P. Gage descrive in modo vivido cosa provano alcuni genitori quando un figlio diventa ribelle: “Alcuni piangono in silenzio. Altri piangono istericamente. Altri piangono di nascosto. Piangono per il passato. Piangono perché all’improvviso non c’è più futuro. Piangono per quello che avrebbe potuto essere. Piangono per quello che senz’altro accadrà. Piangono di rabbia. Piangono per la frustrazione”. È chiaro che non sarà facile sopportare l’idea di aver causato tanto dolore alle due persone che ti amano più di chiunque altro al mondo. Tammy afferma: “Ripenso a ciò che è successo e vorrei non aver rattristato tanto mio padre e mia madre”.

Comunque sia, non puoi tornare indietro e cambiare ciò che è stato. E anche se sarà senz’altro doloroso e difficile, hai l’obbligo di cercare di sistemare le cose. (Confronta Isaia 1:18). Questo significa dire la verità ai tuoi genitori, prendere atto del loro dolore e della loro rabbia, e accettare qualsiasi forma di disciplina ti impartiscano. Dire la verità può essere il primo passo per far rallegrare il cuore dei tuoi genitori e quello di Geova Dio, come pure per provare la gioiosa soddisfazione di avere la coscienza pulita. — Proverbi 27:11; 2 Corinti 4:2.

Ma come dirlo ai genitori? Come smettere di avere una doppia vita? Queste domande saranno prese in considerazione nel prossimo numero.

[Immagine a pagina 19]

Dire la verità può recare sollievo sia a te che ai tuoi genitori

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi