BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g94 22/2 pp. 7-9
  • Alfabetismo fra il popolo di Dio

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Alfabetismo fra il popolo di Dio
  • Svegliatevi! 1994
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Il popolo di Dio oggi
  • Imparare a leggere
  • Mio figlio dovrebbe andare a scuola?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
  • Benefìci derivanti dal leggere la Bibbia ogni giorno
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
  • Applicatevi alla lettura
    Traete beneficio dalla Scuola di Ministero Teocratico
  • Vi piace leggere?
    Svegliatevi! 1983
Altro
Svegliatevi! 1994
g94 22/2 pp. 7-9

Alfabetismo fra il popolo di Dio

NELL’ANTICHITÀ fra il popolo di Dio c’era un alto grado di alfabetismo. Circa 3.500 anni fa Mosè scrisse i primi cinque libri della Bibbia. Il suo successore, Giosuè, ricevette il comando di leggere le Scritture “giorno e notte” per assolvere con successo l’incarico che Dio gli aveva affidato. E Dio ordinò che i re di Israele, una volta saliti al trono, scrivessero una copia della Legge per sé e la leggessero ogni giorno. — Giosuè 1:8; Deuteronomio 17:18, 19.

I governanti della nazione non erano i soli a saper leggere e scrivere. Il comando dato agli israeliti di “scrivere” i comandamenti di Dio sullo stipite della porta di casa, anche se a quanto pare era figurato, indicava che il popolo sapeva leggere e scrivere. Amos era un allevatore di pecore e Michea era un profeta di un villaggio rurale; eppure entrambi scrissero libri della Bibbia. — Deuteronomio 6:8, 9; Amos 1:1; Michea 1:1.

Gesù aveva accesso a tutti i rotoli ispirati delle Scritture Ebraiche nelle sinagoghe dove, in una occasione, lesse in pubblico un brano e lo applicò a se stesso. Anche gli apostoli sapevano leggere e scrivere; infatti nei loro scritti citarono le Scritture Ebraiche e vi fecero riferimento centinaia di volte. — Luca 4:16-21; Atti 17:11.

Il popolo di Dio oggi

Gesù disse ai suoi seguaci di fare “discepoli di persone di tutte le nazioni . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che [aveva] comandato”. Inoltre predisse che la “buona notizia del regno [sarebbe stata] predicata in tutta la terra abitata”. — Matteo 24:14; 28:19, 20.

Come i cristiani del I secolo, oggi i testimoni di Geova assolvono questo incarico insegnando e predicando con zelo a voce. Diffondono la buona notizia del Regno anche mediante la pagina stampata. Dal 1920 i testimoni di Geova hanno prodotto e distribuito oltre nove miliardi di Bibbie, libri, riviste e opuscoli in più di 200 lingue.

In tutta la terra milioni di persone hanno accolto favorevolmente il messaggio, divenendo discepoli di Cristo. Fra loro ci sono uomini e donne che non sanno né leggere né scrivere. Questi analfabeti non sono cristiani di second’ordine: molti hanno servito fedelmente Dio per decenni, hanno sopportato persecuzione religiosa e hanno mostrato il loro amore per Geova osservando i suoi comandamenti. — 1 Giovanni 5:3.

Molti di costoro desiderano ardentemente saper leggere e scrivere, consci che questo permetterà loro di partecipare più pienamente all’adorazione di Dio. Alle adunanze vogliono seguire la lettura della Bibbia e delle pubblicazioni cristiane e vogliono leggere le parole dei cantici per poter cantare insieme ai loro fratelli e alle loro sorelle spirituali. A casa desiderano edificare se stessi e la famiglia tramite lo studio della Bibbia. Nel ministero desiderano insegnare ad altri la verità della Parola di Dio, senza dover chiedere a qualcun altro di leggere per loro.

Imparare a leggere

Per ovviare a questa necessità, i testimoni di Geova hanno disposto di contribuire a promuovere l’alfabetizzazione tramite le loro congregazioni e a livello individuale. In tutto il mondo hanno insegnato a tantissimi uomini e donne. Solo in Nigeria i testimoni di Geova hanno insegnato a leggere e scrivere a più di 23.000 persone. Uno di questi è Effor, che riferisce:

“Cominciai a leggere e scrivere nel 1950 quando avevo 16 anni. Il corso di alfabetizzazione era tenuto dai testimoni di Geova. Usavamo un manuale pubblicato dalla Watch Tower Society e ci venivano assegnati esercizi di lettura per casa.

“Per me essere analfabeta era una malattia. Volevo spiegare la Bibbia ai miei fratelli e agli amici ma, non sapendo né leggere né scrivere, non riuscivo a spiegarla bene. Quello che mi spinse a imparare fu il desiderio di predicare e insegnare ad altri a diventare discepoli di Cristo. Scrivevo su tutto quello che mi capitava sotto mano, perfino su foglie di banano. Il desiderio di imparare a leggere e scrivere era così grande che anche di notte sognavo di esercitarmi. Non mi vergognavo di chiedere aiuto ad altri. Ricordo che scrivevo lettere agli amici e le davo a quelli che andavano a scuola perché le correggessero.

“Per imparare dovetti frequentare per un anno il corso di alfabetizzazione della congregazione. Dopo di che fui incaricato di tenere il corso. Questo mi permise di aiutare molti altri.

“Quella scuola mi aiutò così tanto che in seguito ebbi il privilegio di tradurre i drammi della Società dall’inglese in isoko, la mia lingua nativa. A parte questo, dagli anni ’60 servo come sorvegliante di congregazione. Negli anni ’80 ho servito come sorvegliante viaggiante alternativo dei testimoni di Geova. Inoltre ho avuto il privilegio di tenere la Scuola del Servizio di Pioniere [per i ministri a tempo pieno] e due volte di insegnare alla Scuola di Ministero del Regno [per gli anziani cristiani]. So che se fossi rimasto analfabeta non avrei potuto avere tutti questi privilegi.

“Come apprezzo questo programma per insegnare a leggere e scrivere agli umili! A volte quando mi corico la sera ringrazio ancora Geova perché non sono più analfabeta in questo mondo moderno”.

Il Creatore, Geova Dio, ha benignamente dotato l’uomo della capacità di leggere e scrivere. Ma questa capacità non si acquista senza sforzo. La più grande ricompensa per aver imparato a leggere e scrivere è essere in grado di prendere in mano la Parola di Dio e ubbidire al comando divino: “Vi devi leggere sottovoce giorno e notte”. — Giosuè 1:8.

[Riquadro a pagina 9]

Cosa fare per aiutare i figli ad amare la lettura

● Date l’esempio leggendo voi stessi regolarmente. Se i genitori leggono è probabile che anche i figli leggeranno.

● Parlate al vostro bambino sin dall’infanzia. Usando un linguaggio corretto aiutate i bambini a capire parole e concetti che renderanno loro più facile imparare a leggere.

● Leggete regolarmente ai vostri figli. Se li tenete in braccio e leggete loro, i bambini capiscono che parole e libri sono cose buone, anche se non sono abbastanza grandi da capire la storia che viene letta. Continuate a leggere ai vostri figli anche dopo che hanno imparato a leggere per conto proprio. A scuola gli insegnanti aiutano i bambini a imparare a leggere, ma i genitori possono fare molto per aiutarli ad amare la lettura. Ai bambini piace sentire ripetere più volte le loro storie preferite.

● Fate in modo che i vostri figli abbiano libri da leggere a casa.

● Incoraggiate i vostri figli a scrivere. Il bambino che scrive di solito è anche un lettore.

● Stabilite un orario preciso in cui leggere ogni giorno con la famiglia. Leggete a turno, e poi parlate insieme del materiale. Questi momenti dovrebbero essere piacevoli e costruttivi.

[Immagine a pagina 8]

Nell’antichità gli uomini timorati di Dio sapevano leggere e scrivere

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi