Soffrite di mal di schiena?
“Il dolore era atroce. Era come se qualcuno, con un fiammifero, mi avesse appiccato il fuoco alla schiena! Ricordo solo che mi stavo piegando per allontanare il mio nipotino da alcuni vetri rotti, e di colpo fu come se tutta la schiena prendesse fuoco. Rimasi in quella posizione per giorni, non riuscendo a raddrizzarmi. Non avevo mai provato un dolore del genere”, narra Karen, una casalinga di 32 anni, madre di due figli.
NEGLI Stati Uniti il mal di schiena è secondo solo al mal di testa in quanto a diffusione. È la principale causa di invalidità prolungata tra chi ha meno di 45 anni, e la terza in ordine d’importanza tra chi ha più di 45 anni. Quelli che ne soffrono spendono ogni anno circa 24 miliardi di dollari per cercare sollievo: quattro volte la cifra spesa nel 1991 per curare l’AIDS.
Secondo il dott. Alf L. Nachemson, un ricercatore che si occupa dei problemi della schiena, negli ultimi dieci anni in tutto il mondo ben due miliardi di persone hanno accusato dolori alla regione lombare. “Nell’arco della nostra vita attiva, l’80 per cento di noi soffrirà in qualche misura di mal di schiena”, ha detto.
Un circolo vizioso
Il mal di schiena non risparmia nessuno. Ci vanno soggetti sia operai che impiegati. Può colpire uomini e donne, giovani e vecchi. Quando il dolore è ricorrente e incessante, può incidere sul lavoro, sul salario, sulla famiglia e sul proprio ruolo in famiglia, facendo soffrire anche a livello emotivo. In che modo?
Secondo un libro sull’argomento si crea un circolo vizioso: il dolore fisico genera ansietà e depressione, e queste a loro volta possono rendere il dolore ancora più intenso e persistente. (The Fight Against Pain) Ad esempio, nel caso di una persona giovane che ha figli o che deve mantenere una famiglia, l’invalidità dovuta ai problemi di schiena può creare tensioni sul lavoro, in famiglia e con gli amici.
“Per me il problema più grosso è la mancanza di comprensione e di empatia da parte di familiari e amici. Gli altri tendono a minimizzare il dolore, poiché non capiscono quanto si sta davvero soffrendo”, ha detto Pat, una segretaria trentacinquenne che dal 1986 ad oggi ha avuto una lunga serie di attacchi di mal di schiena. “Non sapendo mai quando o dove capiterà il prossimo attacco, si tende a non fare molti progetti. Si può passare per persone poco socievoli, che non accettano inviti, non prendono in braccio un bambino appena nato, non sorridono, tutto perché la schiena fa male. Se glielo permettete, il dolore può assumere il controllo della vostra vita”.
Perché la schiena fa male
Il mal di schiena è inevitabile? Cosa si può fare per alleviarlo o per prevenirlo? Quando è il caso di rivolgersi a un medico? Anche se il mal di schiena persistente può essere un sintomo di molti disturbi interni, prenderemo in considerazione due cause di mal di schiena: l’ernia del disco e gli spasmi muscolari.
L’ernia del disco è una comune causa di mal di schiena tra gli adulti giovani e di mezza età. Quando una persona supera i 20 anni, il nucleo polposo dei dischi intervertebrali comincia a perdere elasticità e a diventare più secco, per cui il disco si riduce di dimensioni. In genere, però, questo non provoca dolore. Alcuni, però, provano un dolore intenso quando parte del nucleo polposo del disco protrude (fuoriesce) dall’anello esterno di tessuto fibroso, e si ha quindi un’ernia.
La rivista Fortune, a proposito dei dischi intervertebrali, dice: “Una volta superato un certo livello di degenerazione, il minimo sforzo — una cosa banale come starnutire o piegarsi per spostare uno stereo — può essere la goccia che fa traboccare il vaso”.
I dischi intervertebrali agiscono da ammortizzatori tra le prime 24 vertebre, gli elementi ossei della colonna vertebrale. Queste sono poste l’una sull’altra e formano un canale verticale che contiene il midollo spinale. Tra ogni coppia di vertebre c’è una piccola apertura attraverso la quale escono dal canale vertebrale due piccoli fasci di nervi, le radici nervose, uno per lato. Un disco intervertebrale può andare soggetto a un’ernia, protrudendo dalla sua sede normale, e quindi premere su un determinato nervo. Questa pressione può bloccare i segnali nervosi che trasmettono sensazioni a e da altre parti del corpo.
Ad esempio, un disturbo molto doloroso noto come sciatica può verificarsi se vengono compresse le radici del nervo sciatico (o ischiatico). Quest’ultimo ha origine da diverse radici che fuoriescono dalla parte bassa della colonna vertebrale. Esistono due nervi sciatici, uno per ciascun lato, i quali scorrono lungo la parte posteriore della coscia fino ad arrivare al ginocchio, dove si ramificano in altri nervi. Chi soffre di sciatica avverte un dolore che di solito inizia nella parte bassa della schiena per poi estendersi all’anca e alla natica e giù lungo la faccia posteriore della coscia, arrivando a volte fino al polpaccio e al piede. Come conseguenza, la persona può avere il piede cadente in seguito all’indebolimento o addirittura alla paralisi dei muscoli anteriori della gamba. Inoltre, chi soffre di sciatica può avvertire formicolio, insensibilità e indebolimento muscolare nella gamba colpita.
Se il disco intervertebrale preme sulle radici nervose della cauda equina, un fascio di nervi appena sotto la cintola che innervano la vescica e gli intestini, la persona può avere problemi a urinare o a defecare. Chi ha uno di questi sintomi dovrebbe consultare immediatamente un medico, poiché possono essere indice di gravi problemi neurologici.
Contraendosi e rilassandosi, i muscoli della schiena hanno, insieme ai legamenti, una funzione di sostegno, impedendo alla colonna vertebrale di cadere e permettendole invece di piegarsi e di torcersi. Sotto sforzo, però, un muscolo non allenato può avere uno spasmo, tendendosi al punto di diventare una massa rigida. Gli spasmi muscolari alla schiena, che si verificano senza preavviso e immobilizzano temporaneamente la persona, possono essere atroci. Un uomo che vi è soggetto descrive il dolore come “una serie di terremoti nella schiena”.
I medici concordano nel dire che gli spasmi muscolari si verificano per impedire che dei muscoli indeboliti vengano ulteriormente danneggiati. Un libro specializzato osserva: “Immobilizzando la schiena, lo spasmo vi costringe a fare la cosa più saggia e mettervi distesi. Questa posizione non solo riduce al minimo lo sforzo a cui è sottoposta la schiena, ma permette al tessuto infiammato di ripararsi”. — The Fit Back (La schiena sana), edito dalla Time-Life.
Per evitare gli sforzi alla schiena che spesso provocano gli spasmi, i muscoli della schiena, dell’addome e delle cosce devono essere sodi e tonificati. Se i muscoli addominali sono flaccidi, ad esempio, possono far affaticare la schiena perché non offrono un adeguato sostegno e non sono quindi in grado di opporsi adeguatamente alla trazione che il peso del corpo esercita sulla colonna vertebrale. Se i muscoli addominali sono in forma creano un “busto muscolare” che impedisce alla parte bassa della schiena di inarcarsi troppo. L’eccessiva curvatura della parte bassa della schiena, nota come lordosi, tende a disallineare le vertebre lombari.
Come si può alleviare il dolore
Posizioni abituali scorrette, obesità, debolezza muscolare e stress sono quattro fattori che predispongono ai dolori lombari. Altri fattori sono azioni comuni, come stare seduti o in piedi o alzare dei pesi, fatte in maniera sbagliata.
Assumere una posizione corretta e avere muscoli addominali e dorsali forti sono due cose legate tra loro. La posizione corretta permette ai muscoli di funzionare dovutamente, mentre un buon tono muscolare è essenziale per assumere una posizione corretta. Tale posizione richiede che si rispetti la naturale curvatura a S della colonna vertebrale, non che si abbia la schiena rigida e diritta.
Correggendo le posizioni scorrette i dolori di origine posturale si possono eliminare, afferma un libro specializzato, dove si legge pure: “Con il passare del tempo, però, se non vengono corretti, i vizi posturali abituali inducono modificazioni nella struttura delle articolazioni, che si logorano eccessivamente e come conseguenza invecchiano precocemente”. — Robin McKenzie, Treat Your Own Back.
Anche l’eccesso di peso, specie nella regione addominale, può affaticare la schiena perché crea una trazione gravitazionale sui muscoli che sostengono la schiena. Un regolare programma di esercizio fisico è molto importante per avere una schiena sana. Anche se non si prova più dolore, l’esercizio è indispensabile perché il mal di schiena sparito tende a ripresentarsi all’improvviso. Prima di intraprendere un programma di esercizi è bene sottoporsi a un check-up completo. Un medico può suggerire al paziente gli esercizi adatti per il suo problema di schiena, oppure può indirizzarlo da un fisioterapista.
Molti ricercatori ritengono che anche lo stress possa rendere soggetti al mal di schiena. In alcuni individui lo stress può generare spasmi perché la tensione repressa tende i muscoli, provocando mal di schiena. Affrontando correttamente o eliminando le fonti di stress si può ridurre il rischio di mal di schiena.
Chi trascorre molte ore seduto per lavoro o perché fa viaggi lunghi può affaticare la schiena. Secondo uno studio svedese, quando si sta seduti la parte bassa della schiena è sottoposta a una pressione molto maggiore. Purtroppo, questo rischio aumenta quando si usano sedie da ufficio che non sostengono a sufficienza la schiena. A intervalli regolari potrebbe essere utile alzarsi e camminare per qualche minuto.
Quando si sollevano oggetti pesanti o anche leggeri, bisognerebbe evitare di usare i muscoli dorsali: è meglio piegare le ginocchia, così che lo sforzo non ricada tutto sui muscoli dorsali.
Anche chi lavora in posizioni scomode può andare facilmente soggetto a problemi di schiena. Addetti a catene di montaggio, infermieri, elettricisti, massaie e contadini sono tutti costretti a lavorare per lunghi periodi piegati in avanti. Per ridurre al minimo il rischio di danni alla schiena, i fisioterapisti raccomandano di riposarsi o di cambiare posizione di tanto in tanto. A chi deve stare per lunghi periodi in piedi viene consigliato di usare un poggiapiedi o un altro appoggio per sollevare leggermente un piede, così da raddrizzare la parte bassa della schiena.
La ricerca di una cura
A chi accusa un mal di schiena di origine muscolare i medici raccomandano in genere un trattamento conservativo: periodi di riposo a letto, uso di calore, massaggi, ginnastica e, inizialmente, analgesici antinfiammatori. In relazione a questi ultimi, il dott. Mark Brown dell’istituto di medicina dell’Università di Miami dà un avvertimento. Egli fa notare che negli Stati Uniti l’uso prolungato di farmaci è una delle principali cause di dolori alla schiena, che sono un effetto collaterale. Bisogna stare attenti a non sviluppare tolleranza nei confronti di un farmaco, il che potrebbe portare a usarne dosi maggiori e forse a sviluppare una dipendenza.
Anche la fisioterapia e la chiropratica possono dimostrarsi utili per alcuni. Secondo la rivista HealthFacts, circa due terzi di tutte le visite mediche effettuate negli Stati Uniti per mal di schiena consistono di sedute chiropratiche.
In caso di ernia del disco, per risolvere il problema o ridurre il dolore potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Più spesso, però, i medici raccomandano innanzi tutto un trattamento conservativo alla maggior parte di quelli che soffrono di mal di schiena. Coloro ai quali viene consigliato di sottoporsi a un intervento chirurgico farebbero bene a sentire anche il parere di uno o due altri medici.
Per milioni di persone, un mal di schiena costante ma sopportabile fa parte della vita. Molti si rassegnano al dolore pur sforzandosi di non permettere che esso interferisca con le attività quotidiane. Sanno quali sono i fattori che causano il mal di schiena e adottano delle misure per prevenirlo o combatterlo. Fanno regolarmente ginnastica, mantengono il giusto peso, assumono posizioni più corrette e riducono lo stress. Nonostante ricorrenti crisi dovute a un’ernia del disco e a spasmi muscolari, Karen, menzionata all’inizio, non ha perso il buonumore e continua ad avere un programma intenso, dedicando molto tempo alla predicazione e all’insegnamento quale testimone di Geova. Come Karen, molte persone che soffrono di mal di schiena mantengono un atteggiamento positivo e si danno da fare per tenere sotto controllo il loro problema.
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Suggerimenti per prevenire il mal di schiena
☞ Non sollevate pesi di scatto. Anziché piegare la schiena, piegate le ginocchia.
☞ Fatevi aiutare quando dovete alzare oggetti pesanti.
☞ Quando portate diversi pacchi, equilibrate il peso da entrambi i lati. Se portate un solo oggetto pesante, portatelo con entrambe le braccia davanti, tenendolo vicino al corpo. Se lo portate da un lato, cambiate lato ogni tanto.
☞ Quando viaggiate, usate un portabagagli pieghevole e/o bagagli leggeri che vi potete portare a tracolla.
☞ Quando tirate fuori un oggetto pesante dal bagagliaio della macchina, avvicinatelo a voi prima di sollevarlo.
☞ Quando passate l’aspirapolvere, usatene uno con un’impugnatura lunga. Anziché piegarvi in avanti per passare l’aspirapolvere sotto i mobili, piegate un ginocchio, usando una ginocchiera. Se dovete piegarvi in avanti, quando è possibile appoggiatevi con una mano a qualche sostegno.
☞ Nei lavori d’ufficio, alternate i periodi che passate seduti a una scrivania a periodi in cui state in piedi davanti a un piano di lavoro che vi arriva all’altezza della vita.
☞ Quando vi dedicate al giardinaggio inginocchiatevi, e suddividete il lavoro in periodi più brevi. Se state in piedi non piegatevi in avanti.
☞ Fate regolarmente ginnastica per la schiena, anche se solo per 10-15 minuti al giorno. Se siete avanti con gli anni, fate esercizi moderati.
☞ Quando rifate il letto, per raggiungere l’altro lato del letto appoggiate un ginocchio sul letto e reggetevi con un braccio. Quando aggiustate o rimboccate le lenzuola, inginocchiatevi sul pavimento a entrambi i lati del letto.
☞ Quando guidate per lunghi tratti, fate delle soste per riposarvi. Se il sedile della macchina non è comodo, usate un cuscino per riempire lo spazio in cui il sedile non si conforma alla curvatura della schiena.
☞ Non fate jogging su superfici dure. Calzate scarpe da ginnastica adatte.
☞ Quando sedete su una poltrona o su un divano usate un cuscino o qualche altro sostegno per la schiena. Alzatevi lentamente, facendo forza sulle gambe.
☞ Se lavorate seduti per ore, usate una sedia che ha uno schienale dalla forma adatta. Ogni tanto alzatevi e muovetevi.
☞ Non rimanete a lungo piegati sopra i cassetti degli schedari, ma quando è possibile sedetevi su una sedia.
☞ Se durante il giorno dovete indossare scarpe con il tacco alto, portate con voi un paio di scarpe più comode e usatele quando è possibile.