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  • Sport del brivido: Vale la pena di rischiare?
  • Svegliatevi! 1994
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  • Perché attirano?
  • Sono davvero pericolosi?
  • Fanno per i cristiani?
  • Valuta bene le conseguenze
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Svegliatevi! 1994
g94 8/7 pp. 9-11

I giovani chiedono...

Sport del brivido: Vale la pena di rischiare?

“SARÀ il momento più terrificante della tua vita”, ti dicono mentre stai in piedi, tremante, sulla piattaforma. Comincia il conto alla rovescia: “Cinque, quattro, tre, due, uno: SALTA!” La caduta ti mozza il fiato. Stai precipitando verso quella che sembra una morte certa, ma all’improvviso senti lo strattone di una corda elastica. Un’esaltante sensazione di sollievo si impadronisce di te. Sei sopravvissuto!

Si chiama bungee jumping,a e si calcola che nei soli Stati Uniti a praticarlo siano da uno a due milioni di persone. È uno dei tanti sport che recentemente hanno acquistato grande popolarità, come le scalate estreme in parete, il parapendio, il rafting (ovvero la discesa di rapide e cascate a bordo di un gommone) e lo sky surfing (che consiste nel saltare da un aereo attaccati a un piccolo surf per “cavalcare” le correnti d’aria prima di aprire il paracadute), tanto per menzionarne alcuni. “Gli anni ’90 sono il decennio degli sport del brivido”, dice un promotore del bungee jumping.

Il gusto del brivido non è una prerogativa dei ricchi. In città c’è chi va in cerca di emozioni partecipando a bravate pericolose (e illegali) come stare in piedi sul tetto di un ascensore in movimento, sgattaiolare fra le tubazioni di grandi edifici, fare il “surf” sul tetto delle vetture della metropolitana e scivolare giù lungo scalinate cosparse di grasso.

Perché attirano?

“Voglio provare qualsiasi cosa mi spaventi”, dice il giovane Norbert. “Mi piacciono tutti gli sport — baseball, pallacanestro . . . — ma saltare dai ponti mi ha spaventato da morire! È un’esperienza unica”. Anche Douglas, un altro giovane, è d’accordo. “Gli sport normali sono OK, ma sono programmati”, dice. “Sei sempre legato alle regole. Mi piace la sensazione che si ha quando si cade. E la velocità . . . Nessun altro sport ti dà quella sensazione”.

Gli sport del brivido non mettono alla prova le tue capacità atletiche: vanno oltre, e ti portano faccia a faccia con la morte! Sembra che chi li pratica ami lo stato di euforia prodotto dalla scarica di adrenalina. Secondo alcuni esperti, certuni sarebbero geneticamente programmati per essere amanti del brivido. Ad ogni modo, quasi tutti i giovani decidono di correre qualche rischio: è il loro modo per sperimentare i propri limiti e acquistare fiducia in se stessi.

Purtroppo, non sempre fanno questo con giudizio. “La bellezza dei giovani è la loro potenza”, dice Proverbi 20:29. Sembra però che alcuni credano che la loro potenza non abbia limiti. Secondo il dott. David Elkind, gli adolescenti spesso credono di “essere speciali e unici, svincolati dalle leggi della probabilità che si applicano agli altri. È soprattutto questa convinzione di essere speciali e invulnerabili che spinge gli adolescenti a voler correre rischi”. Il dott. Robert Butterworth fa un’osservazione analoga: “Quando si fanno cose come il paracadutismo acrobatico si ha la sensazione di sconfiggere le leggi della probabilità, di essere padroni del proprio destino”.

Ma ci possono essere anche motivi più foschi che inducono a correre rischi. Un libro sullo stress infantile mostra che molti giovani spericolati corrono rischi inutili perché non ce la fanno ad affrontare lo stress. (Mary Susan Miller, Childstress!) Gli sport del brivido possono quindi essere sintomo di tendenze autolesionistiche o addirittura suicide. “Si mettono deliberatamente in situazioni pericolose”, dice questo libro, “come per sfidare il destino a farla finita con loro”.

Sono davvero pericolosi?

Nonostante la loro attrattiva, gli sport del brivido possono essere pericolosi. ‘Anche attraversare la strada può esserlo’, rispondono alcuni. Ma chi attraversa la strada non va di proposito in cerca di pericoli o di emozioni. E anche se molti sport, come il bungee jumping, stando alle statistiche sono abbastanza sicuri, qualcosa può andare storto. Il dott. Mark Bracker si è espresso così: “In molti di questi sport ad alto rischio, se qualcosa va storto può nascere una tragedia. Di solito, maggiore è il brivido che danno, maggiore è il rischio, che si tratti di lanciarsi da un aeroplano, di volare con un deltaplano o di guidare una moto”. Un ventenne si gettò, legato a una fune, da un pallone aerostatico sospeso a una sessantina di metri da terra. Il problema? La fune era lunga quasi 80 metri, per cui il ragazzo si sfracellò al suolo!

È vero che alcune attività, come il motociclismo, possono essere piacevoli e si possono compiere in maniera relativamente sicura e moderata. Ma un esperto di medicina sportiva dice a proposito degli amanti del brivido: “Man mano che la loro abilità aumenta si cimentano in prove sempre più difficili, fino a che non si fanno male”. Un ragazzo ha confessato: “Per me è come una droga. Adesso è più difficile raggiungere quei livelli di paura e di brivido”.

Fanno per i cristiani?

La Bibbia proibisce forse categoricamente tutti gli sport? No. Sono gli eccessi stolti che sono condannati. In Ecclesiaste 7:17 leggiamo che Salomone chiese: “Perché dovresti morire quando non è il tuo tempo?”

‘La vita è breve. Gioca duro’, esorta una pubblicità di calzature sportive. Ma verso noi stessi, verso quelli che ci amano e verso il nostro Creatore abbiamo la responsabilità di aver cura della nostra vita. La vita è un dono di Dio. (Salmo 36:9) Nei tempi biblici, se qualcuno perdeva la vita in maniera accidentale potevano essere inflitte gravi punizioni. (Esodo 21:29; Numeri 35:22-25) I servitori di Dio venivano così incoraggiati a evitare rischi inutili. — Confronta Deuteronomio 22:8.

In maniera analoga, oggi i cristiani hanno l’obbligo di mostrare rispetto per la vita. Sarebbe appropriato praticare uno sport che potrebbe farti correre rischi inutili? Quando Satana volle tentare Gesù, gli disse che se si fosse gettato giù dal parapetto del tempio gli angeli l’avrebbero afferrato. Gesù rispose: “Non devi mettere alla prova Geova il tuo Dio”. — Matteo 4:5-7.

Inoltre, anche se ti senti forte e sano, non sei invulnerabile. Non è realistico pensare: ‘A me non succederà’. La Bibbia ci avverte che “il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti”. — Ecclesiaste 9:11.

Valuta bene le conseguenze

Prima di buttarsi giù da una gru, di fare del paracadutismo acrobatico o qualsiasi altra cosa che sembri eccessivamente rischiosa, è ragionevole valutare seriamente le possibili conseguenze. Non basarti solo su ciò che hai sentito dire o sui racconti entusiastici di altri giovani. (Proverbi 14:15) Valuta i fatti.

Ad esempio, qual è la percentuale di incidenti per un determinato sport? Quali misure di sicurezza vengono prese? A proposito degli sport subacquei, un esperto dice: “[La gente pensa che] passare dal mezzo aereo a quello acqueo sia pericoloso. . . . Ma è pericoloso solo se lo si fa senza un’adeguata preparazione”. Perciò ti dovresti chiedere anche: Quale addestramento e attrezzatura sono necessari per questo sport? Ci sono dei benefìci legittimi, come l’esercizio fisico? Gli eventuali rischi sono secondari oppure l’obiettivo primario dello sport è quello di sfidare la morte?

In quest’ultimo caso, potresti chiederti perché ti piace tanto rischiare. È solo una reazione alla noia o allo stress? In tal caso perché non trovi un modo più sicuro e più sano per combattere questi stati d’animo?b Il libro Teenage Stress ci ricorda che correre rischi è un “metodo pericoloso e in ultima analisi inefficace per affrontare gli aspetti negativi dello stress”. — Confronta Proverbi 21:17.

Dopo aver esaminato attentamente la cosa e averne parlato con i tuoi genitori, potrebbe darsi benissimo che si giunga alla conclusione che è meglio che tu eviti gli eccessi degli sport del brivido. Forse i tuoi genitori preferiscono che ti dedichi ad attività che sembrano meno rischiose per la vita, come andare in bicicletta, pattinare, sciare o esplorare il fondo marino nuotando in superficie con maschera e boccaglio, per menzionarne alcune. Naturalmente, anche attività relativamente sicure possono diventare pericolose se non si prendono le debite precauzioni.

Questo è quanto è successo a un gruppetto di giovani cristiani che decisero di fare un’escursione. Si allontanarono dal sentiero e cominciarono ad arrampicarsi sull’orlo di un precipizio. Ben presto si trovarono praticamente in trappola, non riuscendo né ad andare avanti né a tornare indietro. Ad un tratto il giovane che guidava il gruppo udì un rumore: due dei suoi compagni erano caduti ed erano morti. Che tragedia!

Perciò sii cauto! ‘Rallegrati nella tua gioventù’, e goditi la forza e il vigore con cui sei benedetto. (Ecclesiaste 11:9) Ma prima di accettare l’invito a fare qualcosa di pericoloso, fa come il giovane Brian. Egli dice: “Mi chiedo: ‘Cosa ne direbbe Geova? Cosa rivelerebbe del modo in cui considero il dono della vita che mi ha dato?’” Sì, soppesa i rischi, rifletti sui tuoi motivi. La vita è troppo preziosa per fare altrimenti.

[Note in calce]

a Il bungee jumping è uno sport che consiste nel saltare da ponti, gru o anche da palloni aerostatici legati a una lunga fune elastica detta “bungee”. In questo modo si scende in caduta libera fino a quando la fune si tende e blocca la caduta.

b Se sei depresso o stai combattendo contro impulsi autolesionistici, perché non ne parli con qualcuno e non ti fai aiutare anziché correre rischi inutili? — Vedi “I giovani chiedono... Il suicidio è la soluzione giusta?” in Svegliatevi! dell’8 aprile 1994.

[Immagine a pagina 10]

È il caso che i giovani cristiani pratichino sport del brivido come il “bungee jumping”?

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