Quando si abbatte una calamità naturale
IL NOSTRO secolo è stato caratterizzato da grandi calamità, la maggior parte delle quali sono state provocate dall’uomo. La maggior parte, ma non tutte. Parlando profeticamente dei nostri giorni Gesù Cristo disse: “Sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, e ci saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro”. (Matteo 24:7) È vero che è colpa dell’uomo se ci sono guerre e penuria di viveri, ma non è colpa sua se ci sono terremoti. In maniera analoga, anche se alcune alluvioni disastrose sono state provocate dall’attività umana, non si può dire la stessa cosa per i terremoti. Né è colpa dell’uomo se ci sono uragani o eruzioni vulcaniche.
Quale che sia la loro causa, le calamità naturali dimostrano quanto è piccolo l’uomo e quanto è impotente di fronte alle immani forze della natura. La terra, la nostra dimora, in genere sembra molto stabile e sicura. Ma quando è scossa da un terremoto, è colpita da un’alluvione o è sferzata da venti impetuosi che soffiano senza tregua con la violenza di un’esplosione, il senso di sicurezza svanisce.
Nel nostro secolo le calamità naturali hanno causato danni immensi e grave perdita di vite umane. Si sarebbe potuto evitare tutto questo? Si può fare qualcosa per ridurre gli effetti catastrofici? A livello individuale, come possiamo proteggerci? Siamo completamente impotenti di fronte alle calamità naturali? L’umanità dovrà sempre subire queste calamità? Gli articoli che seguono prenderanno in esame queste domande.