BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g96 22/6 pp. 11-13
  • Perché non riesco a imparare?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Perché non riesco a imparare?
  • Svegliatevi! 1996
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Come affrontare il problema
  • Impara a concentrarti
  • Ridurre l’irrequietezza
  • Non perdere il rispetto di te stesso
  • Una madre racconta
    Svegliatevi! 1983
  • La ricerca della verità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per il pubblico) 2020
  • Se vostro figlio ha un disturbo dell’apprendimento
    Svegliatevi! 2009
  • Come posso rialzarmi da una sconfitta?
    Svegliatevi! 2004
Altro
Svegliatevi! 1996
g96 22/6 pp. 11-13

I giovani chiedono...

Perché non riesco a imparare?

“Non volevo tornare a casa e affrontare i miei genitori”, ricorda Jessica. “Per l’ennesima volta avevo riportato l’insufficienza in varie materie”.a Jessica ha 15 anni ed è una ragazza carina e intelligente. Ma come molti giovani, fa molta fatica a prendere buoni voti.

UN CATTIVO rendimento scolastico è spesso il risultato di un atteggiamento sbagliato verso l’istruzione o verso i propri insegnanti. Ma non è così nel caso di Jessica. Lei fa molta fatica ad afferrare concetti astratti. Ovviamente, questo le ha reso difficile avere buoni risultati in matematica. E un problema di lettura ha inciso negativamente sul suo rendimento in altre materie.

Maria, invece, fa molti errori di ortografia. Nasconde sempre gli appunti che prende alle adunanze cristiane perché si vergogna dei suoi errori di ortografia. Tuttavia, né Jessica né Maria mancano di intelligenza. Jessica è talmente brava nei rapporti con gli altri che la scuola l’ha incaricata di fare da mediatrice quando sorgono problemi tra i suoi compagni. E per quanto riguarda il rendimento scolastico Maria è fra i primi della classe.

Il fatto è che Jessica e Maria soffrono di disturbi dell’apprendimento. Gli esperti ritengono che dal 3 al 10 per cento circa di tutti i ragazzi possano avere simili problemi. Tania, che ora ha poco più di vent’anni, soffre della cosiddetta sindrome ipercinetica.b Essa dice: “L’incapacità di concentrarmi e persino di stare ferma su una sedia mi crea problemi con le adunanze cristiane, con lo studio personale e con le preghiere. Il mio ministero ne risente perché salto da un argomento all’altro tanto velocemente che nessuno riesce a seguire i miei ragionamenti”.

Se la persona non soffre di iperattività si parla semplicemente di disturbi dell’attenzione. Chi soffre di questi disturbi viene spesso definito uno che sogna ad occhi aperti. Di queste persone un neurologo, Bruce Roseman, ha detto: “Stanno seduti davanti a un libro e per 45 minuti non succede niente”. Per qualche motivo fanno fatica a concentrarsi.

I ricercatori in campo medico credono di avere cominciato da poco a capire le cause di questi problemi. Tuttavia, ci sono ancora molti aspetti sconosciuti. E il confine tra i vari disturbi e le incapacità che ostacolano l’apprendimento non è sempre chiaro. Indipendentemente dalla causa esatta o dal nome dato a un determinato disturbo — che si tratti di un problema di lettura, di memoria, di concentrazione o di iperattività — esso può ostacolare l’istruzione e causare non poche sofferenze. Se sei affetto da un disturbo dell’apprendimento, cosa puoi fare?

Come affrontare il problema

Prendi il caso di Jessica, la ragazza menzionata all’inizio. Decisa a superare il suo problema di lettura, Jessica continuò a sforzarsi di leggere libri diversi. La svolta decisiva ci fu quando trovò un libro di poesie che l’affascinò. Si procurò un libro analogo, che lesse pure con piacere. In seguito si appassionò a una serie di libri di racconti, e un po’ alla volta leggere divenne meno problematico. La morale è che la perseveranza dà buoni frutti. Anche tu puoi superare un disturbo dell’apprendimento, o almeno fare grossi passi avanti, se non ti arrendi. — Confronta Galati 6:9.

E se uno ha problemi di memoria a breve termine? Un’indicazione importante per risolvere il problema si trova nel detto secondo cui la ripetizione è la madre della memoria. Nicky ha riscontrato che ripetendo fra sé e sé le parole che sentiva e leggeva era aiutato a ricordare. Provaci. Potrebbe essere utile anche a te. Fatto degno di nota, nei tempi biblici si leggeva pronunciando le parole, anche nella lettura privata. Pertanto, allo scrittore biblico Giosuè Geova comandò: “Devi leggere sottovoce [la Legge di Dio] giorno e notte”. (Giosuè 1:8; Salmo 1:2) Perché era così importante leggere pronunciando le parole? Perché così facendo si impegnavano due sensi, l’udito e la vista, e la lettura lasciava un’impressione più profonda nella mente del lettore.

Per Jessica anche studiare matematica era un’impresa. Tuttavia, essa provò a imparare le regole della matematica ripetendole, dedicando a volte anche mezz’ora per ogni regola. I suoi sforzi, alla fine, diedero buoni risultati. Perciò ripeti, ripeti e ripeti! Una buona abitudine è quella di avere sotto mano carta e matita quando ascolti una lezione o quando leggi, così da poter prendere appunti.

È essenziale che tu ti impegni per imparare. Prendi l’abitudine di rimanere in classe dopo le lezioni e di parlare con i tuoi insegnanti. Cerca di conoscerli. Di’ loro che hai un problema di apprendimento ma che sei deciso a vincerlo. Quasi tutti gli insegnanti saranno disposti ad aiutarti. Perciò, assicurati la loro assistenza. Jessica l’ha fatto ed è stata aiutata molto da un insegnante comprensivo.

Impara a concentrarti

È anche utile che tu stabilisca per te stesso degli obiettivi e delle ricompense. Prefiggendoti un obiettivo preciso, ad esempio quello di finire una parte dei compiti, prima di accendere la TV o di metterti ad ascoltare la tua musica preferita, sarai aiutato a concentrarti. Accertati che gli obiettivi che ti prefiggi siano ragionevoli. — Confronta Filippesi 4:5.

A volte può essere utile migliorare l’ambiente. Nicky ha fatto in modo di sedere nei primi banchi, vicino all’insegnante, così da concentrarsi più facilmente. Jessica ha trovato utile fare i compiti insieme a un’amica diligente. Potrebbe esserti di aiuto anche solo rendere accogliente e comoda la tua stanza.

Ridurre l’irrequietezza

Se tendi ad essere iperattivo, imparare può essere una tortura. Alcuni esperti, comunque, sostengono che l’iperattività si può convogliare nell’esercizio fisico. “Aumentano le prove”, osserva U.S.News & World Report, “secondo cui in ogni persona la capacità di gestire informazioni nuove e di ricordare quelle vecchie migliora in seguito a modificazioni nella chimica del cervello indotte da esercizi aerobici”. Perciò, un moderato esercizio fisico — nuotare, correre, giocare a pallone, andare in bicicletta, pattinare e così via — può far bene sia al fisico che alla mente. — 1 Timoteo 4:8.

Di norma a chi ha disturbi dell’apprendimento vengono prescritti dei farmaci. Si dice che con circa il 70 per cento dei giovani affetti da sindrome ipercinetica a cui sono stati somministrati degli stimolanti si siano avuti buoni risultati. Se accettare o meno la terapia farmacologica è una questione che dovrete decidere tu e i tuoi genitori dopo aver valutato la gravità del problema, i possibili effetti collaterali e altri fattori.

Non perdere il rispetto di te stesso

Anche se le difficoltà di apprendimento non sono considerate un problema emotivo, possono avere ripercussioni sul piano emotivo. La costante disapprovazione e le critiche dei genitori e degli insegnanti, unite a risultati scolastici scarsi o mediocri e alla mancanza di amici intimi, possono portare facilmente ad avere scarsa stima di sé. Alcuni giovani cercano di nascondere questo stato d’animo dietro una facciata di rabbia e aggressività.

Ma se hai problemi di apprendimento non c’è motivo perché tu perda il rispetto di te stesso.c “Il mio scopo”, dice uno specialista che lavora con giovani che hanno problemi di apprendimento, “è cambiare il loro atteggiamento nei confronti della vita, da ‘Sono stupido e non riesco a fare nulla di buono’ . . . a ‘Sto superando un problema, e riesco a fare molte più cose di quanto avrei mai pensato’”.

Anche se non puoi fare molto per quanto riguarda l’atteggiamento degli altri, puoi modificare il tuo atteggiamento. Questo è ciò che ha fatto Jessica. Essa dice: “Quando giudicavo me stessa in base a ciò che dicevano i ragazzi a scuola e ai soprannomi che mi davano avrei voluto scappare via dalla scuola. Ora invece cerco di ignorare quello che dicono e continuo a fare del mio meglio. È difficile, e devo continuare a ripetermelo, ma funziona”.

Jessica ha dovuto fare i conti con un’altra realtà. A scuola suo fratello maggiore prendeva sempre il massimo dei voti. “Questo distruggeva la mia autostima”, dice Jessica, “fino al giorno che smisi di paragonarmi con lui”. Perciò non paragonarti con i tuoi fratelli o le tue sorelle. — Confronta Galati 6:4.

Anche parlare con un amico fidato ti aiuterà a vedere le cose nella giusta luce. Un vero amico rimarrà lealmente al tuo fianco mentre cercherai di migliorare. (Proverbi 17:17) Un falso amico, invece, ti abbatterà o ti indurrà ad esaltarti in maniera non appropriata. Pertanto, fai attenzione nella scelta delle amicizie.

Se hai un problema di apprendimento, forse verrai corretto più spesso degli altri. Non permettere che questo ti faccia avere un’opinione negativa di te stesso. Considera la disciplina in maniera cristiana, come una cosa preziosa. Ricorda che se i tuoi genitori ti disciplinano vuol dire che ti vogliono bene e desiderano il meglio per te. — Proverbi 1:8, 9; 3:11, 12; Ebrei 12:5-9.

No, non devi farti scoraggiare dai tuoi problemi di apprendimento. Puoi porvi rimedio e vivere una vita produttiva. Ma c’è un motivo ancora più valido per nutrire speranza. Dio ha promesso di portare un nuovo mondo di giustizia in cui la conoscenza sarà abbondante e ogni disturbo mentale e fisico sarà eliminato. (Isaia 11:9; Rivelazione 21:1-4) Perciò sii deciso a conoscere meglio Geova Dio e i suoi propositi e ad agire in armonia con tale conoscenza. — Giovanni 17:3.

[Note in calce]

a Alcuni nomi sono stati cambiati.

b Si vedano gli articoli “Capire i bambini difficili” in Svegliatevi! del 22 novembre 1994 e l’articolo “Vostro figlio ha problemi di apprendimento?” nel numero dell’8 settembre 1983.

c Vedi l’articolo “I giovani chiedono... Come posso accrescere il rispetto di me stesso?” in Svegliatevi! dell’8 settembre 1983.

[Immagine a pagina 13]

Impegnati per imparare

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi