Uno sguardo al mondo
Specie in pericolo
In Germania il ministro federale per l’Ambiente, Angela Merkel, ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione per l’alta percentuale di specie che sono in pericolo nel paese. Annunciando la pubblicazione di un libro sull’ambiente da parte del Ministero, la Merkel ha reso note alcune statistiche preoccupanti. Gli esperti ritengono che dei vertebrati originari della Germania, “il 40 per cento di tutti i mammiferi, il 75 per cento dei rettili, il 58 per cento degli anfibi, il 64 per cento dei pesci d’acqua dolce e il 39 per cento degli uccelli siano specie in pericolo”, riferisce il Süddeutsche Zeitung. La situazione delle piante non è migliore, con il 28 per cento di tutte le specie in pericolo. Gli sforzi fatti in passato per ridurre i rischi per l’ambiente naturale non sono stati sufficienti. La Merkel ha invocato “una nuova strategia per la protezione della natura”.
Proteggere i figli dai rapitori
In Germania i genitori sono sempre più preoccupati per la sicurezza dei figli, specie a motivo del moltiplicarsi dei rapimenti di bambine. Secondo il Nassauische Neue Presse Julius Niebergall, terapista presso l’associazione tedesca per la protezione dell’infanzia, ha consigliato di prendere alcune precauzioni. Per esempio i genitori potrebbero indicare ai figli certi luoghi lungo il tragitto per andare e tornare da scuola — un negozio o una casa — dove possono chiedere aiuto in caso di emergenza. Bisogna inoltre insegnare ai bambini a non parlare con gli estranei e a non lasciarsi toccare da sconosciuti. Niebergall ha sottolineato che “i bambini devono imparare che possono dire di no”, anche agli adulti. Specie se sono minacciati da un potenziale rapitore, i bambini dovrebbero rivolgersi ad altri adulti. Si potrebbe insegnare loro a dire: “La prego, mi aiuti. Ho paura di quest’uomo”.
Passeggeri violenti
Le compagnie aeree riferiscono che il comportamento violento da parte di passeggeri adirati è in netto aumento. Agitati per cose come ritardi e bagagli perduti, i passeggeri “sputano addosso agli assistenti di volo, lanciano i vassoi del cibo e a volte colpiscono il personale. Ogni tanto aggrediscono anche i piloti”, riferisce il New York Times. I funzionari sono particolarmente preoccupati per le aggressioni che avvengono in volo, poiché possono causare disastri. Una linea aerea denuncia un centinaio di casi di violenza verbale e fisica ogni mese. Il Times dice che “i passeggeri violenti sono di entrambi i sessi, di varie razze, di diverse età e ugualmente pestiferi in classe turistica, business class o prima classe. Circa uno su tre aveva bevuto”.
La mutilazione femminile continua
Secondo un rapporto annuale pubblicato dalle Nazioni Unite (The Progress of Nations 1996), la mutilazione dei genitali femminili (FGM) continua a essere un problema in molti paesi, specie in Africa. Benché parecchie nazioni abbiano promulgato leggi contro questa pratica brutale, circa due milioni di bambine vengono mutilate ogni anno. Le vittime sono perlopiù di età compresa fra i 4 e i 12 anni. “A parte l’immediata paura e sofferenza, le conseguenze possono includere prolungate emorragie, infezioni, sterilità e morte”, dice il rapporto. (Per ulteriori informazioni sulla FGM vedi Svegliatevi! dell’8 aprile 1993, pagine 20-3).
Epilettici aiutati dai cani
In Inghilterra si addestrano cani ad avvertire chi soffre di epilessia di una crisi imminente. Questo, riferisce il Times di Londra, darebbe al paziente tempo sufficiente per prepararsi ad affrontare la crisi. “Poiché il cane viene ricompensato per aver abbaiato durante una crisi epilettica”, spiega la direttrice di un’organizzazione filantropica specializzata nell’addestramento di cani per disabili, “sta attento ai segni e ai sintomi manifestati dal malato immediatamente prima di una crisi. Sapendo che una reazione del genere gli procurerà una ricompensa, il cane diventa estremamente sensibile a simili segni”.
Nuova mentalità in Giappone
Il Daily Yomiuri riferisce che un’associazione giapponese (Japan Youth Institute) ha recentemente fatto un sondaggio fra 1.000 studenti giapponesi che frequentano le superiori. Il sondaggio ha rivelato che il 65,2 per cento degli studenti non vede niente di male nel marinare la scuola. Quasi l’80 per cento considera allo stesso modo la disubbidienza agli insegnanti, e l’85 per cento condona la disubbidienza ai genitori. Secondo il Daily Yomiuri, lo stesso sondaggio ha rivelato che il 25,3 per cento delle ragazze pensa che prostituirsi mentre si frequenta ancora la scuola dovrebbe essere una scelta personale.
Abitudini di guida pericolose
● “In Brasile il 50 per cento di tutti gli incidenti automobilistici mortali sono causati dall’alcool”, afferma il quotidiano Gazeta do Povo di Curitiba. La guida in stato di ebbrezza causa “oltre 26.000 decessi ogni anno”. Questi incidenti “avvengono perlopiù durante viaggi brevi e col bel tempo”. Anche se il guidatore ubriaco può sentirsi sicuro, la sua prontezza di riflessi è ridotta, mettendo così in pericolo la sicurezza propria e altrui sulla strada. I test dimostrano che sotto l’effetto dell’alcool è difficile, se non impossibile, fronteggiare situazioni inaspettate. Secondo il giornale, l’alcool viene metabolizzato in sei-otto ore e né un caffè forte né un bagno freddo aiuterà chi è ubriaco a guidare in modo sicuro.
● Secondo un sondaggio effettuato in Gran Bretagna l’automobilista medio fa 50 errori gravi alla settimana. Complessivamente i 300 automobilisti intervistati hanno ammesso di essere stati imprudenti almeno una volta nel 98 per cento dei loro viaggi, riferisce il Times di Londra. In 1 viaggio su 2 si erano arrabbiati. Il comportamento rischioso più diffuso è l’eccesso di velocità, e più della metà degli automobilisti hanno detto di essere stati coinvolti in un incidente. Una ricerca compiuta a Toronto, in Canada, indica che gli automobilisti che usano il telefono mentre guidano hanno quattro volte più probabilità di avere un incidente. Il pericolo è maggiore nei primi dieci minuti di conversazione, probabilmente perché l’automobilista è distratto e quindi il suo tempo di reazione è più lento.
L’arte culinaria è in via di estinzione?
Secondo uno studio della durata di 12 mesi sulle abitudini alimentari nello stato australiano del Queensland, l’arte culinaria potrebbe rischiare l’estinzione. Il Courier Mail riferisce che la maggior parte delle persone al di sotto dei 25 anni non sono capaci di farsi da mangiare. In una conferenza sulla salute pubblica Margaret Wingett, autrice dello studio, ha detto che nel passato i giovani — soprattutto le ragazze — imparavano a cucinare a casa dalla madre o a scuola. Ma oggigiorno sembra che la maggior parte dei giovani, ragazze incluse, non sappiano cucinare e che non vogliano nemmeno imparare. Molti preferiscono cibi preconfezionati o già pronti. Alcuni ritengono che queste abitudini alimentari possano provocare un aumento di casi di ipertensione, diabete e malattie cardiache.
Edifici radioattivi
Secondo la rivista Asiaweek nel Nord di Taiwan “105 edifici, per un totale di 1.249 appartamenti, sono contaminati” da radioattività. L’ha scoperto un impiegato di una società elettrica che stava facendo vedere al figlio come funziona un dispositivo per il controllo delle radiazioni. Mentre lo provava in cucina, è rimasto sconcertato vedendo la lancetta indicare il livello di pericolo. Un’ulteriore investigazione ha confermato che quel caseggiato e altri erano contaminati. Le misure indicavano che la radiazione proveniva dall’armatura di acciaio dei muri dell’edificio. Le autorità non sono d’accordo su come ha fatto l’acciaio a diventare radioattivo.
Antifurto ad alta tecnologia
Le microfotografie, un tempo favorite dalle spie per inviare messaggi segreti, vengono usate in Gran Bretagna per prevenire i furti. Le foto, ciascuna non più grande di un puntino, contengono un codice di avviamento postale ripetuto 60 o 70 volte e vengono usate per contrassegnare oggetti che potrebbero attirare i ladri. Il Times di Londra riferisce che queste microfotografie “si trovano in sospensione in un adesivo multiuso contenuto in una bottiglietta dotata di pennellino, simile a una boccetta di smalto per le unghie. Ciascuna bottiglietta contiene fino a 1.000 microfotografie e l’acquirente può delicatamente farne cadere una goccia o stenderne un pochino sull’oggetto che desidera”. Il ladro potenziale viene avvertito da un cartello bene in vista e non può mai essere sicuro di aver eliminato tutte le foto nascoste. Similmente, i microchip usati per identificare i piloti di aerei da combattimento abbattuti durante la guerra del Vietnam ora consentono di identificare dipinti, sculture o mobili. Non più grande di un chicco di riso, il microchip una volta inserito non può essere scoperto e contiene informazioni come storia dell’oggetto, descrizione e proprietario, che possono essere lette da uno scanner. Queste informazioni possono aiutare a stabilire i legittimi proprietari degli oggetti trovati in possesso dei criminali, osserva il Times.