L’arte di decorare i bastoni
Dal corrispondente di Svegliatevi! in Gran Bretagna
“MI SORPRENDE sempre scoprire che ci sono intere regioni delle Isole Britanniche dove nessuno capisce a cosa vi riferite quando dite di avere l’hobby di decorare i bastoni”, afferma un esperto in quest’arte.
Molti hanno visto un bastone da passeggio o un bastone da pastore. Ma oggetti comuni come questi possono essere trasformati in straordinarie opere d’arte. Da secoli pastori e braccianti agricoli sanno che questo affascinante lavoro richiede considerevole abilità e un sacco di pazienza. Ma in che cosa consiste la decorazione dei bastoni?
Scelta del legno
Il primo passo è la scelta del legno. Si può usare qualsiasi tipo di legno — prugnolo, melo o pero — purché il pezzo abbia le giuste proporzioni. Spesso viene scelto l’agrifoglio per i suoi bei nodi sporgenti. Molti, però, preferiscono usare il nocciolo. A volte un albero ha un pollone che cresce lievemente ad angolo rispetto a un ramo o una radice. Questo permette di ricavare l’intero bastone — incluso il manico — da un unico pezzo dell’albero.
Qual è il momento migliore per tagliarlo? Di solito quando l’albero è quiescente e la linfa non scorre, anche se molti decoratori sostengono che il tempo migliore sia subito, prima che qualcun altro lo trovi! Comunque sia, quando l’esperto ha tagliato il pezzo che ritiene soddisfacente, deve ungere o verniciare le estremità tagliate per evitare che il legno si crepi. Quindi il legno deve stagionare, il che può richiedere due anni o più. Solo allora si può cominciare il lavoro di intaglio.
Intaglio del manico
Quando un bastone non ha un manico naturale, il decoratore può crearlo utilizzando un corno di mucca, di pecora o di capra. Come il legno, il corno deve stagionare, di solito per un anno. Poi, serrandolo in una morsa, il decoratore gli dà la forma voluta. Per generazioni i pastori, per rendere flessibile il corno, lo hanno scaldato in una fucina, nell’acqua bollente, nella cenere di torba o anche al calore prodotto da una lampada a cherosene. Dopo di che era pronto per diventare qualsiasi cosa volessero l’immaginazione e l’abilità del pastore. Ad esempio, poteva dare al manico la forma di un cane, di un uccello, di una trota, di una testa di fagiano o di un altro animaletto.
Durante la lavorazione del corno il decoratore presta meticolosa attenzione ai particolari. Se ad esempio sta sagomando una trota, incide le nervature della coda e delle pinne con un ferro rovente e ogni singola scaglia è modellata con un punzone circolare. Gli occhi si possono fare con corno di bufalo nero. Per tingere la trota si usa inchiostro anziché vernice. Dovrà essere applicato più di una volta, e mettere inchiostro sulla superficie levigata può essere un lavoro noioso. Per dare il tocco finale si fissa il colore passando sul corno una mano di vernice trasparente.
Un’eccellente opera d’arte
Il corno viene fissato al bastone con un bullone d’acciaio, un chiodo o una vite di legno. Quindi il decoratore leviga abilmente il suo capolavoro con fine lana d’acciaio. Dopo di che lucida il bastone e vi passa una mano di vernice trasparente. “Per modellare una trota, incidere le pinne, ecc., e per fare le scaglie, tingere e rifinire il tutto abbastanza bene da poter vincere un premio a una mostra impiegherei un centinaio di ore”, scrive un esperto decoratore di bastoni.
Quello di decorare i bastoni è innegabilmente un lavoro minuzioso. Ma il prodotto finale può essere una vera opera d’arte e alcuni bastoni partecipano anche a concorsi a premi. In qualunque caso, il decoratore di bastoni considera la sua arte il ricordo di un tempo più tranquillo, un antidoto contro lo stress e le tensioni della vita moderna.