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  • g98 22/4 pp. 5-8
  • Quello che dovremmo sapere sulle bande

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  • Quello che dovremmo sapere sulle bande
  • Svegliatevi! 1998
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Perché si uniscono a una banda
  • È difficile uscirne
  • È possibile una vita migliore
  • Dovrei far parte di una banda?
    Svegliatevi! 1991
  • Come posso proteggermi dalle bande?
    Svegliatevi! 1991
  • Proteggiamo i nostri figli dalle bande
    Svegliatevi! 1998
  • Il problema si aggrava
    Svegliatevi! 1998
Altro
Svegliatevi! 1998
g98 22/4 pp. 5-8

Quello che dovremmo sapere sulle bande

Wade, che faceva parte di una banda della California, ha detto: “Eravamo semplicemente dei ragazzi che abitavano nello stesso quartiere. Avevamo cominciato insieme le elementari. Solo che non prendemmo le decisioni giuste”.

IN MOLTI casi le bande sono cominciate più o meno come gruppi di quartiere. Ragazzi nei primi anni dell’adolescenza o anche più piccoli si incontravano all’angolo di una strada. Facevano le cose insieme e poi si univano per proteggersi da un gruppo vicino più organizzato. Ma ben presto il gruppo scendeva al livello dei suoi membri più violenti e veniva coinvolto in pericolose attività criminali.

Una banda rivale di un’altra strada poteva considerare nemico il nuovo gruppo. Dall’ira si passava quindi alla violenza. I trafficanti di droga si servivano della banda per vendere la droga. Seguivano altre attività criminali.

Luis aveva 11 anni quando gli amici formarono una banda. A 12 anni si drogava. A 13 fu arrestato per la prima volta. Prese parte a furti d’auto, furti con scasso e rapine a mano armata. Entrava e usciva di prigione per scontri e risse fra bande.

Rimarremmo sorpresi sapendo chi sono alcuni che fanno parte di bande. Martha, una brava studentessa delle superiori, prendeva ottimi voti e si comportava bene a scuola. Tuttavia era a capo di una banda che spacciava marijuana, eroina e cocaina. Solo quando uno dei suoi amici fu colpito varie volte e ucciso, si spaventò e fu indotta a cambiare vita.

Perché si uniscono a una banda

Benché possa sorprendere, alcuni dicono di essere entrati a far parte di una banda perché volevano essere amati. Erano in cerca di cameratismo, di un’intimità che non avevano trovato in casa. Il giornale Die Zeit di Amburgo diceva che nelle bande metropolitane i giovani cercano la sicurezza che non riescono a trovare altrove. Eric, che faceva parte di una banda, ha detto che se non ricevi amore in casa, “vai a cercare qualcosa di meglio fuori”.

Un padre, che in passato aveva fatto parte di una banda, ha scritto in merito alle sue esperienze giovanili: “Entravo e uscivo di prigione per turbamento dell’ordine pubblico, scontri fra bande, disordini e infine per aver tentato di uccidere qualcuno da un’auto in corsa”. In seguito, quando gli nacque un figlio, Ramiro, aveva poco tempo per lui. Una volta cresciuto, anche Ramiro si unì a una banda e venne arrestato dalla polizia dopo uno scontro fra bande. Quando il padre insisteva perché uscisse dalla banda, il ragazzo urlò: “Adesso sono loro la mia famiglia”.

Un’infermiera di un ospedale del Texas, che in poco più di un anno aveva parlato con 114 giovani feriti da armi da fuoco, disse: “È strano. Non credo di averne mai sentito uno chiedere della madre o di qualche altro familiare”.

È degno di nota che a entrare nelle bande non sono soltanto i ragazzi dei quartieri poveri. Diversi anni fa, secondo la rivista canadese Maclean’s, la polizia avrebbe detto di avere trovato nella stessa banda sia ragazzi dei quartieri alti della città che dei bassifondi. Questi giovani di diversa estrazione sociale si uniscono per una ragione simile: cercano quel senso di unità che non trovano in famiglia.

In certe zone i giovani crescono con l’idea che far parte di una banda sia un modo di vivere normale. Fernando, un sedicenne, ha spiegato: “Pensano che entrando nella banda risolveranno i loro problemi. Pensano: ‘Mi farò degli amici. Sono grandi e hanno la pistola. Mi proteggeranno e nessuno potrà farmi nulla’”. Ma i nuovi si accorgono subito che, ora che sono in una banda, diventano il bersaglio dei nemici della banda.

Spesso le bande si trovano in quartieri dove ci sono pochi soldi e troppe armi. Le notizie di cronaca parlano di aule scolastiche delle grandi città dove 2 studenti su 3 vivono in famiglie con un solo genitore. Certe ragazze hanno la madre tossicodipendente che forse passa la notte fuori e la mattina, avendo anche loro un figlio ma non il marito, prima di andare a scuola devono portare il bambino all’asilo.

Pete Wilson, governatore della California, ha detto: “Abbiamo un terribile problema perché tanti ragazzi crescono senza padre — senza un modello di comportamento maschile che dia loro amore, guida, disciplina e dei valori — senza sapere perché dovrebbero rispettare se stessi e gli altri”. Ha detto che questa incapacità da parte di alcuni giovani di capire gli altri è la ragione per cui “possono apparentemente sparare a qualcuno e ucciderlo senza un briciolo di rimorso”.

Sebbene l’assenza di unità in famiglia, di una buona educazione e di un solido esempio morale sia tra i fattori principali dell’aumento delle bande, sono in gioco anche altri fattori. Fra questi ci sono programmi televisivi e film che presentano la violenza come una facile soluzione dei problemi, una società che spesso classifica i poveri come falliti e rammenta loro di continuo che non possono permettersi di fare quello che fanno gli altri e il crescente numero di famiglie con un solo genitore, in cui una giovane madre che lavora troppo deve lottare per mantenere uno o più bambini che rimangono incustoditi. Tutti o quasi tutti questi fattori messi insieme, e forse altri ancora, hanno causato il problema mondiale sempre più grave delle bande giovanili.

È difficile uscirne

È vero che dopo un po’ alcuni lasciano la banda e si impegnano in altre attività. Forse altri vanno a vivere con i parenti in un’altra zona e così smettono di vivere con la banda. Ma spesso non è così facile uscirne.

In genere chi vuole lasciare una banda deve sottoporsi a violente bastonature da parte di parecchi membri se vuole uscirne vivo. Anzi, ad alcuni che volevano uscire dalla banda hanno effettivamente sparato. Se sopravvivevano, era loro permesso di andarsene! Vale la pena di subire un trattamento così brutale per uscire da una banda?

Un ex componente di una banda ha spiegato perché voleva uscirne: “Cinque miei amici sono già morti”. In realtà far parte di una banda può essere incredibilmente pericoloso. La rivista Time riferiva riguardo a un ex membro di una banda di Chicago: “In sette anni gli hanno sparato allo stomaco, è stato colpito alla testa con una traversina, si è rotto un braccio in una rissa ed è stato due volte in prigione per furto d’auto . . . Ma ora che finalmente riga dritto anche i suoi amici di un tempo sono decisi a fargliela pagare”.

È possibile una vita migliore

Eleno, un brasiliano, faceva parte dei Picchiateste, una banda che combatteva con i coltelli e a volte con le pistole. Sentendosi emarginato, provava soddisfazione a spaccare le cose e assalire le persone. Un collega di lavoro gli parlò della Bibbia. In seguito Eleno assisté a un’assemblea dei testimoni di Geova dove incontrò ex compagni che avevano lasciato la sua stessa banda e un ex membro di una banda rivale. Si salutarono come fratelli: le cose sarebbero andate molto diversamente in precedenza.

Questo accade veramente? Sì! Recentemente un rappresentante di Svegliatevi! si è incontrato con ex membri di importanti bande di Los Angeles che ora fanno parte di congregazioni di testimoni di Geova. Dopo una conversazione di parecchie ore, uno di loro ha fatto una pausa, si è appoggiato allo schienale della sedia e ha detto: “Guardate! Ex Bloods ed ex Crips seduti qui insieme che si amano come fratelli!” Erano d’accordo su una cosa: il loro cambiamento, da spietati membri di bande a uomini benigni e amorevoli, era dovuto al fatto che studiando la Bibbia avevano imparato santi princìpi.

È davvero possibile che negli anni ’90 avvenga qualcosa del genere? Coloro che fanno parte di una banda possono effettivamente fare cambiamenti simili ora? Sì, se sono disposti a valersi del forte incoraggiamento provveduto dalla Parola di Dio e poi a mettere la loro vita in armonia con i princìpi biblici. Caso mai tu appartenessi a una banda, perché non consideri la possibilità di fare un cambiamento del genere?

La Bibbia ci esorta a ‘toglierci la vecchia personalità che si conforma alla nostra condotta di un tempo’ e a “rivestire la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. (Efesini 4:22-24) Come si sviluppa questa nuova personalità? “Per mezzo dell’accurata conoscenza”, dice la Bibbia, la personalità può essere rinnovata “secondo l’immagine di [Dio] che la creò”. — Colossesi 3:9-11.

Vale la pena cercare di cambiare? Sì! Se fai parte di una banda, probabilmente avrai bisogno di aiuto per cambiare. Nel tuo quartiere ci sono persone che saranno felici di assisterti. Tuttavia in molti casi sono i genitori quelli che possono più di ogni altro esercitare un’influenza positiva sui figli. Perciò ora vedremo cosa possono fare i genitori per proteggere i loro figli dalle bande.

[Immagine a pagina 7]

Ex membri di bande rivali sono ora uniti dalla verità della Bibbia

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