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  • g99 22/7 pp. 3-4
  • Il mondo sta invecchiando

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  • Il mondo sta invecchiando
  • Svegliatevi! 1999
  • Sottotitoli
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  • “Una delle più grandi conquiste dell’umanità”
  • Bisogna cambiare il modo di pensare
  • Si può evitare di invecchiare?
    Svegliatevi! 2006
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  • Perché invecchiamo?
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  • La ricerca della longevità
    Svegliatevi! 1990
Altro
Svegliatevi! 1999
g99 22/7 pp. 3-4

Il mondo sta invecchiando

NEL 1513, l’esploratore spagnolo Juan Ponce de León approdò su un tratto di costa sconosciuto dell’America Settentrionale. Secondo una versione dei fatti, dal momento che la terra da lui scoperta era tappezzata di fiori la chiamò Florida, cioè “fiorita” in spagnolo. Trovare un nome fu facile. Raggiungere l’obiettivo della sua spedizione — trovare una fonte la cui acqua aveva il potere di ridonare la giovinezza — si dimostrò impossibile. Dopo aver setacciato la zona per mesi, l’esploratore smise di cercare la leggendaria fonte dell’eterna giovinezza e fece vela verso altri lidi.

Se è vero che nella ricerca delle fonti dell’eterna giovinezza non si sono fatti progressi dal tempo di Ponce de León, oggi sembra che l’uomo abbia scoperto quella che la scrittrice Betty Friedan ha definito “la fonte dell’eterna vecchiaia”. Con questa espressione la Friedan voleva sottolineare l’enorme aumento di persone anziane in tutto il mondo. Il numero di coloro che oggi stanno raggiungendo la vecchiaia è talmente alto che sta modificando la composizione della popolazione mondiale. In effetti il mondo sta invecchiando.

“Una delle più grandi conquiste dell’umanità”

I dati demografici spiegano come stanno le cose. All’inizio del secolo, anche nei paesi più ricchi, la probabilità di vita alla nascita era inferiore ai 50 anni. Oggi è balzata a più di 75 anni. Analogamente, in paesi in via di sviluppo come Cina, Honduras, Indonesia e Vietnam la probabilità di vita alla nascita è di 25 anni superiore rispetto a solo quarant’anni fa. Ogni mese, in tutto il mondo, un milione di persone compie 60 anni. Fatto sorprendente, a livello mondiale il segmento di popolazione dalla crescita più rapida non sono i giovani ma gli ultraottantenni, le persone più anziane in assoluto.

“L’allungamento della probabilità di vita”, scrive la demografa Eileen Crimmins sulla rivista Science, “è stata una delle più grandi conquiste dell’umanità”. Le Nazioni Unite sono d’accordo con questa valutazione, e per richiamare l’attenzione su questo traguardo raggiunto hanno dichiarato il 1999 “Anno Internazionale delle Persone Anziane”. — Vedi il riquadro a pagina 3.

Bisogna cambiare il modo di pensare

Questa conquista, però, non consiste solo nell’aver allungato la probabilità di vita dell’uomo. Include anche un cambiamento nel modo di considerare l’invecchiamento. È vero che tuttora molti sono preoccupati, e persino spaventati, all’idea di invecchiare, perché in genere la vecchiaia è considerata sinonimo di debolezza fisica e scarsa lucidità mentale. I ricercatori che studiano l’invecchiamento, però, sottolineano che invecchiare non significa affatto star male. Ogni persona invecchia in modo diverso. Secondo i ricercatori vi è una differenza tra età cronologica ed età biologica. (Vedi il riquadro “Cos’è l’invecchiamento?”) In altre parole, non è detto che gli anni che si hanno debbano pesare.

Anzi, man mano che gli anni passano potete fare qualcosa per migliorare la qualità della vostra vita. È vero che questo non vi farà ringiovanire, ma forse vi permetterà di mantenervi in buona salute nonostante l’età. L’articolo che segue analizza alcune cose che potete fare. Anche se l’argomento vecchiaia non è per ora tra quelli che più vi stanno a cuore, leggete ugualmente: non passerà molto che lo diventerà.

[Riquadro/Immagini a pagina 3]

L’“ANNO INTERNAZIONALE DELLE PERSONE ANZIANE”

“Io stesso ho compiuto 60 anni . . . , per cui ora rientro nelle statistiche che ho citato”, ha detto di recente il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan quando è stato proclamato l’“Anno Internazionale delle Persone Anziane”. Annan è in buona compagnia. Secondo i ricercatori, al volgere del secolo in molti paesi 1 persona su 5 avrà 60 anni o più. Alcune di queste persone avranno bisogno di assistenza, ma tutte avranno bisogno di mantenere la propria indipendenza, dignità e produttività. Per aiutare la classe politica a far fronte ai problemi creati da questa ‘rivoluzione demografica’ e a capire meglio “il valore delle persone anziane nella società”, nel 1992 l’Assemblea Generale dell’ONU decise di designare il 1999 “Anno Internazionale delle Persone Anziane”. Il tema scelto per questo anno speciale è “Verso una società per tutte le età”.

[Immagine]

Kofi Annan

[Fonti]

UN/DPI photo by Milton Grant

UN photo

[Riquadro/Immagine a pagina 4]

COS’È L’INVECCHIAMENTO?

“La sfera di cristallo biologica è molto offuscata per quanto riguarda l’invecchiamento”, dice un ricercatore. “Nessuno comprende appieno questo fenomeno”, afferma un altro. Nondimeno, i gerontologi (coloro che studiano l’invecchiamento) hanno tentato di fornire una definizione. In parole semplici, dicono, l’invecchiamento è legato all’età cronologica di una persona. Ma non si tratta solo del passare degli anni. In genere non si parla di invecchiamento in relazione ai bambini, perché il concetto di invecchiamento è legato all’idea di perdita della vitalità. L’invecchiamento è il segno che lasciano su una persona gli anni che passano. Alcuni sembrano più giovani della loro età cronologica. È per questo, ad esempio, che a volte si sente dire che qualcuno “non dimostra la sua età”. Per distinguere tra invecchiamento cronologico e invecchiamento biologico, in genere i ricercatori definiscono l’invecchiamento biologico (quello che è accompagnato da cambiamenti fisici negativi) “senescenza”.

Lo zoologo Steven N. Austad dà questa definizione di senescenza: “Il progressivo deterioramento, nel tempo, di praticamente tutte le funzioni biologiche”. E il dott. Richard L. Sprott, dell’Istituto Nazionale americano per lo Studio dell’Invecchiamento, afferma che quest’ultimo “è il lento deterioramento di quei meccanismi che ci permettono di reagire in maniera adeguata agli stress”. Quasi tutti gli esperti, però, sono d’accordo nel dire che non è facile dare una definizione precisa dell’invecchiamento. Il biologo molecolare John Medina spiega perché: “Dalla testa ai piedi, dalle proteine al DNA, dalla nascita alla morte, hanno luogo un’infinità di processi che provocano l’invecchiamento dei 60.000 miliardi di cellule che compongono un essere umano”. Non è strano che molti ricercatori affermino che l’invecchiamento è “il problema biologico più complesso in assoluto”!

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