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Svegliatevi! 1999
g99 8/10 pp. 16-17

Rondoni: nati per volare

DAL CORRISPONDENTE DI “SVEGLIATEVI!” IN KENYA

SFRECCIA NELL’ARIA con ali simili a falci. È una delle creature più veloci che esistano. Si tratta del rondone, un uccellino che pesa poche decine di grammi, ma che si sposta nel cielo a gran velocità. “Si ritiene che i rondoni possano superare i 160 chilometri orari”, afferma l’Encyclopedia Americana. Pertanto non sorprende che questo velocista pennuto in inglese si chiami swift (veloce)!

Mentre volano alti e compiono fulminee virate alla ricerca di insetti, pare che i rondoni non facciano il minimo sforzo. Essi, più di ogni altro uccello, trovano nell’aria il loro vero ambiente. Si procurano il cibo, mangiano, bevono, raccolgono il materiale per fare il nido, si accoppiano: tutto mentre sono in volo. Trascorrono così tanto tempo in volo che nell’antichità c’era chi credeva che si appollaiassero in cielo, nascosti da qualche parte tra le nuvole. Alcuni rondoni possono trascorrere in aria fino a nove mesi all’anno. A quanto pare questi sorprendenti uccellini riescono addirittura a dormire mentre fanno voli planati!

Fatti per volare

I rondoni sono prodigi dell’aerodinamica. Sono dotati di ali falciformi curvate all’indietro, le quali eliminano gran parte della resistenza aerodinamica che rallenta il volo della maggioranza degli uccelli. Una volta in alto, accelerano mediante colpi d’ala rapidi e brevi, intercalati a brevi voli planati.

La loro straordinaria agilità in volo è in parte dovuta alla capacità di battere un’ala più rapidamente dell’altra. Battere le ali in maniera leggermente sfasata consente ai rondoni di fare brusche virate senza ridurre la velocità. Questo permette loro di raggiungere un’elevata velocità mentre volteggiano con la bocca spalancata, ingoiando insetti. I rondoni devono ingerire una notevole quantità di insetti per avere tutta l’energia che la loro vita frenetica richiede. Questi agili volatori possono percorrere centinaia di chilometri al giorno andando a caccia di insetti.

In contrasto con le loro notevoli doti di volo, l’aspetto dei rondoni è alquanto insignificante. Il colore, sia dei maschi che delle femmine, non dice gran che: sono perlopiù grigio scuro o marrone. Le numerose specie di rondoni si trovano in tutto il mondo e si possono osservare principalmente nei paesi tropicali e subtropicali. In inverno quelli che abitano nell’emisfero settentrionale migrano percorrendo migliaia di chilometri verso climi più caldi.

Nidi incollati con la saliva

I rondoni costruiscono il nido utilizzando una materia prima piuttosto insolita: la loro saliva! Essendo dotati di ghiandole salivari specializzate, possono secernere saliva in gran quantità, la quale funge da collante per il nido.

I rondoni si posano raramente a terra, e non si posano nemmeno sui rami come gli altri uccelli. Le loro zampe, munite di unghie ricurve, sono così corte da non permettere loro di spiccare il volo con un colpo d’ali completo. Comunque le loro zampe sono fatte apposta per aggrapparsi a superfici verticali quali scogliere, grotte e pareti. Quando arriva il momento di nidificare, il rondone non può raccogliere foglie, ramoscelli o fango da terra, come fanno di solito gli altri uccelli. Deve escogitare un altro sistema.

Il rondone a coda spinosa (Chaetura pelagica) si procura piccoli ramoscelli volando velocemente tra i rami degli alberi; li afferra e li strappa con l’impeto della sua velocità. Successivamente incolla i ramoscelli tra loro, fissandoli a una superficie verticale con la sua saliva appiccicosa. Il rondone americano delle palme si sposta in aria repentinamente, afferrando crini, penne, fili di cotone e altro materiale leggero che svolazza e che userà poi insieme alla saliva per costruire il nido.

Un’altra specie di rondone, la salangana (Collocalia fuciphaga), è famosa perché il suo nido è commestibile. Il nido è fatto quasi interamente di saliva solidificata. Da secoli la saliva che costituisce questi nidi è l’ingrediente principale della deliziosa zuppa di nidi di rondine, tanto apprezzata in Oriente. Si dice che ogni anno vengano impiegati milioni di nidi per preparare questa specialità gastronomica.

Uno dei nidi più interessanti è fatto con la saliva appiccicosa dei rondoni delle palme (Cypsiurus parvus). Questo uccellino appiccica un batuffolo di piume alla parte inferiore di una foglia di palma. Essendo appeso e capovolto, il nido è spesso sbattuto violentemente dal vento. Come fa il minuscolo uovo a rimanere nel nido? Il naturalista David Attenborough spiega: “Sembra quasi impossibile che l’unico uovo possa rimanere nel minuscolo nido. Cadrebbe sicuramente, se l’uccello non avesse incollato il nido alla foglia, e l’uovo al nido”. (Trials of Life) Con il nido e l’uovo saldamente fissati alla foglia della palma, i genitori si aggrappano con gli artigli ai bordi del nido e a turno covano l’uovo. Appena nato, il piccolo si tiene aggrappato al nido che ondeggia al vento finché non si sviluppano le penne remiganti primarie e può volare via.

Vedere migliaia di rondoni che formano un vortice mentre volano velocissimi stridendo fragorosamente è uno spettacolo incantevole. Osservandoli volare così liberamente si prova un senso di ammirazione e si apprezza il modo splendido e intelligente in cui sono progettati. Sì, questi acrobati dell’aria, con la loro grande agilità e velocità, sembrano proprio nati per volare.

[Immagini a pagina 17]

Rondone alpino

Rondone comune, diffuso in Europa

[Fonte]

Animali/Jim Harter/Dover Publications, Inc.

[Immagine a pagina 17]

Rondone a coda spinosa

[Fonte]

© Robert C. Simpson/Visuals Unlimited

[Fonte dell’immagine a pagina 16]

© D. & M. Zimmerman/VIREO

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