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  • Schiavitù: Una piaga che non è sparita
  • Svegliatevi! 2002
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Svegliatevi! 2002
g02 22/6 pp. 3-4

Schiavitù: Una piaga che non è sparita

LA SCHIAVITÙ ha cessato di esistere? Alla maggioranza di noi piacerebbe pensare di sì. La stessa parola evoca orrende immagini di brutalità e di oppressione. Molti, però, credono che quelle immagini appartengano al passato. Ad esempio, c’è chi pensa alle navi negriere dei secoli passati: scricchiolanti velieri di legno con la stiva stracolma di uomini e donne terrorizzati, ammassati in condizioni disumane quasi inconcepibili.

È vero che navi negriere di questo tipo non solcano più i mari e che oggi esistono convenzioni internazionali che proibiscono quel tipo di schiavitù. Ma la schiavitù non ha affatto cessato di esistere. L’organizzazione per i diritti umani Anti-Slavery International calcola che 200 milioni di persone vivano ancora in qualche forma di schiavitù. Lavorano in condizioni che possono essere anche peggiori di quelle in cui vivevano gli schiavi dei secoli passati. Alcuni esperti affermano che “ci sono più persone che vivono in schiavitù oggi che in qualsiasi altro periodo storico”.

Le storie di questi schiavi moderni spezzano il cuore. Kanji,a che ha solo dieci anni, ogni giorno porta al pascolo le vacche: i suoi padroni sono severi e lo picchiano regolarmente. “Se mi va bene trovo un pezzo di pane duro, altrimenti passo l’intera giornata senza mangiare”, spiega. “Non mi hanno mai pagato per il lavoro che faccio perché sono uno schiavo e appartengo a loro. . . . I bambini della mia età giocano con altri bambini, e io preferirei morire piuttosto che continuare questa vita terribile”.

Oggi a essere ridotti in schiavitù sono spesso i bambini, come Kanji, o le donne. Costoro vengono costretti contro la loro volontà a fabbricare tappeti, a costruire strade, a tagliare canne da zucchero o persino a prostituirsi. E possono essere venduti anche per l’equivalente di soli 12 euro. A volte sono gli stessi genitori a vendere come schiavi i propri figli per pagare qualche grosso debito.

Queste notizie vi ripugnano? Non siete i soli a pensarla così. Nel suo libro I nuovi schiavi: la merce umana nell’economia mondiale Kevin Bales scrive: “La schiavitù è oscena. Non consiste soltanto nel rubare il lavoro altrui, è il furto della vita stessa”.b Visto il modo disumano in cui l’uomo ha trattato il suo prossimo, che motivo abbiamo per credere che la piaga della schiavitù un giorno cesserà? Questa domanda vi riguarda più da vicino di quanto possiate immaginare.

Come vedremo, esiste più di una forma di schiavitù. Ne esistono forme molto diverse fra loro, alcune delle quali influiscono su ogni persona vivente. Pertanto abbiamo tutti bisogno di sapere se l’umanità diventerà mai veramente libera. Ma prima consideriamo brevemente la storia del traffico di schiavi.

[Note in calce]

a Il nome è stato cambiato.

b Trad. di M. Nadotti, Feltrinelli, Milano, 2002, p. 13.

[Immagini a pagina 3]

Donne e bambini poveri sono da tempo vittime del commercio di schiavi

[Fonti]

Foto in alto: UN PHOTO 148000/Jean Pierre Laffont

U.S. National Archives photo

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