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  • Il Caucaso: una “montagna di lingue”
  • Svegliatevi! 2012
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Svegliatevi! 2012
g 12/12 pp. 19-21

Il Caucaso: una “montagna di lingue”

IMMAGINATE di trovarvi in una regione prevalentemente montuosa grande più o meno quanto la Spagna. Restate meravigliati nello scoprire che è abitata da decine di nazioni, ognuna delle quali parla la propria lingua, e che in certi casi le persone non riescono a capire neppure gli abitanti del paesino a fianco! I geografi del Medioevo devono essere rimasti sorpresi quanto voi, basti pensare che uno di loro definì questa regione, il Caucaso, come una “montagna di lingue”.

Questa regione, che si estende a cavallo dell’omonima catena montuosa situata fra il Mar Nero e il Mar Caspio, è sempre stata un vero e proprio crocevia, un punto d’incontro di continenti e civiltà. Ha perciò una lunga storia e una cultura molto ricca. Le sue popolazioni sono note per il rispetto verso le persone anziane, la passione per il ballo e la calorosa ospitalità. Ma spesso per chi visita il Caucaso l’aspetto più affascinante è la grande varietà di gruppi etnici e idiomi, infatti vi si parlano più lingue che in qualsiasi altra regione europea di pari estensione.

Un’incredibile diversità

Nel V secolo a.E.V. (ovvero a.C.) lo storico greco Erodoto scriveva: “Il Caucaso racchiude in sé molti popoli, di tutte le razze”.a Verso l’inizio del I secolo E.V. (ovvero d.C.) un altro storico greco, Strabone, menzionava la presenza nella regione di 70 tribù, ognuna con la propria lingua. Per condurre i loro commerci, tutte le tribù si recavano a Dioscuriade, sul Mar Nero, dove oggi sorge la città di Suhumi. Diversi decenni più tardi, lo scrittore latino Plinio il Vecchio riferiva che per gli scambi commerciali a Dioscuriade i romani avevano bisogno di 130 interpreti.

Oggi il Caucaso ospita più di 50 gruppi etnici. Ogni gruppo si distingue per le proprie usanze, e spesso anche per gli abiti tradizionali, l’arte e l’architettura. In questa regione ci sono almeno 37 lingue autoctone: alcune sono parlate da milioni di persone mentre altre si usano solo in alcuni villaggi. Dal punto di vista linguistico la zona più variegata è un’area che fa parte della Federazione Russa, la Repubblica del Dagestan. Qui convivono una trentina di gruppi etnici indigeni, ognuno con il proprio idioma. A tutt’oggi restano ancora da chiarire fino in fondo le relazioni fra tutte queste lingue e le modalità con cui si sono evolute.

Testimoni di Geova insegnano la Bibbia nel Caucaso

Volete vedere un esempio di scrittura in una lingua caucasica? Sul sito Web ufficiale dei testimoni di Geova, www.jw.org, potete trovare testi in oltre 400 lingue. Tra queste ce ne sono alcune parlate nel Caucaso, l’affascinante regione che è stata appropriatamente definita una “montagna di lingue”.

a Le Storie, I, 203, trad. di L. Annibaletto, Mondadori, Milano, 1988.

UN MOSAICO DI LETTERE E SUONI

Le lingue caucasiche usano una grande varietà di sistemi di scrittura. Sia l’armeno che il georgiano hanno il proprio alfabeto. Altre lingue invece impiegano i caratteri cirillici o una versione modificata dell’alfabeto latino.

Le lingue parlate nel Caucaso nordoccidentale hanno un numero elevatissimo di consonanti, più di qualsiasi altra lingua al mondo, ma poche vocali. Secondo un’enciclopedia queste lingue hanno consonanti “che si producono in quasi tutti i punti possibili della bocca e della gola”. A quanto pare l’ubykh, una lingua caucasica il cui ultimo parlante è deceduto nel 1992, ha almeno 80 consonanti e forse solo 2 vocali.

Una leggenda racconta che un sultano turco inviò uno studioso nel Caucaso ad imparare l’ubykh. Al ritorno, per spiegare come mai non era riuscito ad imparare la lingua, l’erudito si presentò al cospetto del sultano con un sacchetto pieno di sassi. “Sentite questo rumore”, disse il dotto, e rovesciò le pietre sul pavimento di marmo. “Per un forestiero quella lingua non sarà mai più comprensibile del suono di questi sassi”.

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