BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • ad pp. 25-26
  • Acab

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Acab
  • Ausiliario per capire la Bibbia
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • TOLLERA LA FALSA ADORAZIONE
  • COSTRUZIONI NELLA CAPITALE E VITTORIE SULLA SIRIA
  • ASSASSINIO DI NABOT E CONSEGUENZE
  • ISCRIZIONI MOABITE E ASSIRE
  • Acab
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • Perseverò nonostante le ingiustizie
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2014
  • Izebel
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • In cosa consiste il vero pentimento?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2021
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 25-26

Acab

(Àcab) [fratello del padre].

Figlio di Omri e re del regno settentrionale d’Israele. Regnò ventidue anni in Samaria, dal 940 al 919 a.E.V., e alla morte gli successe il figlio Acazia. — I Re 16:28, 29; 22:40, 51.

TOLLERA LA FALSA ADORAZIONE

La storia di Acab è una delle peggiori per quanto riguarda la vera adorazione. Non solo egli continuò a profanare l’adorazione di Geova col culto dei vitelli d’oro istituito da Geroboamo ma, dopo il suo matrimonio con Izebel, figlia di Etbaal re di Sidone, lasciò che l’adorazione di Baal contaminasse Israele in misura senza precedenti. Giuseppe Flavio, citando l’antico storico Menandro di Efeso, menziona Etbaal come Itobalo, e in un suo scritto (Contro Apione, Libro I, 18) riferisce che era sacerdote di Astarte prima di salire al trono avendo assassinato il re. Acab si fece trascinare all’adorazione di Baal dalla moglie pagana Izebel, costruì un tempio a Baal ed eresse un palo sacro in onore di Astoret (Astarte). (I Re 16:30-33) In breve c’erano 450 profeti di Baal e 400 profeti del palo sacro, che mangiavano tutti alla tavola regale di Izebel. (18:19) I veri profeti di Geova furono uccisi con la spada e solo grazie all’intervento di un uomo di fede, Abdia, economo della casa di Acab, ne rimasero in vita un centinaio nascosti da lui in caverne, dove vissero di pane e acqua. — 18:3, 4, 13; 19:10.

Per essersi volto all’adorazione di Baal, Acab fu informato da Elia della venuta di una grave siccità, che secondo Luca 4:25 e Giacomo 5:17 interessò un periodo di tre anni e sei mesi. (I Re 17:1; 18:1) Solo alla parola di Elia avrebbe ricominciato a piovere e, benché Acab lo facesse cercare in tutte le nazioni e i regni circostanti, Elia rimase introvabile fino al momento opportuno. (17:8, 9; 18:2, 10) Acab cercò di dare a Elia la colpa della siccità e della carestia, accusa che Elia respinse indicando che la vera causa era l’adorazione di Baal patrocinata da Acab. Una prova sostenuta in cima al monte Carmelo dimostrò l’inesistenza di Baal e manifestò che Geova era il vero Dio; i profeti di Baal furono uccisi per comando di Elia, e poco dopo una pioggia torrenziale pose fine alla siccità. (18:17-46) Acab tornò a Izebel dalla moglie e la informò delle azioni di Elia contro il baalismo. Izebel reagì minacciando con violenza Elia, che fuggì sul monte Horeb. — 19:1-8

COSTRUZIONI NELLA CAPITALE E VITTORIE SULLA SIRIA

Si ritiene che i lavori fatti eseguire da Acab includessero il completamento delle fortificazioni della città di Samaria, che secondo le scoperte archeologiche consistevano di tre mura straordinariamente forti, opera di esperti costruttori. Gli scavi hanno rivelato i resti di un palazzo che misurava circa 96 metri da N a S, con pareti evidentemente rivestite di marmo bianco. Sono stati trovati numerosi pannelli d’avorio per decorare mobili e pareti, forse appartenuti alla “casa d’avorio” di Acab menzionata in I Re 22:39. (Confronta Amos 3:15; 6:4). Ma la ricchezza di Samaria e la forza della sua posizione furono presto messe alla prova dall’assedio posto contro la città dal siro Ben-Adad alla testa di una coalizione di trentadue re. Dopo aver ceduto in un primo tempo alle richieste dell’aggressore, Acab rifiutò poi di acconsentire volontariamente all’effettivo saccheggio del suo palazzo. I negoziati di pace fallirono e, per suggerimento divino, Acab con uno stratagemma prese il nemico di sorpresa facendone strage, mentre Ben-Adad scampò. — I Re 20:1-21.

Convinto che Geova fosse solo un ‘dio dei monti’, Ben-Adad tornò l’anno dopo con uguali forze militari, ma si schierò per il combattimento ad Afec nella valle di Esdrelon invece di avanzare nella regione montuosa di Samaria. Afec era vicino a Izreel, dove Acab aveva la sua residenza preferita e un palazzo. (I Re 21:1) Le forze israelite avanzarono verso il campo di battaglia ma sembravano “due sparuti greggi di capre” in confronto al grande accampamento siro. Rassicurate dalla promessa di Geova che la sua potenza non dipendeva dalla posizione geografica, le forze di Acab sbaragliarono il nemico. (20:26-30) Tuttavia, proprio come il re Saul risparmiò l’amalechita Agag, così Acab lasciò in vita Ben-Adad e concluse un patto con lui secondo il quale le città conquistate sarebbero state restituite a Israele e alcune vie di Damasco sarebbero state cedute ad Acab, evidentemente per stabilirvi la residenza di commissari israeliti che avrebbero curato gli interessi politici e commerciali del regno di Acab nella capitale sira. (20:31-34) Come Saul, Acab fu condannato da Geova per questo, e la futura calamità fu predetta per lui e il suo popolo. — 20:35-43.

ASSASSINIO DI NABOT E CONSEGUENZE

Durante il successivo triennio di pace, Acab s’interessò dell’acquisto della vigna di Nabot a Izreel, pezzo di terra che Acab desiderava molto perché confinante coi terreni del suo palazzo residenziale. Quando Nabot respinse la richiesta a motivo della legge di Dio sull’inviolabilità dei possedimenti ereditari, Acab stizzito si ritirò in casa, dove si sdraiò sul divano con la faccia verso la parete, rifiutando di mangiare. Appresa la causa del suo abbattimento, la pagana Izebel, mediante lettere scritte in nome di Acab, ordinò l’assassinio di Nabot, mascherandolo con un processo per bestemmia. Quando Acab andò a prendere possesso dell’ambito pezzo di terra, gli venne incontro Elia, che lo denunciò severamente come un assassino e uno che si era venduto per commettere empietà cedendo ai costanti incitamenti della moglie pagana. Come i cani avevano leccato il sangue di Nabot così i cani avrebbero leccato il sangue di Acab, e Izebel stessa e i discendenti di Acab sarebbero andati in pasto ai cani e agli uccelli da preda. Queste parole fecero il loro effetto, e profondamente costernato Acab digiunò vestito di sacco, ora mettendosi a sedere ora camminando avanti e indietro per lo sconforto. Per questo gli fu accordata una certa misericordia e fu rinviato il tempo in cui la calamità si sarebbe abbattuta sulla sua casa. — I Re 21:1-29.

Le relazioni di Acab col regno meridionale di Giuda furono rafforzate mediante un’alleanza matrimoniale per cui Atalia figlia di Acab sposò Ieoram figlio del re Giosafat. (I Re 22:44; II Re 8:18, 26; II Cron. 18:1) Durante una visita amichevole di Giosafat a Samaria, Acab lo indusse a sostenerlo nel tentativo di riconquistare Ramot-Galaad dai siri, che evidentemente non avevano adempiuto completamente i termini del patto stipulato da Ben-Adad. Mentre un gruppo di falsi profeti assicurava in coro il successo dell’impresa, l’insistenza di Giosafat fu chiamato il profeta Micaia, odiato da Acab, che predisse invece la calamità sicura. Ordinato l’arresto di Micaia, Acab si ostinò a sferrare l’attacco, pur prendendo la precauzione di travestirsi, ma fu colpito da un arciere siro e morì dissanguato. Il suo corpo fu trasportato a Samaria per essere sepolto e mentre “lavavano il carro da guerra presso la piscina di Samaria ... i cani leccarono il suo sangue”. Dagli scavi effettuati a Samaria è emerso un grande bacino artificiale a N dello spazioso cortile del palazzo, e forse fu lì che si adempì la profezia. — I Re 22:1-38.

ISCRIZIONI MOABITE E ASSIRE

Vi si fa menzione della ricostruzione di Gerico durante il regno di Acab, forse come parte del programma per rafforzare la dominazione di Israele su Moab. (I Re 16:34; confronta II Cronache 28:15. La stele moabita di Mesa re di Moab parla della dominazione del re Omri e di suo figlio (Acab) su Moab.

Iscrizioni assire che descrivono la battaglia combattuta fra Salmaneser III e una coalizione di dodici re a Qarqar includono il nome A-ha-ab-bu, un membro della coalizione. Questo è generalmente considerato da quasi tutti gli studiosi un riferimento al re Acab d’Israele; ma per l’evidenza indicante che tale identificazione è discutibile, vedi la voce SALMANESER.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi