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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 44-45

Alfa e Omega

(àlfa e omèga).

Nomi rispettivamente della prima e dell’ultima lettera dell’alfabeto greco, usati tre volte come titolo nel libro di Rivelazione. Nella versione di Diodati questa espressione ricorre anche in Apocalisse (Rivelazione) 1:11, ma non trova alcun sostegno nei più antichi manoscritti greci, inclusi l’Alessandrino, il Sinaitico e il Codex Ephraemi Rescriptus. È perciò omessa in molte traduzioni moderne.

Anche se molti commentatori applicano questo titolo sia a Dio che a Cristo, un più attento esame ne limita l’applicazione al Dio supremo. Il primo versetto di Rivelazione spiega che la rivelazione era stata data in origine da Dio e per mezzo di Gesù Cristo, quindi a parlare (per mezzo di un rappresentante angelico) a volte è Dio stesso e altre volte Cristo Gesù. (Riv. 22:8) Infatti Apocalisse 1:8, CEI, dice: “Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio [“Geova Dio”, NM], Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente”. Anche se il precedente versetto parla di Cristo Gesù, è chiaro che nel versetto 8 il titolo è applicato a Dio “Onnipotente”. Albert Barnes in Barnes’ Notes on the New Testament osserva in proposito: “Non può essere assolutamente certo che qui lo scrittore volesse riferirsi specificamente al Signore Gesù . . . E non c’è nessuna vera incongruenza nel supporre che lo scrittore qui volesse riferirsi a Dio come tale”.

Il titolo ricorre di nuovo in Rivelazione 21:6, e il versetto successivo (Riv. 21:7) identifica chi parla dicendo: “Chiunque vincerà erediterà queste cose, e io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio”. Dato che Gesù si riferì a quelli che sono coeredi con lui nel suo regno come a “fratelli”, non “figli”, chi parla dev’essere il Padre celeste di Gesù, Geova Dio. — Matt. 25:40; confronta Ebrei 2:10-12.

L’ultima volta che ricorre questo titolo è in Rivelazione 22:13: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine”. È evidente che in questo capitolo di Rivelazione parlano diverse persone: i versetti 8 e 9 di Rivelazione 22 spiegano che l’angelo parlò a Giovanni, il versetto 16 di Rivelazione 22 ovviamente si applica a Gesù, la prima parte del versetto 17 di Rivelazione 22 è attribuita a “lo spirito e la sposa”, e chi parla nell’ultima parte del versetto 20 di Rivelazione 22 è chiaramente Giovanni stesso. “L’Alfa e l’Omega” dei versetti 12-15 di Rivelazione 22 va dunque riferito a colui che ha tale titolo negli altri due casi: Geova Dio. L’espressione “Ecco, vengo presto”, del versetto 12 di Rivelazione 22, non richiede che questi versetti si applichino a Gesù, in quanto anche Dio dice che “viene” per eseguire il giudizio. (Confronta Isaia 26:21). Malachia 3:1-6 dice che Geova e il suo “messaggero del patto” vengono insieme per il giudizio.

Il titolo “l’Alfa e l’Omega” ha lo stesso significato che “il primo e l’ultimo” ed è giustamente applicato a Geova Dio in modo illimitato essendo il primo di tutte le cose, il loro Iniziatore, e anche l’Onnipotente la cui potenza è in grado di portare tutte le cose a buon fine o a compimento. — Confronta Isaia 44:6.

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