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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 1265

Uccellatore

Chi si dedica alla cattura di uccelli. (Prov. 6:5; Sal. 124:7) Pare che presso gli ebrei ciò avvenisse principalmente mediante trappole, lacci o reti, ma anche in altri modi, per esempio mediante arco e frecce, fionda e forse, come in Egitto, mediante lancio di bastoni.

Nell’antichità l’uccellatore doveva studiare le abitudini e particolarità di ogni specie di uccelli e ricorrere a metodi ingegnosi per nascondere e mimetizzare le trappole. (Confronta Giobbe 18:10; Salmo 64:5, 6; 140:5). Anche il passero comune (Matt. 10:29) ha vista due volte più acuta di quella dell’uomo, e certi uccelli possono scorgere oggetti a una distanza che per gli esseri umani richiederebbe l’uso del binocolo. La vista acuta, oltre alla naturale prudenza degli uccelli, mette in risalto la veracità del proverbio: “Per nulla si stende la rete dinanzi agli occhi di alcuna cosa che ha ali”. — Prov. 1:17.

Dagli esempi di antichi bassorilievi egizi e anche dai metodi impiegati in tempi più recenti in Egitto e nei paesi arabi, sembra che un tipo di trappola avesse una base di legno con due reti montate su cerchi o semicerchi fissati a un asse comune. Queste venivano tirate all’indietro e fermate con un grilletto. La trappola poteva essere azionata dall’uccellatore, o dall’uccello stesso che, toccando l’esca al centro della trappola, faceva scattare la rete che si chiudeva sulla vittima. (Giob. 19:6) Una rete da uccellatore usata in Egitto per catturare oche selvatiche o altri uccelli poteva essere lunga anche 3 m e larga 1,50, e richiedere l’intervento di quattro o cinque uomini per chiuderla rapidamente tirando una fune al segnale dell’uccellatore. La preda veniva poi messa in gabbia in attesa di essere venduta o scannata. — Confronta Geremia 5:26, 27.

Reti libere venivano appese a due pali vicino ai nidi di alcuni uccelli e la notte gli uccellatori spaventavano gli uccelli con grida o lanterne, che lasciavano il ramo su cui erano appollaiati e rimanevano impigliati nella rete. A volte reti sospese venivano impiegate per catturare uccelli in volo durante gli spostamenti notturni; altre venivano gettate come reti a strascico sui cespugli dove si posavano gli uccelli. — Osea 7:11, 12.

Un altro metodo molto comune era l’uso di un laccio che consisteva in un cappio fissato a un ramoscello flessibile. Il ramoscello veniva piegato fino a terra e fissato leggermente all’esca messa in modo che, quando veniva toccata dall’uccello, il ramoscello scattava in alto, tirando il cappio intorno al collo o alle zampe dell’uccello e sollevandolo da terra. Scrivendo ai cristiani l’apostolo Paolo si riferiva evidentemente a un congegno del genere quando rassicurò i corinti che i suoi consigli sul matrimonio non erano intesi a ‘gettare un laccio [gr. bròkhon]’ su di loro. — I Cor. 7:35.

Il bastone da lancio, che figura in affreschi egizi, era una specie di boomerang lungo quasi mezzo metro. Veniva lanciato sulle zampe degli uccelli che si posano in stormi per terra per mangiare, come pernici, quaglie e altri. — Confronta I Samuele 26:20.

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