BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • ad pp. 1264-1265
  • Ubriachezza

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Ubriachezza
  • Ausiliario per capire la Bibbia
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • CONDANNATA DALLA BIBBIA
  • VIETATA NELLA CONGREGAZIONE CRISTIANA
  • CASI DOCUMENTATI A RAGION VEDUTA
  • Ubriachezza
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Qual è il punto di vista cristiano sull’alcool?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
  • È sbagliato bere bevande alcoliche?
    Svegliatevi! 2006
  • State in guardia contro gli “eccessi col vino”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 1264-1265

Ubriachezza

Condizione dovuta a eccessiva ingestione di bevande alcoliche. Ubriacone è chi eccede abitualmente nel bere alcolici al punto di ubriacarsi.

Alcune bevande inebrianti usate anticamente nei paesi biblici erano vino di uva (Deut. 32:14), e bevande alcoliche a base di altra frutta come melegrane (Cant. 8:2), o di cereali. (Isa. 1:22) L’uso moderato di vino e altre bevande alcoliche è consentito da Geova, che provvede il “vino che fa rallegrare il cuore dell’uomo mortale”. — Sal. 104:14, 15.

CONDANNATA DALLA BIBBIA

L’ingestione di bevande alcoliche al punto di ubriacarsi è chiaramente disapprovata dalla Bibbia. Il saggio scrittore di Proverbi fa un quadro vivido e scientificamente accurato degli effetti dell’eccedere nel bere alcolici, e avverte: “Chi ha guai? Chi ha difficoltà? Chi ha contese? Chi ha preoccupazioni? Chi ha ferite senza ragione? Chi ha occhi offuscati? Quelli che stanno lungo tempo col vino, quelli che vengono a cercar vino mischiato. Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel calice [quando il vino di qualsiasi colore fa vedere rosso; quando tutto sembra rosso], quando va giù diritto [quando scende in gola con gran facilità]. Alla fine morde proprio come un serpente, e secerne veleno proprio come una vipera [può fare ammalare fisicamente (per esempio, causare cirrosi epatica) e mentalmente (provocare delirium tremens), e anche uccidere]. I tuoi propri occhi vedranno cose strane [l’alcool agisce sui centri di controllo del cervello, inibendoli; sentimenti normalmente repressi affiorano; si hanno allucinazioni; i vuoti di memoria sono colmati raccontando esperienze fantastiche nel modo più plausibile; il comportamento personale è privo di inibizioni], e il tuo proprio cuore pronuncerà cose perverse [cattivi motivi avranno il sopravvento; confronta Osea 4:11]”.

Quindi lo scrittore descrive l’esperienza personale dell’ubriacone: “E per certo diverrai come uno che giace nel cuore del mare [provando lo stato di confusione di chi annega e cade nell’incoscienza], pure come uno che giace in cima all’albero di una nave [dove il rullio della nave è molto più forte e la vita dell’ubriacone è in pericolo: può avere un incidente, venirgli un colpo, essere coinvolto in una lite, ecc.]. ‘Mi hanno colpito, ma non mi sono ammalato; mi hanno percosso, ma non l’ho conosciuto [dice l’ubriacone, come se parlasse tra sé; insensibile a ciò che accadeva realmente e alle sofferenze che il suo stato gli provocava]. Quando mi sveglierò? Ne cercherò ancora dell’altro [ora deve smaltire la sbornia dormendo, ma è schiavo del bere e non aspetta altro che bere ancora appena possibile]”‘. Si riduce in miseria, perché spende troppo per le bevande alcoliche e anche perché diventa inabile al lavoro e malfido. — Prov. 23:20, 21, 29-35.

VIETATA NELLA CONGREGAZIONE CRISTIANA

L’ubriacone è incline alla violenza, chiassoso in modo rude e sfrenato e si comporta in modo ridicolo, a sua vergogna. (Prov. 20:1; Sal. 107:27; Isa. 19:14) Perciò l’ubriachezza abituale non può essere tollerata nella congregazione cristiana. Nella legge data a Israele Dio ha rivelato come considera l’ubriachezza. Un figlio ostinato e ribelle, ghiotto e ubriacone, doveva essere lapidato. (Deut. 21:18-21) Similmente la Bibbia comanda che gli ubriaconi abituali o impenitenti siano espulsi dalla congregazione cristiana. (I Cor. 5:11-13) Le “opere della carne” includono “ubriachezze, gozzoviglie”, cose che le nazioni in genere praticano. Un cristiano che sia stato purificato da abitudini del genere, ma poi vi ritorna, sarà escluso dal regno di Dio. (I Cor. 6:9-11) Deve smettere di dedicare il suo tempo a fare la volontà delle nazioni partecipando ai loro eccessi col vino e sbevazzamenti. (I Piet. 4:3) Deve impegnarsi a produrre i frutti dello spirito di Dio. — Gal. 5:19-24.

Moderazione e sanità di mente sono perciò fra i requisiti dei sorveglianti cristiani (I Tim. 3:1-3; Tito 1:7); dei servitori di ministero (I Tim. 3:8); di uomini e donne d’età (Tito 2:2, 3); di uomini e donne giovani (Tito 2:4-8); dei figli (specie quelli dei sorveglianti). — Tito 1:6.

Parlando del Pasto Serale del Signore l’apostolo Paolo riprese i cristiani di Corinto, alcuni dei quali cenavano prima nel luogo di adunanza della congregazione, “così che uno ha fame ma un altro è ebbro”. Evidentemente consideravano il Pasto Serale del Signore un’occasione per mangiare e bere a sazietà. (I Cor. 11:20-22) Come indicato nella Legge, non è appropriato abbandonarsi alle bevande alcoliche prima di svolgere un servizio religioso. I sacerdoti di Israele avevano ordine di non bere vino né bevande inebrianti mentre svolgevano incarichi ufficiali, per non morire. — Lev. 10:8-11.

CASI DOCUMENTATI A RAGION VEDUTA

Diversi casi di ubriachezza sono menzionati nella Bibbia perché fanno luce su qualche questione importante. Infatti la Bibbia riferisce che, dopo il diluvio, Noè piantò una vigna, “beveva del vino e s’inebriò”. Questo episodio è riportato nelle Scritture per mostrare come mai Noè maledisse Canaan. (Gen. 9:20-27) Un’altra volta, in due notti diverse, le due figlie di Lot gli fecero bere tanto vino che si ubriacò ed esse ebbero rapporti sessuali con lui. (Gen. 19:30-38) Questo spiega l’origine delle nazioni di Moab e Ammon e la loro parentela con Israele. Lot evidentemente era abbastanza ubriaco da perdere il controllo del suo buon senso ma non “ubriaco fradicio”, cioè non così ubriaco da non poter avere rapporti sessuali. (Antiche fonti ebraiche sostengono che il testo ebraico originale ai versetti 33 e 35 dicesse: “egli seppe quando lei si levò”). Dal momento che la Parola di Dio condanna così vigorosamente l’ubriachezza, possiamo star certi che quegli uomini giusti non avevano l’abitudine di bere troppo, non erano ubriaconi. Ma questo è un esempio della sincerità della Bibbia, in quanto non nasconde la verità nel riferire per nostra istruzione episodi relativi a personaggi biblici. Altri casi di ubriachezza sono menzionati in I Samuele 25:36-38; II Samuele 11:13; I Re 20:15-21.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi