Mancanza
Una “mancanza” è una negligenza, una debolezza, un difetto, un errore o un’imperfezione; può significare non fare ciò che è giusto e anche infrazione, trasgressione o colpa.
MANCANZE ALTRUI
La Bibbia ci consiglia: “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se alcuno ha causa di lamentarsi contro un altro”. (Col. 3:13) Se ci venissero imputate tutte le nostre mancanze, saremmo tutti condannati. Su molte mancanze si può chiudere un occhio; certo un cristiano non dovrebbe essere ansioso di palesare le mancanze dei suoi fratelli. Le Scritture dicono del malvagio: “Siedi e parli contro il tuo proprio fratello, contro il figlio di tua madre palesi una mancanza”. — Sal. 50:16, 20, NW.
Comunque Gesù Cristo disse ai discepoli cosa fare se si trattava realmente di un peccato. Come primo passo consigliò: “Se il tuo fratello commette un peccato, va e metti a nudo la sua colpa fra te e lui solo. Se ti ascolta, hai guadagnato il tuo fratello”. Poi spiegò i passi da fare se il primo tentativo non aveva successo. — Matt. 18:15-17, NW; vedi anche Galati 6:1.
CRITICHE
Nella Bibbia l’abitudine di muovere critiche per cose insignificanti o irragionevoli è paragonata a quella di mormorare o lamentarsi.
Le critiche possono spingere a compiere azioni malvage. Davide, ingiustamente insidiato da Saul e altri che volevano la sua morte, pregò fiducioso Geova: “Mi provvederai scampo dai biasimi del popolo”. (Sal. 18:43, NW) Critiche e biasimi scoraggiano e abbattono. Gli israeliti, da poco usciti dall’Egitto, mormorarono contro Geova, trovando da ridire sulla direttiva impartita per mezzo dei suoi servitori Mosè e Aaronne. (Eso. 16:2, 7) Le loro lagnanze finirono per scoraggiare Mosè al punto che chiese di morire. (Num. 11:13-15) La persona stessa che mormora è in grave pericolo. Geova considerava le cose dette da coloro che mormoravano contro Mosè come una ribellione contro la Sua stessa direttiva divina. (Num. 14:26-30) Molti per questo persero la vita.